QUI GATTA CI COVID!

Il Covid19 e la conseguente pandemia non possono essere la buona scusa per chiudere definitivamente i battenti del paese che, per carità, non ha mai brillato ultimamente, anzi. Cittadini rimasti relegati in casa per tre mesi, avrebbero tutto il diritto di svagarsi, ritrovarsi, e riprendere i normali stili di vita anche grazie ad attività ludiche promosse dall’amministrazione. Siamo però al 21 di giugno, in piena estate, e ancora non abbiamo lo straccio di un programma, o almeno qualche anticipazione, su qualche attività per le prossime settimane. Uscisse anche oggi sarebbe comunque tardi. Oramai molti comuni, nonostante il maltempo delle due settimane passate, si sono già attivati. Volpago invece è sempre in attesa di tempi migliori.
Teniamo a mente che amministrativamente l’estate termina il 31 di luglio, fra cinque settimane, e con l’inizio di agosto dovrebbero iniziare le vacanze, che quest’anno per molti saranno solo un miraggio. Per non parlare della scuola, dove la campanella, come previsto dal PAI (Piano di Apprendimento Individualizzato) probabilmente suonerà già il primo di settembre per gli studenti in debito con qualche materia.
Alla luce della situazione, offrendo la nostra collaborazione dove ve ne possa essere la necessità, chiediamo delucidazioni all’assessore Giuliana Livotto, mentre al neoassessore al turismo Daniel Venturin, arrivato in corsa nel bel mezzo della pandemia, chiediamo invece quali siano le linee guida sulla ripartenza del turismo, ma anche delle attività sportive. Il settore enogastronomico oltre ad essere la prima fonte turistica del nostro territorio, è anche il settore che più di ogni altro ha subito le conseguenze del lockdown e del post, viste le nuove condizioni restrittive in cui i ristoratori si trovano a dover lavorare. Ultimo il settore associativo, e nemmeno da questo fronte emergono notizie. A Volpago ci sono tante associazioni che devono ripartire dopo l’emergenza Covid e certo non possono farlo come prima, soprattutto perché molte sono sostenute da persone non più giovanissime e quindi soggetti a rischio Coronavirus. Chiediamo quindi all’assessore Manuela Bertuola, spesso e volentieri restia alle spiegazioni, di farci un po’ il punto della situazione.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.