GIORNATA DELLA TERRA

“Restore our Earth”, risaniamo il nostro Pianeta è il tema della 51^ giornata della Terra.

L’Earth Day è la più grande manifestazione ambientale del pianeta, l’unico momento in cui tutti i cittadini del mondo si uniscono per celebrare la Terra e promuoverne la salvaguardia. Fu istituito nel 1970 a seguito di un gravissimo disastro ambientale causato da una fuoriuscita di petrolio a Santa Barbara in California. Coinvolge ogni anno fino a un miliardo di persone in ben 192 paesi del mondo. Viene celebrato un mese e due giorni dopo l’equinozio di primavera, il 22 aprile.

Questi argomenti riguardano anche Volpago, i suoi cittadini e il suo territorio. Da una parte c’è chi è molto sensibile  e attento all’uso delle risorse e alla tutela dell’ambiente, dall’altra si susseguono abbandoni indiscriminati di rifiuti, consumo di suolo, inquinamento di acqua, aria e terra: sono azioni che stiamo pagando coi cambiamenti climatici e con la perdita irreversibile di porzioni sempre più ampie di ambienti naturali.

Molto resta ancora da fare per migliorare ancora i comportamenti individuali e collettivi che tutelino davvero la nostra casa comune. Partire dai cambiamenti delle azioni quotidiane è già un primo passo.

LA STRAGE DEGLI INNOCENTI

Ci sono date che segnano la Storia raccontata nei libri. Ce ne sono altre che segnano le vicende personali e familiari della gente comune. Il 10 aprile è uno di quei giorni in cui drammaticamente le vite semplici di persone di paese incrociano gli avvenimenti dello scacchiere geopolitico internazionale.

Antonietta, Maria, Gino e Giuseppina erano partiti da qui, da Volpago, per andare ad una festa e sono morti tra il fumo e le fiamme: i loro nomi stanno su una lapide insieme a quelli delle altre 136 vittime della strage del traghetto Moby Prince, salpato da Livorno la sera del 10 aprile 1991, diretto ad Olbia. C’erano famiglie, coppie di sposi in viaggio di nozze, e un gruppo di persone che proprio ad un matrimonio stava andando: Claudia Saccaro, originaria di Biadene, avrebbe sposato anche con rito religioso Pino Cossu, nella chiesa di Bonarcado, vicino ad Oristano. A bordo della nave c’erano il papà Ernesto, 50 anni, nato ad Arsiè, la mamma Antonietta Dal Tezzon, 47 anni, nata a Volpago, il fratello Ivan, l’anziana nonna Maria Marcon (85 anni, anche lei volpaghese; fu la vittima più anziana del disastro); li accompagnavano altri amici, Gino Guizzo e Giuseppina Martignago, marito e moglie di 52 e 46 anni, pure loro di Volpago, un’altra coppia di sposi Angelo Fusinato e Giovanna Padovan scesi da Arsiè, Pasquale Dal Zotto, cugino 32enne montebellunese, e Mauro De Barba, 30enne di Bolzano.

Quella sera in televisione c’era Juventus-Barcellona (strana coincidenza, c’era una partita di calcio anche la sera del Vajont il 9 ottobre 1963) e molti erano radunati davanti al piccolo schermo, ignari di quanto sarebbe successo alle 22.25: la collisione con la petroliera Agip Abruzzo provocò un inferno di fuoco ed esplosioni che non lasciò scampo a nessuno dei passeggeri della Moby Prince, eccetto un giovane membro dell’equipaggio che riuscì ad abbandonare la nave. I soccorsi si concentrarono sulla petroliera e solo molte ore dopo arrivarono sul traghetto, ormai ridotto ad uno scheletro di metallo rovente.

Il processo non ha trovato colpevoli; solo una commissione d’inchiesta al Senato ha svelato nel 2018 alcuni dettagli e i depistaggi, mentre un’altra indagine parlamentare dovrebbe partire nei prossimi giorni per fare chiarezza e spiegare cosa sia veramente successo quella notte nella baia di Livorno, utilizzata anche per lo smistamento di armi, a motivo della vicinanza con la base Nato di Camp Darby. Su possibili traffici illegali di dotazioni belliche che da quel porto sarebbero partite verso la Somalia aveva indagato anche la giornalista Ilaria Alpi, uccisa nel 1994.
Di questa tragedia, uno dei tanti misteri della nostra Italia, parlerà lo spettacolo teatrale M/T MOBY PRINCE che il Comune di Montebelluna propone per sabato 10 alle 20.30 in streaming su Zoom. Per avere informazioni sul link è possibile contattare il locale Servizio Cultura (cultura@bibliotecamontebelluna.it – 0423 617423).

E’ anche e soprattutto con la conoscenza di questa storia e delle sue contraddizioni processuali che potremo, nel nostro piccolo onorare la memoria delle vittime.
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“Dieci di aprile notte dei fuochi
traffico d’armi in mezzo alla baia
le armi le porta la nave fantasma
dal porto a Livorno diretta in Somalia.

Su quella rotta Ilaria si mise
la notte che il mare rubò i quattro venti.
Sul Moby Prince in mezzo alle fiamme
un’altra strage degli innocenti”

(Gang, “Chi ha ucciso Ilaria Alpi?” in “Fuori dal controllo”, 1997)

CESSIONE DELLA GESTIONE DEI SERVIZI

Nel consiglio comunale di mercoledì 17 marzo ci siamo astenuti dal voto rispetto alla cessione definitiva della gestione dell’illuminazione pubblica a Contarina Spa. Abbiamo in questo modo espresso le nostre perplessità, dopo aver ascoltato i continui e crescenti malumori dei nostri concittadini, che da mesi lamentano i non pochi disagi vissuti in occasione delle esequie per i propri cari defunti o per la riparazione di un semplice tubo dell’acqua in cimitero. Questa scelta non ci convince più, anche per le risposte incerte del sindaco, a cui non risultano i problemi. Questa Amministrazione, ammette gli evidenti limiti di capacità nella gestione della cosa pubblica, dall’illuminazione alla manutenzione delle strade e del verde pubblico, proponendo di risolvere la questione cedendo la gestione di parte dei servizi a terzi giustificandola come risparmio. Troppo facile così! Noi pensiamo che questa sia una strategia aziendalista e di partito e anche poco condivisibile, dato che i risultati sembrano andare a discapito della qualità dei servizi per i cittadini.

VACCINI PER LA CLASSE 1936

Nell’Ulss 2 questa domenica 28 marzo si sperimenterà una nuova modalità di vaccinazione contro il Covid 19, che riguarda SOLAMENTE I NATI DELLA CLASSE 1936. Chiediamo di condividere questa notizia con chi ha parenti che compiranno o hanno compiuto gli 85 anni nel 2021. I nostri concittadini volpaghesi potranno recarsi o essere accompagnati, senza prenotazione, al Centro Vaccinale di Riese Pio X “Centro Culturale Casa Riese” in Via Don Gnocchi, 5, non lontano dalla chiesa parrocchiale. L’ORARIO DI ACCESSO DIPENDERÀ DAL MESE DI NASCITA, secondo questo ordine:
Gennaio 1936 – dalle 8 alle 9

Febbraio 1936 – dalle 9 alle 10

Marzo 1936 – dalle 10 alle 11

Aprile 1936 – dalle 11 alle 12

Maggio 1936 – dalle 12 alle 13

Giugno 1936 – dalle 13 alle 14

Luglio 1936 – dalle 14 alle 15

Agosto 1936 – dalle 15 alle 16

Settembre 1936 – dalle 16 alle 17

Ottobre 1936 – dalle 17 alle 18

Novembre 1936 – dalle 18 alle 19

Dicembre 1936 – dalle 19 alle 20

 

L’Ulss 2 raccomanda agli assistiti di presentarsi presso il Punto Vaccinale nell’orario previsto, onde evitare assembramenti e attese. Bisogna portare con sé la tessera sanitaria e compilare il modulo di anamnesi da consegnare agli addetti, indicando, tra le altre cose anche la presenza di altre malattie e la lista dei farmaci che si assumono abitualmente. Il modulo si può scaricare da qui:  https://www.aulss2.veneto.it/documents/6017636/14410411/Scheda+Anamnestica+Vaccinale/d5cdd841-2d91-4f2c-bc39-ddf5403bb869

 

Se il sistema funzionerà, potrà essere esteso a tutto il Veneto e alle altre classi d’età nelle prossime settimane. Per i cittadini residenti in altri Comuni della provincia di Treviso, valgono le sedi vaccinali indicate dall’Ulss 2 https://www.aulss2.veneto.it/-/domenica-28-marzo-l-ulss-2-sperimenta-la-vaccinazione-con-accesso-libero-per-i-nati-nell-anno-1936

GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA

Ricorre, come ogni 22 marzo, la giornata dedicata all’acqua, elemento vitale e prezioso, che rischiamo di dare troppo per scontato. Molti dei nostri anziani possono ancora raccontare di quando l’acqua non arrivava nelle case e di quanta fatica occorresse per irrigare i campi e abbeverare gli animali. Il tema di quest’anno è il valore dell’acqua, non solo simbolico e pratico, ma anche e sempre più economico e finanziario, tanto che sono arrivate anche le prime quotazioni in Borsa.

Nel mondo circa 300 milioni di persone non hanno accesso ad acqua pulita e sicura e 2 miliardi non hanno a disposizione i servizi di base per lavarsi le mani. In Italia il 21% del territorio è esposto a siccità e siamo il Paese europeo che consuma più acqua in bottiglia e uno dei peggiori nell’efficienza della rete idrica (si disperde quasi metà dell’acqua prelevata); anche i nostri consumi alimentari incidono molto sull’uso dell’acqua, se si considera che per produrre 1 kg di carne da bistecche servono 154 ettolitri di acqua e per un 1 kg di caffè addirittura 189.

L’acqua non è infinita e non va sprecata e ciascuno può fare molto, come ben ricorda questo decalogo proposto da Alto Trevigiano Servizi e come fa anche il Consorzio di Bonifica Piave Piave che si occupa della gestione delle acque superficiali.

Per ulteriori approfondimenti guarda il video tratta da Ansa.it