Ricorre, come ogni 22 marzo, la giornata dedicata all’acqua, elemento vitale e prezioso, che rischiamo di dare troppo per scontato. Molti dei nostri anziani possono ancora raccontare di quando l’acqua non arrivava nelle case e di quanta fatica occorresse per irrigare i campi e abbeverare gli animali. Il tema di quest’anno è il valore dell’acqua, non solo simbolico e pratico, ma anche e sempre più economico e finanziario, tanto che sono arrivate anche le prime quotazioni in Borsa.
Nel mondo circa 300 milioni di persone non hanno accesso ad acqua pulita e sicura e 2 miliardi non hanno a disposizione i servizi di base per lavarsi le mani. In Italia il 21% del territorio è esposto a siccità e siamo il Paese europeo che consuma più acqua in bottiglia e uno dei peggiori nell’efficienza della rete idrica (si disperde quasi metà dell’acqua prelevata); anche i nostri consumi alimentari incidono molto sull’uso dell’acqua, se si considera che per produrre 1 kg di carne da bistecche servono 154 ettolitri di acqua e per un 1 kg di caffè addirittura 189.
L’acqua non è infinita e non va sprecata e ciascuno può fare molto, come ben ricorda questo decalogo proposto da Alto Trevigiano Servizi e come fa anche il Consorzio di Bonifica Piave Piave che si occupa della gestione delle acque superficiali.
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