ACCENSIONE DI FUOCHI

Considerato il continuo ripetersi di episodi di accensione di fuochi da parte di ignoti, che si apprestano a bruciare in orario tardo serale e soprattutto durante la bella stagione, materiali dei quali non si conosce l’origine e la natura; considerato che dalla combustione dei predetti fuochi, viene rilasciata una straordinaria quantità di anidride carbonica e altre sostanze non ben identificate, e che in molte occasioni l’aria è veramente irrespirabile a causa del fumo caratterizzato da un odore forte e Pungente, il quale potrebbe essere anche pericolo per la salute dei cittadini, nonché sicuramente di disagio; preso atto di quanto comunicato in data 28 luglio 2020 dalle istituzioni attraverso il servizio di messaggistica WhatsApp nella chat “controllo del vicinato”, dove a seguito di segnalazioni da parte di alcuni cittadini sulle cattive condizioni dell’aria dovute appunto all’accensione di questi fuochi, si è risposto sinteticamente citando riferimenti normativi secondo noi incompleti, dando adito ad una mala interpretazione e facendo credere ai cittadini di essere tutti liberi di poter bruciare verde e ramaglie varie senza alcun limite;  considerata invece la normativa nazionale e regionale in materia di smaltimento dei rifiuti e il regolamento di polizia urbana locale, che consentono quanto prescritto dall’art. 182 comma 6 bis del Dlgs. del 2006 che così recita: “Le attività di raggruppamento e abbruciamento in piccoli cumuli e in quantità giornaliere non superiori a tre metri steri per ettaro (vuol dire tre metri cubi praticamente per ettaro, quindi dicono per ettaro) dei materiali vegetali di cui all’articolo 185 devono essere effettuate nel luogo di produzione e costituiscono normali pratiche agricole consentite per il reimpiego dei materiali come sostanze concimanti e/o ammendamenti e non attività di gestione dei rifiuti”. Cerco di spiegarlo un attimo, quindi per poter bruciare non è che tutti possono bruciare sul giardino, accendo e dò fuoco ai rami e alle sterpaglie, ma innanzitutto devono essere proprietari di un ettaro, almeno 3 metri cubi, poi
devono effettuarle sul luogo di produzione, cioè, se io taglio la siepe devo là sul campo bruciarla, non posso portare del materiale vegetale da altre abitazioni, da altri campi e fare praticamente il falò quotidiano su quel posto là, perché (come mi è capitato) ho visto che praticamente ci sono dei posti in cui c’è proprio il cumulo di cenere ed il campo è vuoto, quindi vuol dire che la roba arriva da altre parti. Poi, sempre l’articolo a cui fa riferimento il nostro regolamento, dice che questa pratica è una pratica agricola, quindi devono farla gli agricoltori, non l’operaio, non impiegato, non l’impresario edile che non sa dove buttare la roba e quindi dà fuoco sul campo dietro casa e soprattutto è una pratica agricola che prevede che il materiale rimanente, cioè la cenere deve essere reimpiegato e rimesso in circolo nel campo per concimare e non deve essere un’attività di gestione dei rifiuti, cioè uno non deve bruciare perché elimino rifiuto, brucio perché poi la cenere la prendo e la utilizzo, quindi c’è una circolarità della cosa, non una eliminazione del rifiuto tout court curo. Poi, sempre l’articolo a cui fa riferimento il nostro regolamento comunale dice, continua: <<Nei periodi di massimo rischio per gli incendi boschivi, dichiarati dalle regioni, la combustione di residui vegetali agricoli e forestali è sempre vietata>>. Ora, abbiamo un territorio che è anche vicino al Bosco Montello, quindi potrei anche prendere in considerazione il fatto di dire visto che siamo vicino al bosco, magari, in un periodo così di calura forse bruciare sarebbe anche il caso di vietarlo e continua, dice: <<I comuni e le altre amministrazioni competenti in materia ambientale hanno la facoltà di sospendere, di differire o addirittura di vietare la combustione del materiale di cui al presente comma nei casi in cui sussistano condizioni  metereologiche, climatiche o ambientali sfavorevoli e in tutti i casi in cui tale attività possono derivare rischi per la pubblica e privata 
incolumità e per la salute, con particolare riferimento, tra l’altro, al rispetto dei livelli annuali delle
polveri sottili>>. E non sappiamo benissimo che abbiamo tantissimi giorni di sforamento nel Veneto e nella provincia di Treviso. Quindi considerato che lo smaltimento dei rifiuti al di fuori di tutte queste cose è fonte di illecito e perseguibile dal punto vista della legge; considerato che durante la fase di lock-down, tra l’altro, a causa l’emergenza Covid, che ha praticamente chiuso i centri di raccolta, i Cerd, gli episodi sono aumentati in maniera considerevole. Preso atto, tra l’altro, che le nostre richieste di modifica del regolamento di polizia urbana, che è chiaro a tutti che praticamente fa acqua da tutte le parti, non sono state assolutamente prese in considerazione, nonostante noi le abbiamo depositate a giugno, da due mesi, ci ha detto: “Vediamo più avanti”, non so, in autunno le
vedremo. Valutato che gli argomenti in questione sono di assoluta importanza a nostro avviso, in quanto trattano la salute della popolazione, degli animali e dell’ambiente, oltre il quieto vivere della gente, che quando torna a casa la sera aveva voglia anche di aprire i balconi e stare in pace e non avere la casa piena di fumo. Considerato che sono in capo al sindaco la sicurezza e la salute dei cittadini, compreso il compito di promuovere e implementare strategie per migliorare la salute stessa; chiediamo al Sindaco, nonché delegato (come abbiamo detto) alle politiche ambientali ed
agricole di questo Comune, come intenda procedere nell’immediato per porre rimedio a questo vergognoso problema di questi fuochi i quali fumi avvelenano l’aria minando la salute e creando disagio a moltissimi cittadini.

SELVA SENSA FUMO, SARIA PIU’ SANA!

Continua il disagio dei cittadini di Selva che, ormai da mesi e quasi ogni giorno, si risvegliano o si addormentano con l’acre odore di materiale plastico bruciato. Dopo diverse segnalazioni alle forze dell’ordine e visto il perdurare dei fatti, abbiamo ritenuto opportuno dare loro un aiuto, rendendo noto un problema per ora discusso solo nei social. Vorremmo ricordare che i rifiuti dovrebbero essere conferiti in discarica e non bruciati tanto che, in caso contrario, si è perseguibili penalmente.
Facciamo un appello al senso civico anche a chi, seppur in maniera inconsapevole, accende fuochi per smaltire rifiuti ingombranti che dovrebbero invece essere regolarmente smaltiti. Inoltre, invitiamo coloro che si sentono coinvolti nel disagio a contattarci, poiché sempre su suggerimento delle forze dell’ordine, ci stiamo ora organizzando per un esposto collettivo, per il quale saranno necessari tanto i sottoscrittori, quanto utili informazioni.

Rimozione rifiuti via Pastro (Ord. 27/2019)

OGGETTO: ORDINANZA DI RIMOZIONE/SMALTIMENTO RIFIUTI –
RIPRISTINO STATO DEI LUOGHI – IN LOCALITA’ SELVA DEL MONTELLO
LUNGO VIA LUIGI PASTRO.
Egr. Sig.
OMISSISS
legale rappresentante della ditta OMISSISS
con sede in OMISSISS
31040 Volpago del Montello (TV)
e p. c. Spett.le PROVINCIA DI TREVISO
Servizio Ecologia ed Ambiente
Via Cal di Breda, 116
31100 Treviso
comunicazione via PEC: protocollo.provincia.treviso@pecveneto.it
Spett.le A.R.P.A.V.
Dipartimento provinciale di TV
Via Santa Barbara, 5/a
31100 Treviso
comunicazione via PEC: daptv@pec.arpav.it
Spett.le COMANDO CARABINIERI PER
LA TUTELA DELL’AMBIENTE
NOE di TREVISO
Viale della Repubblica, 22
31020 Villorba (TV)
comunicazione via e-mail: noetvcdo@carabinieri.it
Spett.le REGIONE CARABINIERI
FORESTALE “VENETO”
Gruppo di Treviso
Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale
Agroalimentare e Forestale
Via Sartori, 7
31100 TREVISO
comunicazione via e-mail: ftv44114@pec.carabinieri.it
IL SINDACO DEL COMUNE DI VOLPAGO DEL MONTELLO
PREMESSO
che il D. Lgs. n.152 del 3 aprile 2006 e ss.mm.ii., adegua alle direttive – europee la
disciplina nazionale per la gestione dei rifiuti, nella parte IV – Norme in materia di gestione
dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati;
che, in particolare, l’art.192 del citato decreto, impone il divieto di abbandono – e deposito
incontrollato di rifiuti sul suolo e nel suolo, nonché l’immissione di rifiuti di qualsiasi
genere nelle acque superficiali o sotterranee, e prevede al comma 3, in caso di violazione
del divieto, che si disponga con Ordinanza Sindacale, la rimozione, l’avvio al recupero o
lo smaltimento dei rifiuti e il ripristino dello stato dei luoghi;
VISTO
– il verbale datato 26.03.2019, prot. n.1408, pos.08.01.01, redatto dall’Agente di P.G.
Carabiniere Scelto M.S. appartenente al Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale
Agroalimentare e Forestale del Gruppo di Treviso della Regione Carabinieri Forestale
Veneto, con allegata documentazione fotografica, in cui si legge che nell’area oggetto
del sopralluogo sono stati illecitamente abbandonati sul suolo rifiuti speciali pericolosi
e non pericolosi consistenti in “-nr.02 cisternette di plastica contenenti rifiuti quali cavi
elettrici e plastiche di vario tipo; -nr.01 autocarro modello Scania di colore bianco
mancante di parti meccaniche, privo di targhe ed in sato di abbandono; -varie
componenti in plastica di veicoli industriali; -vasi e latte contenenti pitture e vernici a
solventi; -raee quali personal computer, stampante e monitor; -rifiuti ferrosi, pezzi
meccanici (dischi freno, filtri esausti, estintori, latte di olio non bonificate, semiassi e
differenziali); -furgone FordTransit privo di targhe, fuori uso e in stato di abbandono;
-serbatoi di camion vuoti; -una cabina di trattore stradale fuori uso in stato di
abbandono; -vari sacchi neri contenenti rifiuti vari di plastica; – alcuni big bags aperti
contenenti rifiuti di plastica; -nr. 03 bancali con diversi bidoni pieni di prodotto
alimentare scaduto; -varie componentistiche quali radiatori, verosimilmente per celle
di refrigerazione; -una cabina fuori uso di veicolo marca Suzuki; -trattore modello
Scania fuori uso in evidente stato di abbandono con targa della Bulgaria; -cumuli di
rifiuti di plastica; -n.01 scarrabile di colore giallo contenente rifiuti di carta, cartone,
legno, plastiche; -cabina Iveco Magirus di colore bianco fuori uso in evidente stato di
abbandono; -cabina di veicolo non identificabile fuori uso in evidente stato di
abbandono; -alcuni big bags sparsi sul piazzale contenenti rifiuti plastici, legno; -nr.06
serbatoi di camion vuoti; -una cisternetta in plastica contenente liquidi oleosi non
meglio identificabili; -circa 300 mc di rifiuti legnosi costituiti da bancali ed altre
tipologie di legno; -un pianale di un vecchio rimorchio con al di sopra parti di telaio e
meccaniche; -un container di colore bianco riportante la scritta “A” contenente rifiuti
plastici; -container di colore bianco contenente rifiuti quali pezzi di veicolo, un
radiatore con all’interno liquidi ed altre parti meccaniche; -nr.01 container di colore
bianco contenente vecchi infissi di alluminio; nr.01 bancale con vecchi sacchi
contenenti segatura; -una cabina per autocarro di colore bianco fuori uso di marca
Renault; -una cabina per autocarro di colore bianco fuori uso di marca Renault
Magnum; -una cabina per autocarro di colore bianco fuori uso; -una cabina per
autocarro di colore bianco fuori uso di marca Iveco; -nr.02 cisternette in pvc da1 mc
circa cadauna contenenti liquido oleoso di colore bluastro verosimilmente del
distaccante per edilizia.”
– le indagini eseguite nell’immediatezza hanno portato all’individuazione dei
responsabili del fatto;
– sono stati contestati illeciti specifici a carico di OMISSISS, in qualità di legale
rappresentante della ditta OMISSISS con sede a Volpago del Montello (TV) in
OMISSISS,
ORDINA
al Sig. OMISSISS, in qualità di legale rappresentante della ditta OMISSISS con sede a
Volpago del Montello (TV) in OMISSISS, la caratterizzazione, la rimozione e lo smaltimento
dei rifiuti presenti nell’area ed il ripristino dello stato dei luoghi;
PRESCRIVE
ai fini dello smaltimento, la presentazione entro 15 giorni dal ricevimento del presente
provvedimento, di un programma di smaltimento dei rifiuti oggetto della presente ordinanza,
che contenga almeno i seguenti elementi:
– natura e quantità dei rifiuti;
– impianti autorizzati ove saranno smaltiti i rifiuti;
– tempi di attuazione del programma di smaltimento.
Si informa che il responsabile del procedimento, ai sensi dell’art. 4 della legge 241/90 è l’ing.
i. Mazzero Alessandro, responsabile dell’Ufficio Tecnico Lavori Pubblici – Urbanistica.
Avverso il presente procedimento è ammesso il ricorso al TAR Veneto entro 60 gg. dal
ricevimento, oppure il ricorso al Presidente della Repubblica entro 120 gg. dal ricevimento.
La mancata ottemperanza al presente provvedimento sarà perseguita ai sensi dell’art. 255
comma 3 testo unico in materia ambientale, D.Lgs. n.152 del 2006 e ss.mm.ii.
Il Sindaco
Guizzo ing. Paolo
Documento firmato digitalmente
ai sensi del D.Lgs. 82/2005 e s.m.i. e norme collegate,
sostituisce il documento cartaceo e la firma autografa.

Risposta interpellanze su discarica incontrollata, furti e abbandono rifiuti (Del. CC 10/2019)

RISPOSTA ALLE INTERPELLANZE PRESENTATE DALLA LISTA “CIVICA PER VOLPAGO.IT GROSSO SINDACO” IN MERITO A: “DISCARICA INCONTROLLATA IN VIA FORNACE VECCHIA” E “FURTI NELLE CASE E ABBANDONO RIFIUTI”.


Sono presenti il Sindaco e n. 14 Consiglieri Comunali (Povelato, Bertuola, Pedron, Rigatti, Baù,
Zanatta, Venturin, Cappellari, Volpato, Martignago, Grosso, Pastro, Modini, Calcagnotto).
SINDACO. I punti erano due: discarica incontrollata in via Fornace Vecchia e furti nelle case e
abbandono di rifiuti. Sulla discarica incontrollata c’è da fare un po’ di distinzione tra le due.
Quell’area, l’avrete vista, penso che sarete passati dopo la segnalazione di ritrovamento da parte
della SIS. Lì c’è una parte che si trova a un metro o due rispetto al paino campagna inerbita sopra
che è la parte di proprietà comunale che fin agli anni ’82-’84 (anni in cui sono stati emanati alcuni
decreti) era a tuti gli effetti discarica comunale per RSU. RSU sta per rifiuti solidi urbani. All’epoca
quella era la regola: tutti i Comuni avevano una cava e la usavano per portare i rifiuti che
raccoglievano; dall’82 con la norma dopo sono passati alle discariche controllate. Per quanto ci
riguarda, vi potrei elencare una serie di incontri e di riunioni che sono stati fatti con l’ARPAV, con la
Regione Veneto, con la Provincia di Treviso USL e quant’altro, dai quali arriviamo alla fine…
Premessa: questa parte inerbita e che viene manutenuta normalmente perché gli operai comunali
la sfalciano regolarmente e pertanto non è un’area abbandonata a sé stessa o dove non ci sia
controllo da anni, ma periodicamente è sfalciata. C’è poi una parte che presenta ancora una buca.
Questa parte era di un’impresa locale che poi a seguito di fallimento non so se la causa è ancora
davanti al giudice fallimentare. In quell’area abbandonata è presente del materiale che è stato
scaricato. Il tutto è stato segnalato alle forze dell’ordine che si stanno muovendo (ma questa non è
parte di competenza comunale). Per quanto riguarda la parte comunale, abbiamo chiesto
all’ARPAV di effettuare una serie di verifiche sui pozzi che sono situati a sud della discarica per
verificare se vi sia presenza di infiltrazioni nel sottosuolo: parliamo di un qualcosa che è cessato
nel 1982, dunque sono trascorsi parecchi anni dall’epoca. Da parte nostra procederemo con una
verifica di tipo cartografico battendo la quota attuale del piano campagna per capire essendovi una
storia che dura da tanti anni perché quando è stata chiusa è stata poi ricoperta con una parte di
strato di terreno vegetale in maniera tale da capire se le quote siano sempre quelle. In superficie
comunque vi è erba, nulla di visibile nella parte comunale.
Passando all’interpellanza successiva, si parla di furto nelle case e di abbandono di rifiuti,
tematiche abbastanza generali. A mio avviso, questa Amministrazione comunale ha fatto molto di
più rispetto ad altre Amministrazioni che l’hanno preceduta non fosse altro; a tale proposito ricordo
sempre e anche con grande gratitudine ai cittadini che ci hanno creduti e a chi ancora non ci crede
lo inviterei a iscriversi al programma “Controllo del vicinato” che è uno strumento… Credetemi:
sono io il primo a… perché me ne ha parlato la prima volta il Sindaco Rino Manzan di Povegliano;
egli era entusiasta di questa cosa e all’inizio rimasi un po’ perplesso perché pensai: “Come
funziona questa cosa? Che valenza può avere?” e poi ci siamo accorti che ha una valenza
notevolissima. Non si può dire perché le segnalazioni che passano ai Carabinieri (abbiamo Enrico
Zanatta che fa quel lavoro in maniera specifica) di persone strane che girano, che vagano in quella
determinata zona. Chi è scritto a questo elemento di segnalazione immediata di controllo perché
purtroppo dobbiamo dircelo: i migliori controllori del territorio siamo noi stessi; certo, stiamo
andando avanti con le telecamere e proprio in questo periodo sostituiremo alcune telecamere
come, per esempio, quelle vicino al Municipio, però parlare di telecamere fa anche un po’ sorridere
perché quelle che abbiamo qui hanno la stessa definizione dl videocitofono di casa vostra nel
senso che se uno è con il naso attaccato alla videocamera si riesce a vedere ma se solo si
allontana di qualche passo riesci a individuare solo la sagoma ma non certo chi sia, perché
tecnologicamente sono superate ma anche perché – e questo ce lo insegnano anche i cellulari –
maggiore è la definizione di una foto o di un filmato e maggiore è il carico di dati; di cui il problema
di trasmetterli. Allora pensare di installare una telecamera in campagna deve aversi conoscenza
che avere una linea dati ad alta velocità che mi permetta, oltre ad avere un server di grossa
dimensione, di fare questo. Allora sarebbe impensabile di controllare tutto il territorio comunale. Vi
dirò che con il Maresciallo Comandante della Stazione di Volpago del Montello abbiamo già svolto
una valutazione di alcuni punti dal loro punto di vista maggiormente sensibili, e su questo ci stiamo
muovendo; se ricordate, un paio di Consigli comunali fa si parlava su Venegazzù del collegamento
con la rete in fibra ottica nella scuola di Venegazzù, il che permette sì da un punto di vista di avere
un sistema unico di trasmissione dati, però ci permette anche di avere le telecamere specifiche che
puntano e che quindi ci forniscono elementi ben precisi. Considerata poi anche la dimensione del
DELIBERA DI CONSIGLIO n. 10 del 14-03-2019 Pag. n.2 COMUNE DI VOLPAGO DEL MONTELLO
nostro territorio, solo in termini di Montello (per non parlare
del
l
’estensione del territorio in termini di pianura) siamo un territorio molto, molto esteso. Stiamo
sottoscrivendo in questi giorni la logica di un punte radio. Con il Comune di Povegliano abbiamo
già l’accordo perché sfrutteremo il piezometro di Povegliano e la Chiesa di Santa Maria con la
quale stiamo sottoscrivendo con la parrocchia un accordo per realizzare un ponte radio che ci
permetterà sì di potere dare alla zona di Santa Maria Alta il WI-FI, però mi permetterà anche la
possibilità di trasmettere questi dati. Però ribadisco che – a mio avviso – lo strumento più potente
che abbiamo in mano è lo strumento del “Controllo del vicinato” e, credetemi (perché a noi arrivano
molte segnalazioni), è quello a seguito del quale Enrico Zanatta fa un’operazione di scrematura e
le trasmette agli Assessori e a me, ovviamente sempre con l’indicazione che, se si assiste a un
reato, la segnalazione va fatta immediatamente ai Carabinieri. Lo stesso ragionamento va fatto per
l’abbandono dei rifiuti. Anche qui parlo del controllo del vicinato, uno strumento per noi
fondamentale perché sapete bene che un sacchetto dei rifiuti o un rifiuto abbandonato dopo un po’
diventano ricettacolo perché se c’è già qualcosa, arrivo io e butto là sopra. Nell’ambito del controllo
del vicinato è inserito anche il Comando dei Vigili urbani che sanno già, non devono avere
indicazioni da nessuno, appena vengono a conoscenza della segnalazione di un rifiuto
abbandonato, escono quasi istantaneamente e dopo 15-20 minuti il Comandante o chi per esso
dice: “Abbiamo…” E bisogna riconoscere anche questo: si mettono i guanti, tagliano il sacchetto, lo
aprono perché solo così si riesce a individuare il 90% di chi abbandona il rifiuto; in qualche caso è
a capitato anche che qualcuno abbia fotografato chi stava scaricando e abbia girato la foto a noi.
Ritornando a prima, il, Comandante esce, fanno la verifica e fanno immediatamente la
segnalazione a Contarina che in tempi strettissimi passa a pulire e a portare via. A quel punto se
chi ha abbandonato il rifiuto è stato individuato, oltre alla sanzione è condannato al pagamento di
tutte le spese di Contarina, altrimenti purtroppo sono a carico nostro. Infatti dico sempre che il
nostro è un Comune che ricicla e che ricicla molto, però se lo andate a vedere nelle classifiche in
realtà paga lo scotto io dico del Montello ma potrei dire anche delle parti… perché quando sono
abbandonati rifiuti, forse si tratta di qualcuno che era arrivato con un furgone perché si tratta ogni
volta di otto-dieci sacchi abbandonati. È certamente segno di inciviltà perché fino a che si tratta di
plastica o di carta non paghi nulla, ma se è qualcosa che puoi portare al card ti muovi e… cosa
costa? Quindi gli strumenti sono questi. Dopo di che raramente il rifiuto avviene nella stessa
posizione: ci sono stati alcuni casi in cui qualcuno portava nei bidoni che ci sono vicino al cimitero
la borsetta del secco o altro; in quel caso con Contarina è stata installata una fototrappola grazie
alla quale abbiamo trovato chi abbandonava materialmente il rifiuto. Strumenti: ci siamo anche
mossi perché è chiaro che in fase di verifica con qualcuno, c’erano alcuni casi… Anche qua:
probabilmente non sapendo nemmeno che il rifiuto secco in base al nucleo familiare ognuno di noi
ha già un tot di svuotamenti di rifiuto secco pagati sulla tariffa che paga e vi dirò che per
esperienza personale se uno fa un buon lavoro di riciclaggio, gli svuotamenti già pagati sono
sufficienti. Qualcuno probabilmente nemmeno lo sapeva e abbiamo trovato centinaia di casi che
non avevano effettuato nessun svuotamento di secco nell’anno. La domanda allora sorge
spontanea: o non produci rifiuti, oppure dove li butti? Anche qui è stata a ciascuno inviata una
lettera segnalando la cosa, spiegando anche che il secco non era pagato fino a un tot numero di
svuotamenti. Insomma, capite, una serie di azioni che possono essere volte da una parte a
educare, dall’altra a controllare. Ribadisco che il “Controllo del vicinato” è uno strumento per molto,
molto, molto importante. I Comuni che non lo adottano o non lo sfruttano appieno non si rendono
conto dei vantaggi. Noi riusciamo a intervenire anche in tempo strettissimi compatibilmente con i
nostri operai perché ovviamente non sono tanti, però in tempi molto stretti in tutte le segnalazioni
(compresi cartelli stradali divelti, segnali abbattuti, lampione storto) tutte le situazioni di pericolo che
si possono presentare sul territorio che molte volte il cittadino con altri modi avrebbe anche
difficoltà non sapendo innanzi tutto chi chiamare; per questo abbiamo dotato gli operai comunali di
uno smartphone con il quale vedono la segnalazione del problema. Ed è molto interessante avere
anche la foto perché a quel punto si può capire immediatamente cosa c’è (il palo storto, il segnale
abbattuto): insomma, senza neanche dovere fare due giri (uno per andare a vedere il problema e il
secondo per risolverlo), spesso arrivano già preparati per l’intervento, questo sempre grazie alle
segnalazioni dei cittadini.
CONSIGLIERE GROSSO SEBASTIAN. Il “Controllo del vicinato” di cui siamo contenti che funzioni
era nel nostro Programma elettorale e non nel vostro (scusate, ma era giusto dirlo!), mentre nel
DELIBERA DI CONSIGLIO n. 10 del 14-03-2019 Pag. n.3 COMUNE DI VOLPAGO DEL MONTELLO
vostro…. Sì, se guardiamo le locandine dei Programmi elettorali, nel vostro non c’è il “Controllo del
vicinato”, mentre nel nostro c’era…
SINDACO. Non lo ricordo più.
CONSIGLIERE GROSSO SEBASTIAN. E io invece lo ricordo bene. Mentre nel vostro c’era la
videosorveglianza. Vorrei sapere che investimenti sono stati fatti in videosorveglianza perché non
mi sembra che ci siano così tante telecamere in giro nel Comune di Volpago del Montello, tant’è
vero che i furti si sono verificati in maniera incalzante questo inverno e anche la scorsa estate e
soprattutto in zona pieno centro: mi riferisco a finestrini di auto spaccati in zona PEEP, mi riferisco
a furti in pieno centro. A tale proposito una signora ha detto: “Ero con la bicicletta con il cestino,
avevo messo la borsetta davanti, stavo andando dal panificio, si avvicina una macchina, abbassa
finestrino e mi tira via la borsetta”: cose che neanche a Napoli ai Quartieri Spagnoli accadono
queste cose! Quindi mi dispiace contraddire questo cavallo di battaglia della sicurezza per cui voi
dite che il Comune è molto più sicuro ma parlando con la gente non ho rilevato questa percezione
di maggior sicurezza rispetto alle precedenti Amministrazioni comunali.
SINDACO. La risposta l’ho già data prima: è impossibile piazzare telecamere ogni 100 metri, sia a
livello di costi sia a livello di gestione di dati. Con il Comandante della Stazione dei Carabinieri
stiamo sostituendo (ho qua l’ing. Mazzero)…
(Voce indistinta dall’Aula)
SINDACO. Sì, ma anche le telecamere perché con Gabriele avevamo detto che partivamo anche
con le telecamere… Sono circa 30.000 €. Arriviamo a tutta la zona centrale dietro e andiamo su.
Appena arriveremo ad avere la rete a fibra ottica (anche a Venegazzù sarà installata una
telecamera)… Ma ribadisco che non è possibile essere dappertutto. Comunque, non so se siete
iscritti al programma “Controllo del vicinato”, però credetemi che di segnalazioni ne arrivano tante,
soprattutto di auto strane che girano, che fanno il passaggio due o tre volte…
CONSIGLIERE GROSSO SEBASTIAN. Se mi permette sul “Controllo del vicinato” vorrei dire che
forse dovrebbe essere gestito meglio. Mi dispiace dirlo perché l’intento è buono però la modalità
certe volte non lo è altrettanto: a volte sono messi messaggi che non riguardano la sicurezza ma
pubblicità, post di una festa e questo non dovrebbe esserci.
CONSIGLIERE ZANATTA ENRICO. Certo, detto da lei che non è iscritto…
CONSIGLIERE GROSSO SEBASTIAN. Ma me lo raccontano!
CONSIGLIERE ZANATTA ENRICO. Sono stupidaggini perché quello che è appena detto è una
stupidaggine: queste cose non succedono. Non mi è capitato di sentire qualcuno che scrivesse
compleanni. Ora, l’errore di pubblicare qualcosa ci sta, per carità, però farla così tragica fino a
portarla all’estremo delle cose…
SINDACO. Su questo posso garantire io. Ogni qual volta è capitato di feste o auguri o altro, la
persona che ha postato quella cosa viene avvertita che sarà tolta dalla chat. Se tutti usassero
quello strumento in quella maniera, non lo leggerebbe più nessuno. E su questo Enrico Zanatta è
davvero inflessibile: cancella la persona che agisce in questo modo.
CONSIGLIERE MODINI LUCIO. Spezzo una lancia a favore di Enrico Zanatta. Sono iscritto a
Venegazzù e vedo che il programma funziona: io stesso ho avuto occasione di segnalare qualche
abbandono di rifiuto e invece non vedo girare robe strane. Invece per quanto riguarda la discarica,
è stata quantificata la sua grandezza in metri cubi? Cioè abbiamo un’idea di quanta roba ci sia
sotto?
SINDACO. Per quanto ci riguarda era discarica del Comune per cui ci sono gli elementi essendovi
la cartografia dell’epoca; per quanto riguarda l’altra parte, essa è in mano alla Polizia Giudiziaria e
fra l’altro l’area stessa è in mano al giudice fallimentare, per cui non possiamo avere elementi.
DELIBERA DI CONSIGLIO n. 10 del 14-03-2019 Pag. n.4 COMUNE DI VOLPAGO DEL MONTELLO
CONSIGLIERE MODINI LUCIO. Ma non credo sia difficile fare una misurazione per capire l’entità.
SINDACO. Devi andare a scavare sotto…
CONSIGLIERE MODINI LUCIO. Però magari qualche rilievo iniziale o quanti metri sotto sono
andati a scavare… Dico questo soprattutto per capire cosa i siti hanno comportato nelle falde.
Giustamente andiamo a vedere a valle che cosa portano, ma capire anche l’entità mi sembrerebbe
già una buona partenza.
SINDACO. Su questo vorremmo sentire anche l’ARPAV se riesce a darci una mano.
Il testo delle interpellanze esaminate nel presente punto sono state allegate al verbale di Consiglio
Comunale n. 70 del 20/12/2018.

Convenzione provincia accertamento violazioni rifiuti (Del. CC 8/2019)

PROPOSTA DI ADESIONE A CONVENZIONE CON LA PROVINCIA DI TREVISO IN MATERIA DI ACCERTAMENTO VIOLAZIONI AMMINISTRATIVE PER ABBANDONO RIFIUTI ANNI 2019-2020


Esce il Consigliere Martimbianco Eddy.
Sono presenti il Sindaco e n. 14 Consiglieri Comunali (Povelato, Bertuola, Pedron, Rigatti, Baù,
Zanatta, Venturin, Cappellari, Volpato, Martignago, Grosso, Pastro, Modini, Calcagnotto).
IL CONSIGLIO COMUNALE
PREMESSO:
CONSIDERATO che l’art. 255, comma 1, del Dlgs. N. 152 del 2006, prevede che chiunque
abbandoni o depositi rifiuti al suolo ovvero li immetta nelle acque superficiali o sotterranee è punito
con la sanzione amministrativa pecuniaria pari ad € 600,00 e che, se l’abbandono riguarda rifiuti
pericolosi, la sanzione è aumentata fino al doppio;
VISTO che l’art. 262 del Dlgs. N. 152/2006 prevede che all’irrogazione delle sanzioni
amministrative pecuniarie previste dalla parte quarta del medesimo decreto provveda la Provincia
nel cui territorio è stata commessa la violazione, e che il successivo art. 263 stabilisce che i
proventi derivanti dalle sanzioni amministrative pecuniarie accertate di cui alla parte quarta siano
devolute alla Provincia e destinati all’esercizio delle funzioni di controllo in materia ambientale;
CONSIDERATO che l’accertamento di violazioni in materia ambientale spetta a tutti gli
agenti e ufficiali di Polizia Giudiziaria, nonché agli appartenenti alla Polizia Locale;
RILEVATO che, nell’ambito delle attività svolte dal Comando di Polizia Locale di questo
Comune viene effettuata costante vigilanza in materia ambientale, che consente l’accertamento di
numerose violazioni per abbandono di rifiuti nel territorio, i cui verbali vengono trasmessi all’ente
Provincia per l’attività di competenza;
RICHIAMATA la propria deliberazione di Consiglio n° 15 del 05/04/2017 all’oggetto
“Approvazione convenzione con la Provincia di Treviso in materia di accertamento violazioni
amministrative per abbandono rifiuti”, esecutiva ai sensi di legge;
VISTA la volontà della Provincia di procedere al rinnovo delle convenzioni con i Comuni
che intendono aderirvi, destinando il 50% delle sanzioni introitate ai Comuni accertatori;
CONSIDERATO che l’adesione alla convenzione consente di acquisire nuovi introiti
derivanti dall’accertamento delle violazioni in argomento, che vanno destinati all’esercizio delle
funzioni di controllo in materia ambientale e secondo quanto previsto dall’art. 263 del dlgs. N.
152/2006 e smi;
ESAMINATO lo schema di convenzione di cui trattasi, coma da allegato sub “A” alla
presente deliberazione e ritenutolo, per quanto sopra detto, meritevole di approvazione;
VISTI gli allegati pareri previsti dall’art. 49, comma 1, del D.Lgs. 267/2000, “Testo unico
delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”;
VISTO il Dlgs.n. 267/2000, ed in particolare gli artt. 30 e 42;
PRESO ATTO degli interventi dei Consiglieri, riportati come segue:
SINDACO. In buona sostanza, andiamo a rinnovare la convenzione con la Provincia di Treviso per
gli anni 2019 e 2020. Le violazioni amministrative in materia di abbandono dei rifiuti e quant’altro
andrebbero versate totalmente alla Provincia. Con questa convenzione allorché queste violazioni
siano accertate dalla Polizia locale, il 50% sarà introitato dal Comune che ha accertato la
violazione stessa. La convenzione era già in essere e questo è un rinnovo.
CONSIGLIERE GROSSO SEBASTIAN. Questa convenzione si base sul fatto che, in caso di
accertamento di abbandono dei rifiuti, la sanzione va al 50% al Comune e al 50% alla Provincia?
SINDACO. Sì.
CONSIGLIERE MODINI LUCIO. Ho letto che gli introiti devono essere spesi dal Comune entro
l’anno: volevo sapere se era già stato fatto qualcosa per gli anni passati su questi introiti e cosa era
stato fatto.
DELIBERA DI CONSIGLIO n. 8 del 14-03-2019 Pag. n.2 COMUNE DI VOLPAGO DEL MONTELLO
SINDACO. Non ho il dettaglio dell’introito dell’anno scorso.
CONSIGLIERE MODINI LUCIO. Si possono destinare a combattere questo fenomeno mettendo
telecamere nascoste…
ASSESSORE POVELATO RENATO. Certamente. Sono indirizzati per la sicurezza del territorio:
possono essere telecamere o anche luci sulle strade, però adesso l’importo non ce l’abbiamo.
CONSIGLIERE MODINI LUCIO. Più che sicurezza, proprio combattere chi molla questi sacchetti
in giro per le strade: in qualche modo dovremo beccarle queste persone. Per me la sicurezza è
un’altra roba, però…
SINDACO. Il dato glielo faremo sapere.
ASSESSORE POVELATO RENATO. Comunque in due mesi (gennaio e febbraio) sono state
elevate diciotto sanzioni e praticamente diciotto individuazioni del responsabile perché la sanzione
è una cosa, individuare anche i responsabili è altra cosa, quindi la lotta al contrasto a questi atti
incivili c’è, soprattutto è portata avanti, anzi, faccio un plauso alla Polizia locale perché sta facendo
un bel lavoro. Ovvio che servirebbero più mezzi, più telecamere… Come diceva la Consigliera,
funziona anche grazie alle segnalazioni per cui si riesce a intervenire subito; addirittura qualcuno è
stato anche colto in flagrante: è stata fatta la foto grazie alla quale siamo risaliti al responsabile.
CONSIGLIERA PASTRO ANNA. A seguito dell’adeguamento dell’apertura dei CERD, c’è stato un
aumento di abbandono di rifiuti?
ASSESSORE POVELATO RENATO. Dipende dai periodi: vi sono periodi durante i quali non ci
sono stati abbandoni, vi sono altri periodi durante i quali nello stesso mese ci sono diverse
segnalazioni di ritrovamenti. Anche questa settimana c’è stato un ritrovamento molto pesante di
una decina di sacchi di immondizia.
(Voce indistinta dall’Aula)
ASSESSORE POVELATO RENATO. La maggior parte viene da fuori. C’è stato addirittura un
ritrovamento: era un furgone di materiale, c’erano anche gomme, c’era di tutto; il furgone era di una
famiglia di San Fior. Ci sono ditte (anche se chiamarle “ditte” è una cosa non giusta), ci sono
persone che mettono sui siti internet che con 100 € ti portano via tutto il materiale però poi non
vanno a stoccarlo e lo abbandonano.
SINDACO. I famosi “svuota cantine”.
ASSESSORE POVELATO RENATO. Per completare, delle 18 sanzioni una sola era di un
cittadino di Volpago del Montello.
CONSIGLIERA CALCAGNOTTO CARLA. Se per esempio è uno di Zero Branco: viene segnalato
al Comune che quel cittadino ha buttato l’immondizia sul Montello? C’è un circuito di segnalazione
ai propri Comuni?
ASSESSORE POVELATO RENATO. Certo, anche perché è sanzionato e poi ovviamente di
questo se ne viene a conoscenza nel suo Comune di appartenenza.
SINDACO. Metto ai voti il punto n. 6 all’O.d.G.
Il Sindaco, preso atto che non vi sono ulteriori richieste di intervento, pone in votazione la
“Proposta di adesione a convenzione con la Provincia di Treviso in materia di accertamento
violazioni amministrative per abbandono rifiuti anni 2019-2020” posta al punto n. 6 all’O.d.G.
Con votazione espressa in forma palese, dal seguente risultato:
presenti 15
votanti 15
favorevoli 15
contrari =
astenuti =
D E L I B E R A
DELIBERA DI CONSIGLIO n. 8 del 14-03-2019 Pag. n.3 COMUNE DI VOLPAGO DEL MONTELLO
Di approvare, per le motivazioni in premessa esposte, lo schema 1. di convenzione da
sottoscrivere tra la Provincia di Treviso e questo Comune per l’applicazione delle
sanzioni amministrative per l’abbandono di rifiuti di cui all’art. 255, comma 1, del Dlgs.
n.152/2006 e successive modifiche ed integrazioni, come da allegato sub “A” alla
presente deliberazione;
2.Di incaricare il Sindaco, quale legale rappresentante dell’Ente, ad intervenire alla stipula
della convenzione oggetto della presente deliberazione;
3.Di demandare al Responsabile del competente servizio l’adozione degli atti necessari
per dare esecuzione alla presente deliberazione.
Infine, su proposta del Presidente,
con separata ed unanime votazione espressa in forma palese, dal seguente risultato:
presenti 15
votanti 15
favorevoli 15
contrari =
astenuti =
D E L I B E R A
di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134, comma
4, del D.Lgs. 267/2000, per dare seguito tempestivamente ai successivi atti e comunicazioni con
la Provincia di Treviso.