CHIUSURA CASA SALZANI

Nel consiglio comunale del 29 luglio scorso chiedemmo a lei sig. sindaco informazioni relativamente alle voci sulla chiusura della comunità alloggio Casa Salzani, riparto della nostra casa di riposo di selva, adibito ad ospiti con problemi psichiatrici. Ricevemmo delle parole rassicuranti in quanto, a suo dire, erano le solite voci che da un po’ di tempo giravano e che poi sarebbero state smentite come ogni anno.

Ebbene così stavolta non è stato, Casa Salzani stavolta chiude definitivamente. È stato triste assistere sui giornali al balletto di scarico di responsabilità tra le varie autorità (presidente della casa di riposo, direttore dell’Ulss di Treviso, eccetera). Eppure ancora più triste è stato non sentire la voce del nostro sindaco di Volpago, che sulla vicenda non ha detto nulla, quasi che l’argomento non interessasse. Casa Salzani però è il fiore all’occhiello della casa di riposo di Selva; Pochissimi istituti infatti possono vantare un reparto del genere e sono stati investiti diversi fondi per creare questo reparto che da sollievo a 20 ospiti, soggetti fragili della nostra società e soprattutto sollievo alle loro famiglie.

Noi della Civica siamo stati e siamo ancora contrario a questa chiusura e chiudiamo qui ora di avere una risposta al perché ciò che è accaduto e soprattutto chiediamo di sapere cosa ha fatto questa maggioranza in questi mesi e soprattutto lei sig. sindaco per impedire che ciò avvenisse.

LA CASA DEI DIMENTICATI

“Casa Salzani non deve chiudere”
«Noi tenuti all’oscuro di tutto» lamenta la familiare di un ospite del reparto di psichiatria della Casa di Riposo di Selva, oramai in via di chiusura. Imbarazzante e vergognoso il rimpallo di accuse fra tecnici e dirigenti di carica politica, sulle responsabilità e le inadempienze che hanno portato a questa situazione. Venti soggetti fragili, che proprio per questo dovrebbero essere maggiormente tutelati dalla nostra società, vengono trattati come dei pacchi postali, spediti senza motivazioni valide, esposti allo shock emotivo che può scaturirne dal drastico trasferimento. Per non parlare della mancanza di rispetto per le loro famiglie, tenute nell’ansia e nell’incertezza per mesi sul futuro dei propri familiari. Silenzio ingiustificato, inoltre, del primo cittadino di Volpago e del CDA della casa di riposo, da lui stesso nominato. Sarebbe il momento di intervenire esponendo le vere motivazioni che hanno spinto a questa decisione ma soprattutto a trovare una soluzione al problema, perché per noi casa Salzani, vanto della casa di riposo di Selva, non deve chiudere.

PAZZA IDEA

Quello che inizialmente era solo un timore, purtroppo, si è rivelata triste realtà: ci informa il presidente della Casa di Riposo Guizzo Marseille di Selva, che la comunità alloggio Casa Salzani, al 31 dicembre, con lo scadere della Convenzione, chiuderà i battenti. I circa venti ospiti del reparto psichiatrico, con forte disappunto dei familiari che già si erano mossi da tempo senza avere spiegazioni dalla Regione, saranno pertanto trasferiti presso un padiglione all’ex ospedale di Valdobbiadene insieme ad altri quaranta degenti. La questione era già nell’aria da tempo, però, la decisione finale è avvenuta il 27 luglio scorso. Eppure la Civica per Volpago il 29 luglio in consiglio comunale chiese al sindaco di chiarire la questione, ma dallo stesso ricevette rassicurazioni in quanto, a suo dire, la minaccia di chiusura sarebbe una costante di ogni anno, e che i contributi alla fine sarebbero arrivati. Così, però, stavolta non è stato. Che il Primo Cittadino fosse all’oscuro della decisione, vista la vicinanza fra la giunta comunale e il CDA della struttura di Selva, ci viene difficile crederlo, così come ci risulta altrettanto difficile immaginare, che sia stato fatto tutto il possibile per evitare che ciò accadesse.

Risposta Interpellanza Modini su casa di riposo Selva (Del. CC 52/2018)

RISPOSTA ALL’INTERPELLANZA PRESENTATA DALLA LISTA “CIVICA PER VOLPAGO MODINI SINDACO” IN MERITO ALLA “CASA DI RIPOSO GUIZZO – MARSEILLE SELVA DI VOLPAGO DEL MONTELLO (TV)”


Sono presenti il Sindaco e n. 15 Consiglieri Comunali (Martimbianco, Bertuola, Rigatti, Baù,
Zanatta, Venturin, Pedron, Martignago, Cappellari, Volpato, Grosso, Pastro, Sartor, Modini,
Calcagnotto).
SINDACO. Invito il Presidente della casa di riposo a parlare. Do lettura dell’interpellanza.
“…chiediamo di relazionare in merito alla gestione amministrativa direttiva di governo dell’ente in
oggetto. A seguito dei fatti ben noti accaduti nell’ultimo periodo all’interno della struttura che ne
stanno ledendo la credibilità e tanti anni di positivi riconoscimenti: inoltre riscontriamo numerose
lamentele tra la cittadinanza. A tal fine richiamiamo il Sindaco a formalizzare un incontro tra il
Consiglio comunale e il Consiglio direttivo dell’ente, recentemente nominato”; firmatari: Consiglieri
comunali Lucio Modini, Carla Calcagnotto. Due considerazioni. Oggi è presente il Presidente della
casa di riposo, Presidente che avevamo invitato anche al Consiglio comunale del 29 settembre ma
per impegni personali non era potuto venire. La prima considerazione è la seguente. La casa di
riposo “Guizzo-Marseille” è un ente che con l’Amministrazione Comunale di Volpago del Montello
ha un unico elemento di collegamento dato dalla nomina di tre Consiglieri del Consiglio di
Amministrazione (ricordo che il Presidente e un Consigliere sono nominati dal Prefetto e i rimanenti
tre membri sono nominati dal Consiglio comunale di Volpago del Montello), dopo di che con
l’Amministrazione Comunale non abbiamo alcun elemento di controllo del governo: la casa di
riposo risponde direttamente alla Regione, pertanto non abbiamo alcun potere per entrare nel
merito della gestione amministrativa o quant’altro, se non il rapporto che lega a una nomina al
Consigliere di Amministrazione, rapporto che tuttavia non è legato all’Amministrazione Comunale
perché non avremmo potere di revocare il Consigliere che, dal suo canto, agisce secondo
coscienza. Nell’interpellanza si cita un evento di cui parlerà poi il Presidente, ma prima di
quell’evento, in ordine a qualche lamentela a noi segnalata, unica cosa che potevamo fare e che
abbiamo fatto è stata quella di segnalare alla Regione Veneto nella fattispecie la ULSS (Unità
Locale Socio Sanitaria) di competenza che interviene in loco la quale circa dieci giorni prima del
fatto era stata effettuata un’ispezione di controllo da parte della ULSS proprio in ordine a queste
considerazioni. A seguito di quell’ispezione è emersa la regolarità (il Presidente poi dirà meglio):
segnalare a chi ha potere di esercitare il controllo e di effettuare le opportune verifiche è l’unico
elemento che abbiamo a disposizione. Do la parola al Presidente della casa di riposo.
PRESIDENTE CASA DI RIPOSO GUIZZO-MARSEILLE Gianluca SARTOR. Grazie per l’invito
perché questo è anche un invito a parlare della casa di riposo che altrimenti è vista solo come un
ente a fin di vita quando invece è un ente in attività. Ringrazio anche i Consiglieri comunali che
hanno avuto questo punto di segnalazione e di visione in quanto mi offrono l’occasione per dire
qualcosa in più. La casa di riposo è un ente che all’incirca gira 5 milioni di euro, i 3/5 dei quali sono
dati dalle rette degli ospiti e per i 2/5 sono dati dalla Regione Veneto tramite l’ULSS. Il Comune di
Volpago del Montello non contribuisce all’interno del bilancio del nostro ente e non contribuirà
neanche in caso di disavanzo perché il nostro è un ente completamente autonomo in questa
materia. I dipendenti sono all’incirca 120: da anni la scelta dei presidenti e del Consiglio di
Amministrazione è quella di avere dipendenti propri e non dipendenti delle cooperative in modo da
avere la situazione sotto controllo anche per quanto riguarda la tipologia del servizio erogato. Sono
assegnate due tipologie di appalto per quanto riguarda le pulizie e il secchiaio, mentre il servizio
diretto è svolto da dipendenti. Attorno ai dipendenti gira, più o meno, una ventina-trentina di
persone tra stagisti e volontari. Nota importante per noi è che, avendo la cucina curata da
dipendenti, essa è pertanto controllata direttamente da noi. Altra nota importante per noi è che più
di una volta in occasione dell’uscita degli enti di controllo abbiamo avuto l’onore di aggiudicarci una
forma di benemerito perché la cucina è stata trovata, oltre che pulita, anche con una tipologia di
cibo ben conservato e ben preparato. L’ente casa di riposo dà alla provincia di Treviso circa
200.000 € per l’acquisto degli alimenti. Come ente pubblico che sostiene un’attività sociale e aperto
24 ore per 365 giorni l’anno siamo un ente quasi imprenditoriale nel senso che non abbiamo
contributi e ci sosteniamo con le rette degli ospiti e quelle che ci sono conferite dalla Regione
Veneto. Per i motivi sopra citati il Consiglio di Amministrazione, nella forma di avere cortesemente
indicato persone adatte a svolgere la mansione di Presidente, non vi è altro che la nomina del
DELIBERA DI CONSIGLIO n. 52 del 28-11-2018 Pag. n.2 COMUNE DI VOLPAGO DEL MONTELLO
Prefetto il quale fa la nomina in base alla moralità della persona (se ha problematiche, pendenze e
via dicendo). Una volta verificato che la persona è corretta e non ha alcun problema giudiziario, il
Prefetto fa la nomina; da quel momento io come Presidente sono, in seno al Consiglio di
Amministrazione, il pluriresponsabile di quello che accade all’interno della casa di riposo e dunque
non ho alcun riferimento da dare al Sindaco di Volpago del Montello se non quello di collaborare
assieme su attività o su segnalazioni date da parte del Sindaco o dei suoi Assessori su certe cose
che si possono migliorare o capire perché funzionino in un determinato modo. Questa
collaborazione nasce anche da una forma di fiducia e da una forma di credibilità. Bisogna fare
attenzione a una cosa: prima ho parlato di imprenditorialità, però possiamo dire che siamo
imprenditori di vite perché all’interno della casa di riposo abbiamo due tipologie di persone fragili:
una è l’ospite, l’altra è la famiglia. Per ambedue le tipologie di persone abbiamo la necessità di
dare una corretta attenzione perché sono momenti sia per chi viene nella casa di riposo
volontariamente sia per chi viene nella casa di riposo perché la famiglia non ha più la possibilità,
tra le ore di lavoro e tra le ore di seguire la famiglia, di seguire una certa malattia o una certa
vecchiaia del familiare. Dunque, i sentimenti sia di chi opera all’interno sia dell’ospite sono molto,
molto sensibili. Dopo due anni dal mio arrivo avevo deciso di fare un calendario in ricordo della
casa di riposo e in quel momento ho capito la fragilità degli ospiti perché le persone fotografate nel
calendario fatto nel 2015 nel 2016 non c’erano più: questo mi ha fatto capire la fragilità e il poco
spazio che abbiamo noi nella vita. Nel merito dei fatti avvenuti e di cui si chiedono spiegazioni
nell’interpellanza (fatti che capiamo da quello che è stato pubblicato sui giornali), sulla morte
dell’Adriana Bortolotti a 97 anni e a un principio di incendio accaduto successivamente abbiamo da
dire ben poco, primo perché i fatti sono ancora sotto esame da parte delle forze dell’ordine per
quanto riguarda le indagini e dunque, fino a che non avremo un referto, non possiamo dire nulla se
non che abbiamo cercato di dare qualsiasi tipologia di servizio alle forze dell’ordine per fare vedere
che cerchiamo in ogni momento di lavorare in un determinato modo e di potere evitare queste
fatalità che sono accadute. Pertanto più di questo non posso dire perché, essendo le indagini
ancora in corso, non ho neanche la possibilità di parlare. Per quanto riguarda il principio di
incendio in particolare, esso si era sviluppato il 14 aprile poiché uno dei nostri dipendenti, che non
abbiamo identificato, ha buttato all’interno di un tombino una sigaretta accesa la quale, mischiata
alle foglie dentro al tombino, ha sviluppato un principio di incendio. Il fumo, andando ovviamente
verso l’alto, è stato intercettato dal segnalatore di incendio sito nella casa di riposo e ha dato il via
all’allarme. Subito e prontamente non appena scatta l’allarme ci sono varie tipologie di procedure
che in quell’occasione sono state svolte in maniera regolare: la prima è stata l’arrivo dei vigili del
fuoco, la seconda è stata l’evacuazione degli ospiti. Fortunatamente per tutti gli ospiti è stato
verificato lo stato di benessere. Una volta che i vigili del fuoco hanno constatato che il fumo era
causato da un mozzicone di sigaretta gettato in un tombino, il tutto è tornato alla normalità.
Possiamo dire che questo evento si è rivelato anche una fortuna in quanto è stato l’occasione per
una simulazione per verificare effettivamente come si svolgono e come sono eseguite le procedure
di incendio. Voglio fare i complimenti alle persone che seguono la sicurezza all’interno dell’ente
anche con riguardo agli ultimi avvenimenti riguardanti l’alluvione perché hanno regolarmente
contenuto e controllato l’abbondanza del flusso di acqua nel canale Brentella; ciò ha permesso,
uno, per noi per la prima volta di non essere inondati, due, grazie anche alla Protezione Civile e
all’aiuto del Comune di avere dei sacchetti per l’emergenza in caso di ingresso dell’acqua. Alcuni
nostri dipendenti sono rimasti, come volontari, per 24 ore per due giorni per evitare un’inondazione.
Per quanto riguarda il discorso delle lamentele della cittadinanza, quando le lamentele arrivano con
una certa forza, prepotenza oppure con una certa particolarità, se sono lamentele tipo: “Ho sentito
questo… Ho sentito l’altro…” io ricevo senza alcun problema dietro appuntamento previa
telefonata; nel caso in cui le lamentele sono formulate in forma più grave, ho il diritto di affidare agli
enti competenti la verifica di quello che è lamentato. Notate che siamo stati fortunati perché il
giorno dell’ispezione del 29-3 sono state scelte da parte della Regione Veneto e della Provincia di
Treviso alcune case di riposo e noi eravamo tra quelle poche, dunque a sorpresa ci siamo trovati la
Regione Veneto che ci ha mandato l’ispezione. Tutta la struttura (ospiti, servizi, personale,
documentazione) ha ricevuto esito pienamente positivo. L’ispezione del pomeriggio, ispezione che
non ci aspettavamo e che è stata comandata dal Comune di Volpago del Montello, si è svolta con
la verifica dell’ospite segnalato e l’esito è stato pienamente positivo. Dirò di più: il 30-3-2018 arriva
un’ispezione del Nucleo Antisofisticazioni NAS per una verifica ispettiva su strutture, ospiti,
personale e documentazione: esito pienamente positivo e citazione anche di un ottimo livello della
cucina. Si tenga presente che l’organo ispettivo non è un organo “caramella” bensì è un organo
sovrano e ha svolto con estrema serietà e rigore i suoi compiti, dunque quando danno un esito
DELIBERA DI CONSIGLIO n. 52 del 28-11-2018 Pag. n.3 COMUNE DI VOLPAGO DEL MONTELLO
positivo non ho nulla da dire in risposta alle domande che mi vengono fatte.
SINDACO. Quando è avvenuto l’incidente mortale?
PRESIDENTE CASA DI RIPOSO GUIZZO-MARSEILLE Gianluca SARTOR. I primi di aprile.
Siamo in buoni rapporti con l’Amministrazione Comunale anche quando vi sono segnalazioni da
parte dei Carabinieri. Per me le segnalazioni valide sono quelle che arrivano dai Carabinieri, dal
Sindaco o da persone che, avendo avuto un problema, me lo segnalano; tutto il resto è noia e
dunque non vado a sindacare su chi dice male o dice bene della casa di riposo. Con questo ho
chiuso con le spiegazioni.
CONSIGLIERE MODINI LUCIO. Una precisazione sulle nomine del Consiglio di Amministrazione.
Tre membri sono nominati dal Consiglio comunale di Volpago del Montello mentre il Presidente e
un altro membro sono nominati dal Prefetto; ora, le nomine fatte dal Consiglio comunale sono
persone vicine all’Amministrazione Comunale, quindi credo che in ogni caso il Comune abbia
un’interessenza sulla gestione della casa di riposo: può non intervenire o serve, però il Consiglio di
Amministrazione è composto da persone nominate dal Comune.
SINDACO. Non abbiamo strumenti per intervenire.
CONSIGLIERE MODINI SINDACO. Invito il Presidente della casa di riposo a parlare. Do lettura
dell’interpellanza. “…chiediamo di relazionare in merito alla gestione amministrativa direttiva di
governo dell’ente in oggetto. A seguito dei fatti ben noti accaduti nell’ultimo periodo all’interno della
struttura che ne stanno ledendo la credibilità e tanti anni di positivi riconoscimenti: inoltre
riscontriamo numerose lamentele tra la cittadinanza. A tal fine richiamiamo il Sindaco a
formalizzare un incontro tra il Consiglio comunale e il Consiglio direttivo dell’ente, recentemente
nominato”; firmatari: Consiglieri comunali Lucio Modini, Carla Calcagnotto. Due considerazioni.
Oggi è presente il Presidente della casa di riposo, Presidente che avevamo invitato anche al
Consiglio comunale del 29 settembre ma per impegni personali non era potuto venire. La prima
considerazione è la seguente. La casa di riposo “Guizzo-Marseille” è un ente che con
l’Amministrazione comunale di Volpago del Montello ha un unico elemento di collegamento dato
dalla nomina di tre consiglieri del consiglio di amministrazione (ricordo che il Presidente e un
consigliere sono nominati dal Prefetto e i rimanenti tre membri sono nominati dal Consiglio
comunale di Volpago del Montello), dopo di che con l’Amministrazione comunale non abbiamo
alcun elemento di controllo del governo: la casa di riposo risponde direttamente alla Regione,
pertanto non abbiamo alcun potere per entrare nel merito della gestione amministrativa o
quant’altro, se non il rapporto che lega a una nomina al consigliere di amministrazione, rapporto
che tuttavia non è legato all’Amministrazione comunale perché non avremmo potere di revocare il
consigliere che, dal suo canto, agisce secondo coscienza. Nell’interpellanza si cita un evento di cui
parlerà poi il Presidente, ma prima di quell’evento, in ordine a qualche lamentela a noi segnalata,
unica cosa che potevamo fare e che abbiamo fatto è stata quella di segnalare alla Regione Veneto
nella fattispecie la ULSS (Unità Locale Socio Sanitaria) di competenza che interviene in loco la
quale circa dieci giorni prima del fatto era stata effettuata un’ispezione di controllo da parte della
ULSS proprio in ordine a queste considerazioni. A seguito di quell’ispezione è emersa la regolarità
(il Presidente poi dirà meglio): segnalare a chi ha potere di esercitare il controllo e di effettuare le
opportune verifiche è l’unico elemento che abbiamo a disposizione. Do la parola al Presidente della
casa di riposo.
PRESIDENTE CASA DI RIPOSO GUIZZO-MARSEILLE Gianluca SARTOR. Grazie per l’invito
perché questo è anche un invito a parlare della casa di riposo che altrimenti è vista solo come un
ente in fin di vita quando invece è un ente in attività. Ringrazio anche i Consiglieri comunali che mi
hanno avuto questo punto di segnalazione e di visione in quanto mi offrono l’occasione per dire
qualcosa in più. La casa di riposo è un ente che all’incirca gira 5 milioni di euro, i 3/5 dei quali sono
dati dalle rette degli ospiti e per i 2/5 sono dati dalla Regione Veneto tramite l’ULSS. Il Comune di
Volpago del Montello non contribuisce all’interno del bilancio del nostro ente e non contribuirà
neanche in caso di disavanzo perché il nostro è un ente completamente autonomo in questa
materia. I dipendenti sono all’incirca 120: da anni la scelta dei presidenti e del consiglio di
amministrazione è quella di avere dipendenti propri e non dipendenti delle cooperative in modo da
avere la situazione sotto controllo anche per quanto riguarda la tipologia del servizio erogato. Sono
DELIBERA DI CONSIGLIO n. 52 del 28-11-2018 Pag. n.4 COMUNE DI VOLPAGO DEL MONTELLO
assegnate due tipologie di appalto per quanto riguarda le pulizie e il secchiaio, mentre il servizio
diretto è svolto da dipendenti. Attorno ai dipendenti gira, più o meno, una ventina-trentina di
persone tra stagisti e volontari. Nota importante per noi è che, avendo la cucina curata da
dipendenti, essa è pertanto controllata direttamente da noi. Altra nota importante per noi è che più
di una volta in occasione dell’uscita degli enti di controllo abbiamo avuto l’onore di aggiudicarci una
forma di benemerito perché la cucina è stata trovata, oltre che pulita, anche con una tipologia di
cibo ben conservato e ben preparato. L’ente casa di riposo dà alla provincia di Treviso circa
200.000 € per l’acquisto degli alimenti. Come ente pubblico che sostiene un’attività sociale e aperto
24 ore per 365 giorni l’anno siamo un ente quasi imprenditoriale nel senso che non abbiamo
contributi e ci sosteniamo con le rette degli ospiti e quelle che ci sono conferite dalla Regione
Veneto. Per i motivi sopra citati il consiglio di amministrazione, nella forma di avere cortesemente
indicato persone adatte a svolgere la mansione di Presidente, non vi è altro che la nomina del
Prefetto il quale fa la nomina in base alla moralità della persona (se ha problematiche, pendenze e
via dicendo). Una volta verificato che la persona è corretta e non ha alcun problema giudiziario, il
Prefetto fa la nomina; da quel momento io come Presidente sono, in seno al consiglio di
amministrazione, il pluriresponsabile di quello che accade
al
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’interno della casa di riposo e dunque non ho alcun riferimento da dare al Sindaco di Volpago del
Montello se non quello di collaborare assieme su attività o su segnalazioni date da parte del
Sindaco o dei suoi Assessori su certe cose che si possono migliorare o capire perché funzionino in
un determinato modo. Questa collaborazione nasce anche da una forma di fiducia e da una forma
di credibilità. Bisogna fare attenzione a una cosa: prima ho parlato di imprenditorialità, però
possiamo dire che siamo imprenditori di vite perché all’interno della casa di riposo abbiamo due
tipologie di persone fragili: una è l’ospite, l’altra è la famiglia. Per ambedue le tipologie di persone
abbiamo la necessità di dare una corretta attenzione perché sono momenti sia per chi viene nella
casa di riposo volontariamente sia per chi viene nella casa di riposo perché la famiglia non ha più
la possibilità, tra le ore di lavoro e tra le ore di seguire la famiglia, di seguire una certa malattia o
una certa vecchiaia del familiare. Dunque, i sentimenti sia di chi opera all’interno sia dell’ospite
sono molto, molto sensibili. Dopo due anni dal mio arrivo avevo deciso di fare un calendario in
ricordo della casa di riposo e in quel momento ho capito la fragilità degli ospiti perché le persone
fotografate nel calendario fatto nel 2015 nel 2016 non c’erano più: questo mi ha fatto capire la
fragilità e il poco spazio che abbiamo noi nella vita. Nel merito dei fatti avvenuti e di cui si chiedono
spiegazioni nell’interpellanza (fatti che capiamo da quello che è stato pubblicato sui giornali), sulla
morte dell’Adriana Bortolotti a 97 anni e a un principio di incendio accaduto successivamente
abbiamo da dire ben poco, primo perché i fatti sono ancora sotto esame da parte delle forze
dell’ordine per quanto riguarda le indagini e dunque, fino a che non avremo un referto, non
possiamo dire nulla se non che abbiamo cercato di dare qualsiasi tipologia di servizio alle forze
dell’ordine per fare vedere che cerchiamo in ogni momento di lavorare in un determinato modo e di
potere evitare queste fatalità che sono accadute. Pertanto più di questo non posso dire perché,
essendo le indagini ancora in corso, non ho neanche la possibilità di parlare. Per quanto riguarda il
principio di incendio in particolare, esso si era sviluppato il 14 aprile poiché uno dei nostri
dipendenti, che non abbiamo identificato, ha buttato all’interno di un tombino una sigaretta accesa
la quale, mischiata alle foglie dentro al tombino, ha sviluppato un principio di incendio. Il fumo,
andando ovviamente verso l’alto, è stato intercettato dal segnalatore di incendio sito nella casa di
riposo e ha dato il via all’allarme. Subito e prontamente non appena scatta l’allarme ci sono varie
tipologie di procedure che in quell’occasione sono state svolte in maniera regolare: la prima è stata
l’arrivo dei vigili del fuoco, la seconda è stata l’evacuazione degli ospiti. Fortunatamente per tutti gli
ospiti è stato verificato lo stato di benessere. Una volta che i vigili del fuoco hanno constatato che il
fumo era causato da un mozzicone di sigaretta gettato in un tombino, il tutto è tornato alla
normalità. Possiamo dire che questo evento si è rivelato anche una fortuna in quanto è stato
l’occasione per una simulazione per verificare effettivamente come si svolgono e come sono
eseguite le procedure di incendio. Voglio fare i complimenti alle persone che seguono la sicurezza
all’interno dell’ente anche con riguardo agli ultimi avvenimenti riguardanti l’alluvione perché hanno
regolarmente contenuto e controllato l’abbondanza del flusso di acqua nel canale Brentella; ciò ha
permesso, uno, per noi per la prima volta di non essere inondati, due, grazie anche alla Protezione
Civile e all’aiuto del Comune di avere dei sacchetti per l’emergenza in caso di ingresso dell’acqua.
Alcuni nostri dipendenti sono rimasti, come volontari, per 24 ore per due giorni per evitare
un’inondazione. Per quanto riguarda il discorso delle lamentele della cittadinanza, quando le
DELIBERA DI CONSIGLIO n. 52 del 28-11-2018 Pag. n.5 COMUNE DI VOLPAGO DEL MONTELLO
lamentele arrivano con una certa forza, prepotenza oppure con una certa particolarità, se sono
lamentele tipo: “Ho sentito questo… Ho sentito l’altro…” io ricevo senza alcun problema dietro
appuntamento previa telefonata; nel caso in cui le lamentele sono formulate in forma più grave, ho
il diritto di affidare agli enti competenti la verifica di quello che è lamentato. Notate che siamo stati
fortunati perché il giorno dell’ispezione del 29-3 sono state scelte da parte della Regione Veneto e
della Provincia di Treviso alcune case di riposo e noi eravamo tra quelle poche, dunque a sorpresa
ci siamo trovati la Regione Veneto che ci ha mandato l’ispezione. Tutta la struttura (ospiti, servizi,
personale, documentazione) ha ricevuto esito pienamente positivo. L’ispezione del pomeriggio,
ispezione che non ci aspettavamo e che è stata comandata dal Comune di Volpago del Montello, si
è svolta con la verifica dell’ospite segnalato e l’esito è stato pienamente positivo. Dirò di più: il
30-3-2018 arriva un’ispezione del Nucleo Antisofisticazioni NAS per una verifica ispettiva su
strutture, ospiti, personale e documentazione: esito pienamente positivo e citazione anche di un
ottimo livello della cucina. Si tenga presente che l’organo ispettivo non è un organo “caramella”
bensì è un organo sovrano e ha svolto con estrema serietà e rigore i suoi compiti, dunque quando
danno un esito positivo non ho nulla da dire in risposta alle domande che mi vengono fatte.
SINDACO. Quando è avvenuto l’incidente mortale?
PRESIDENTE CASA DI RIPOSO GUIZZO-MARSEILLE Gianluca SARTOR. I primi di aprile.
Siamo in buoni rapporti con l’Amministrazione comunale anche quando vi sono segnalazioni da
parte dei Carabinieri. Per me le segnalazioni valide sono quelle che arrivano dai Carabinieri, dal
Sindaco o da persone che, avendo avuto un problema, me lo segnalano; tutto il resto è noia e
dunque non vado a sindacare su chi dice male o dice bene della casa di riposo. Con questo ho
chiuso con le spiegazioni.
CONSIGLIERE MODINI LUCIO. Una precisazione sulle nomine del consiglio di amministrazione.
Tre membri sono nominati dal Consiglio comunale di Volpago del Montello mentre il Presidente e
un altro membro sono nominati dal Prefetto; ora, le nomine fatte dal Consiglio comunale sono
persone vicine all’Amministrazione comunale, quindi credo che in ogni caso il Comune abbia
un’interessenza sulla gestione della casa di riposo: può non intervenire o serve, però il consiglio di
amministrazione è composto da persone nominate dal Comune.
SINDACO. Non abbiamo strumenti per intervenire.
CONSIGLIERE MODINI LUCIO. No, potere di controllo c’è: “Ti nomino, non rispondi… Ti revoco”.
Il Comune una prima volta segnala queste persone, dopo di che vivono di vita propria e noi non
abbiamo alcun strumento di controllo: questo intendevo dire. Dico questo non per esimerci, anzi,
siamo qui proprio per discutere. Ribadisco che in realtà non abbiamo… Fisicamente, se domani
mattina entro, il Presidente o la direttrice mi chiedono: “Cosa fa qua?” e mi chiudono la porta: ciò
per dire che non abbiamo alcuna ragione per attivarci. L’ultima affermazione mi sembra alquanto
strana perché le voci che si sentono in paese vanno naturalmente pesate, però per chi dirige la
casa di riposo devono essere sintomo di capire quali sono le problematiche che i cittadini sentono
e vivono all’interno della casa di riposo perché non è che le sentono fuori dalle mura, le vivono:
hanno persone che vivono all’interno della casa di riposo, e quando queste persone escono,
provano precise sensazioni le quali, se sono condivise con altri magari al bar, non credo che siano
sintomo di una voce del bar ma di una voce che proviene direttamente dall’interno della casa di
riposo. Credo che allora tutti i cittadini abbiamo diritto ad avere chiarimenti e risposte in merito a
quello che succede all’interno della casa di riposo: non ci si può chiudere a riccio.
SINDACO. Sì, se qualcuno di presenta, non avrei problemi a incontrarlo.
CONSIGLIERE MODINI LUCIO. Volevo capire esattamente una cosa. Ci sono state le ispezioni
prima del fatto però il fatto accaduto è un fatto grave, so per certo che ci sono stati altri casi, anche
conosciuti direttamente, e dico: ok, l’ispezione è buona ma cosa è stato fatto dopo l’accadimento di
questi fatti? Perché non è che l’ispettore dice: “Va tutto bene” e poi le persone continuano a cadere
dalle scale, cioè non esiste. Allora domando se sia stato fatto qualcosa dopo i fatti oppure
continuiamo ad avere il rischio in essere perché ci aggrappiamo al fatto che l’ispezione sia andata
bene? Vorrei poi capire un’altra cosa. Ho la fortuna di avere una nonna nella casa di riposo, nonna
che ha “solo” 108 anni, ma in ogni caso non può cadere dalle scale, non posso permettere che
DELIBERA DI CONSIGLIO n. 52 del 28-11-2018 Pag. n.6 COMUNE DI VOLPAGO DEL MONTELLO
succeda una cosa del genere: esistono cancelli con doppio interruttore, esistono porte che non si
aprono, esistono situazioni per cui uno non può farsi male. Poi, ovviamente la carega può sempre
cadere, però in linea di massima bisogna far sì che i fatti non accadano. Allora vorrei capire se
sono stati presi provvedimenti a seguito di questi fatti.
PRESIDENTE CASA DI RIPOSO GUIZZO-MARSEILLE Gianluca SARTOR. Fortunatamente…
Noi diciamo sempre “fortunatamente” e invece c’è sempre qualcuno che ci controlla e ci mira… A
seguito dell’incendio sono entrati in azione i Vigli del Fuoco i quali come prima cosa hanno fatto
un’ispezione. Il punto dove è caduta la signora deceduta è una via di fuga. Poi in caso di incendio
abbiamo due scale come via di fuga, non altro (cancelli o altre cose) per dare in caso di incendio la
possibilità di uscita, soprattutto per coloro che sono allettati. Dunque, non avendo ancora alcun
esito in ordine alle indagini, in questo momento in quell’area non possiamo fare nulla.
SINDACO. Capisco, Presidente, le difficoltà perché c’è un’indagine in corso per la quale può
anche trovarsi coinvolto: di qui la difficoltà anche a esprimersi in merito. In ogni caso sono convinto
che, nel momento in cui a seguito dell’ispezione avranno verificato le procedure seguite… Conosco
bene la realtà anche amministrativa della casa di riposo e quindi so la precisione e l’attenzione con
le quali il Presidente si muove sotto gli aspetti procedurali: sicuramente la procedura è stata
ritenuta corretta, anche se probabilmente è mancato qualcuno nell’applicazione della procedura.
CONSIGLIERE MODINI LUCIO. Non voglio cercare colpevoli, dobbiamo cercare di migliorare e di
evitare che succeda di nuovo. Mi preoccupa che non si possa fare nulla su quella scala perché se
un’altra ospite viene lasciata da sola per qualunque motivo potrebbe succedere di nuovo, e questo
secondo me non esiste e sembra strano. Probabilmente è una problematica di carenza di
personale, non lo so: cercavo di capire quali sono state le cause e cosa possiamo fare noi, cosa
può fare chi amministra la casa di riposo e dove si può cercare di migliorare. Ripeto: non vogliamo
indagare nessuno, anche se ci sono voci che circolano sostenendo che vogliamo denunciare
qualcosa: no, non è affatto così. Cerchiamo di migliorare.
SINDACO. Capisco che il Presidente ha fatica anche a esprimersi su questo, essendovi
un’indagine in corso e potrebbe trovarsi interessato in qualche maniera. Conosco la realtà della
casa di riposo. A mio giudizio i percorsi ci sono, ci sono le porte di chiusura che danno sulle scale e
c’è tutta la compartimentazione antincendio. È da capire come mai la signora sia deceduta, però
probabilmente se fossero state rispettate in pieno le procedure previste questo non sarebbe
capitato. Sappiamo tutti che sono eventi dove la concomitanza di eventi, la casualità di una cosa e
dell’altra si sommano e purtroppo possono capitare anche queste cose dolorose.
CONSIGLIERE MODINI LUCIO. Il personale è sufficiente? È a norma?
PRESIDENTE CASA DI RIPOSO GUIZZO-MARSEILLE Gianluca SARTOR. Una delle cose
svolte nell’ispezione avvenuta il 30 settembre da parte del Nucleo (dopo la mancanza del
Consiglio) è stato il controllo del personale ed è risultato tutto in regola. Siamo negli standard, più
di questo ora… Poi, che ci sia una mancanza di OSS in giro per il mondo, purtroppo è a causa del
fatto di essere un lavoro molto, molto umile e raro.
CONSIGLIERA SARTOR LAURA. Che il personale fosse adeguato e al completo e comunque in
regola è una cosa che riporta lei o è una cosa che è possibile verificare? I dati emersi dalle
ispezioni possono essere visionati o ci dobbiamo fidare solo della sua parola?
(Voci fuori microfono)
CONSIGLIERE GROSSO SEBASTIAN. Vorrei capire come è stato selezionato il consiglio di
amministrazione della casa di riposo: da lei, Sindaco (come penso)? Chiedo questo in quanto
ritengo che per la nomina dei tre componenti il consiglio di amministrazione la Prefettura si basi
sulle indicazioni del Sindaco. Quale criterio è stato seguito per la nomina del consiglio di
amministrazione? Titolo di studio? Esperienze lavorative? Conoscenze specifiche?
SINDACO. È stato fatto un avviso pubblico a seguito del quale sono stati selezionati coloro che si
erano proposti, per competenze, per esperienze analoghe.
DELIBERA DI CONSIGLIO n. 52 del 28-11-2018 Pag. n.7 COMUNE DI VOLPAGO DEL MONTELLO
CONSIGLIERE GROSSO SEBASTIAN. Pertanto tutte e cinque le persone vantano esperienze e
competenze in ambito socio-sanitario?
SINDACO. In ambito amministrativo: non tutti devono essere esperti nel settore socio-sanitario, in
caso contrario avremmo un’unica figura e invece con una pluralità di persone possiamo godere di
varie esperienze e di varie competenze.
CONSIGLIERE MODINI LUCIO. Concludendo, in sostanza non ci sono problemi, non ci sono
migliorie da fare; il personale va bene, la casa di riposo va bene malgrado ci sia qualcuno che
vuole togliere i pazienti o li iscriva in altre parti, purché si percepisca questo clima di “omertà”
(chiamiamolo così) nell’esporre quello che accade là dentro perché comunque non si riesce a
sapere nulla e neanche oggi abbiamo avuto risposte decenti.
CONSIGLIERA SARTOR LAURA. Chi è il responsabile della sicurezza?
PRESIDENTE CASA DI RIPOSO GUIZZO-MARSEILLE Gianluca SARTOR. Susanna Grosso.
SINDACO. Con questo chiudiamo il punto n. 6 all’ordine del giorno.

Risposta Interpellanza Modini su casa di riposo Selva – rinvio (Del CC. 46/2018)

RISPOSTA ALL’INTERPELLANZA PRESENTATA DALLA LISTA “CIVICA PER VOLPAGO MODINI SINDACO” IN MERITO ALLA “CASA DI RIPOSO GUIZZO – MARSEILLE SELVA DI VOLPAGO DEL MONTELLO (TV)”


SINDACO. C’era una richiesta specifica formulata dal Consigliere comunale Lucio Modini e dalla
Consigliera comunale Carla Calcagnotto in cui si chiedeva di formalizzare un incontro tra il
Consiglio comunale di Volpago del Montello e il Consiglio direttivo dell’ente casa di riposo
“Guizzo-Marseille”. A fronte di una richiesta specifica, vi leggo testualmente la risposta del
Presidente: «Faccio riferimento all’argomento in oggetto pervenuto per chiedere il cortese posticipo
della data da lei indicata a causa di un impegno già fissato. Aggiungo che i tre Consiglieri non
potevano essere presenti per altrettanti impegni. Ritengo di dovere prontamente convocare il
Consiglio di amministrazione dell’ente come da richiesta degli stessi Consiglieri, le chiedo pertanto
di considerare il tempo per le necessarie formalità.» A questo punto rinvierei al prossimo Consiglio
comunale.
CONSIGLIERA CALCAGNOTTO CARLA. Era l’unica cosa che ci rimane a Selva di Volpago del
Montello, era un fiore all’occhiello di Selva di Volpago del Montello, adesso con tutto quello che si
sente chiediamo se si può fare qualcosa, riunirsi: verranno al Consiglio comunale…
SINDACO. Verranno al prossimo Consiglio comunale.
CONSIGLIERA CALCAGNOTTO CARLA. …o facciamo una riunione a parte?
SINDACO. Il Capogruppo aveva chiesto un Consiglio comunale, ma se vogliamo fare anche un
incontro Consiglio e Consiglio di Amministrazione per me non ci sono problemi.
CONSIGLIERE GROSSO SEBASTIAN. È da luglio che c’è questa richiesta mi sembra…
SINDACO. Sì, probabilmente anche la data, il sabato, ha giocato qualcosa. Non l’ho anticipato ma
il sabato è uscito anche per dare ai Consiglieri il tempo necessario perché volevamo vedere cosa
capitava il venerdì scorso a seguito della richiesta di sospensiva per l’Asco Holding e quindi
abbiamo atteso fino all’ultimo anche perché è stato deciso da parte di tutti i Comuni una linea
comune quanto più possibile unitaria su alcuni passaggi. Ora, mentre questo era considerato un
passaggio fondamentale per i Comuni che avevano fatto ricorso, per noi che non abbiamo fatto
ricorso non era considerato un passaggio fondamentale, però abbiamo deciso di portarlo tutti
assieme anche per dare al Consiglio di amministrazione di Asco Holding S.p.a. un’indicazione
precisa su questo. Posso pensare che il fatto del sabato magari abbia un po’ scombinato alcune,
non vi so dire, sicuramente la direttrice non c’era, volevano essere presenti tutti, ma è anche
corretto a mio avviso che essendoci parte tecniche, trovo giusto avere riscontri immediati.
CONSIGLIERA CALCAGNOTTO CARLA. Il problema è che da due anni si chiede risposte alla
casa di riposo, dopo è cambiato il consiglio di amministrazione e via e non si riesce mai a sapere
come sono tutte queste voci, allora ho sempre detto: se le voci che circolano non sono vere,
diciamo che non sono vere, ma se le voci che circolano sono vere, dobbiamo fare qualcosa per
sistemarle. Questa lungaggine di non avere mai una risposta sull’andamento della casa di riposo
mi pare una roba triste, visto che là ci sono anche i nostri anziani dentro, è anche una questione
umana.
SINDACO. Non devo fare l’avvocato difensore di nessuno, ma posso capire che da parte loro ci
sia qualche difficoltà legata al fatto che magari c’è un’indagine in corso su un fatto accaduto e
quindi si vogliono confrontare a livello pubblico sapendo cosa dire.
CONSIGLIERA SARTOR LAURA. (Parole pronunciate a microfono spento)
SINDACO. Se non vi è contraddittorio non vi è nulla.
CONSIGLIERE MODINI. (Intervento non trascritto in quanto non supportato da registrazione per
problemi tecnici imprevisti dell’impianto audio) Interviene in merito all’assenza degli invitati.
SINDACO. Mi riservo la prossima volta, giusto per non aprire un dibattito adesso in assenza di…
CONSIGLIERA CALCAGNOTTO CARLA. (Parole pronunciate a microfono spento)
DELIBERA DI CONSIGLIO n. 46 del 29-09-2018 Pag. n.2 COMUNE DI VOLPAGO DEL MONTELLO
SINDACO. Penso che sia l’ultimo dei problemi da questo punto di vista.
La seduta è dichiarata conclusa alle ore 12.25