Lunedì 28 novembre al consiglio comunale è stata votata una sorta di presa d’atto dell’avvenuto ritiro, da parte del Comune di Volpago del Montello, del ricorso al Tar del Lazio contro il progetto della Superstrada Pedemontana Veneta.
Pubblichiamo ora – a piccole dosi, per non fare indigestione – i dieci inganni sull’autostrada che Laura Sartor, la nostra consigliera, ha denunciato durante la sua dichiarazione di voto.
Ecco i primi tre:
1) Il primo inganno riguarda naturalmente il nome: Superstrada a pedaggio pedemontana veneta. Siccome i Sindaci in un incontro del 2003 a Castelfranco Veneto si erano opposti all’idea di un’autostrada ritenuta devastante e poco utile per il territorio che aveva bisogno sostanzialmente di un’arteria a scorrimento veloce che si integrasse il più possibile con la viabilità esistente, del tipo della cosidetta Gasparona che collega Bassano con Tiene o della nuova strada del Santo che collega Castelfranco con Padova, hoplà, l’antipatico nome di autostrada è diventato Superstrada a pagamento.
2) Il secondo invece concerne la nomina del Commissario, avvenuta proclamando una falsa emergenza traffico con problemi gravi di inquinamento che fanno ricadere l’agire discrezionale del Commissario nelle modalità tipiche di gestione della protezione civile, come se in questi anni nel Veneto si fosse verificato un terremoto o un’epidemia grave.
3) Il terzo inganno riguarda la necessità dell’autostrada per sostenere e velocizzare il trasporto delle merci. In realtà con la crisi in corso il nostro territorio sarà semplicemente attraversato e l’autostrada verrà utilizzata per invaderci di merci prodotte a basso prezzo.
Per oggi basta così. Buona serata.