Continua la lunga serie di inganni sulla Superstrada Pedemontana Veneta. Eccone altri tre:
4) Il quarto inganno riguarda la questione del turismo. Quest’opera viene spacciata come funzionale alla promozione turistica quando, di fatto, distruggendo il nostro territorio, distruggerà per sempre il nostro turismo, dacché il turismo è da sempre legato alla nostra storia, all’integrità del nostro paesaggio ed alla sua tutela.
5) Il quinto inganno: l’opera porterà lavoro per 2.000 operai. In realtà solo alcuni imprenditori/professionisti vedranno crescere le proprie ricchezze. La manodopera vera, come avvenuto per il passante di Mestre, sarà composta da immigrati, probabilmente sottopagati. L’opera toglierà in ogni caso la disponibilità di un terreno fertile che oggi fornisce prodotti agricoli, sempre di più alto valore, e ci restituirà una striscia di asfalto e cemento con elevate immissioni nocive che renderanno la nostra aria ancor più irrespirabile.
6) Il sesto inganno: la soluzione risolverà il problema del traffico per il nostro futuro. In realtà, a causa dell’aumento del costo del petrolio, il mondo sta andando da un’altra parte. Nel recente libro bianco del marzo di quest’anno l’Unione Europea ha previsto che entro il 2050 il trasporto di merci e persone debba avvenire per almeno il 60% su rotaia. La soluzione del traffico mediante la costruzione di un’autostrada sembra quindi quantomeno anacronistica.
Alla prossima.