DIMISSIONI E TUTTI A CASA!

Nel consiglio comunale di stasera, mercoledì 30 ottobre, abbiamo chiesto le dimissioni del sindaco, a seguito di quanto emerso a proposito della lottizzazzione da 40000 metri quadri, contro la quale ci siamo battuti fin dal mandato 2011-2016. E’ stata la nostra opera di pressione a far arrivare un parere legale molto articolato e complesso che smentisce tutte le dichiarazioni rilasciate nei mesi scorsi dal primo cittadino e conferma quanto sosteniamo da tempo: il Comune non è obbligato a rendere esecutivo quell’accordo, non rischia alcuna “penale milionaria”, e dovrebbe incassare una cifra adeguata di oneri di urbanizzazione, molto superiore a quanto previsto.
Né il primo cittadino, né gli assessori Povelato e Bertuola, né i consiglieri Baù, Cappellari e Martignago hanno agito a favore dell’interesse pubblico e secondo la logica del buon padre di famiglia quando lo scorso 29 maggio hanno votato a favore di questo intervento edilizio, che avrebbe consumato in solo colpo un terzo di tutto il suolo edificabile nei prossimi 30 anni e che poteva creare un danno alle casse comunali di centinaia di migliaia di euro, per un calcolo errato degli oneri di urbanizzazione. Si è inoltre proceduto con gli espropri nei confronti di privati, ancor prima che l’iter fosse concluso.
Se ne vadano, dunque, questi amministratori! Tutti i vantaggi sarebbero stati per l’investitore privato (di cui peraltro non si conosce pienamente l’identità); al Comune sarebbero arrivati pochi soldi, molto cemento e ancora più traffico in centro.
Nel voto di stasera, solo grazie alla nostra azione politica la megalottizzazione è stata eliminata. Speriamo non rientri dalla finestra.

Potete leggere qui il testo integrale della dichiarazione di voto

Dichiarazione di voto del 30 ottobre 2019

Questa sera daremo voto favorevole alla delibera di adozione della 5° variante al Piano degli Interventi, dalla quale è stato stralciato l’ambito 4, ovvero quello relativo alla Convenzione con la società PLG.

Siamo molto soddisfatti di questo risultato, ottenuto esclusivamente grazie alla nostra azione politica, che ha risparmiato al paese l’ennesima speculazione edilizia. Avremmo preferito che già nel consiglio di fine maggio si fosse arrivati a tale conclusione, ma ciò non è stato possibile, nonostante la nostra dura presa di posizione, quando sollevammo dubbi in merito all’errata quantificazione del plusvalore fondiario e all’esistenza di un “rilevante interesse pubblico” di questa lottizzazione, previsto dall’art. 6 della Legge Regionale 11/2004. Le perplessità riguardavano anche l’effetto di quest’opera sul tessuto urbano di Volpago, già fortemente compromesso dalla pesante cementificazione degli ultimi decenni, e la netta mancanza di un effettivo assetto viabilistico in grado di sopportare un ulteriore aumento del traffico.

Come già deliberato, fino al 2050 si potranno edificare ex novo appena 13 ha; l’intervento in oggetto ne avrebbe consumati da solo il 30%, a vantaggio di un unico soggetto, privato, privando così i cittadini di Volpago di un terzo della capacità edificatoria.

Durante il Consiglio Comunale del 29 maggio, la lottizzazione è stata irresponsabilmente adottata con voto favorevole dal gruppo leghista e con l’astensione dei gruppi Forza Italia e  Modini Sindaco. Facciamo presente che noi della Civica per Volpago siamo stati gli unici ad aver sempre votato contro, manifestando tutto il nostro dissenso verso l’ennesimo torto ai danni dei cittadini di Volpago. E ne siamo fieri.

Permane in noi lo stupore di come siamo arrivati a questo punto, nonostante già nel 2016 l’allora consigliere di minoranza, l’attuale sindaco ing. Paolo Guizzo, si dimostrasse fortemente contrario all’intervento di via Carizzade; la sua contrarietà era tale da affermare che “l’intero impianto di questo accordo con la ditta PLG non sta in piedi”. Fu talmente deciso nell’intervento da convincere l’allora sindaco Roberto Toffoletto a modificare l’accordo con la ditta stessa, stralciando il diritto di rivalsa in caso di rinuncia da parte del Comune.

Eppure nel maggio 2019 il sindaco Guizzo ha ripresentato la medesima Convenzione, mettendo il Consiglio davanti ad un fatto praticamente compiuto. Tant’è che nelle settimane precedenti aveva fatto apporre il vincolo preordinato all’esproprio su due proprietà private dando così corso alla Convenzione prima ancora che questa venisse adottata in Consiglio Comunale. Ciò non bastasse e nonostante la nostra contrarietà, il sindaco era stato particolarmente pressante nel dibattito con affermazioni che citiamo testualmente:

 

Relativamente alla tipologia della Convenzione:

“ora abbiamo questo accordo che è sato sottoscritto, che è né più né meno che un contratto che ci vediamo costretti a onorare”;

Relativamente alle possibilità di rinuncia:

“il Consiglio Comunale non è una causa di forza maggiore”;

Relativamente alla richiesta danni:

“Il Comune non può esporsi a tali rischi”;

Di fronte alla nostra esortazione di approfondire la questione consultando un legale, il sindaco affermò per ben quattro volte:

“Consigliere, lo abbiamo consultato. Non si preoccupi”;

avvalorando pertanto la tesi dell’irreversibilità della convenzione in oggetto.

Tutte queste dichiarazioni del sindaco sono state smentite dal parere legale fornito dall’avvocato Caucci, socio dello studio BM&A, incaricato ufficialmente a fornire un parere legale che è stato inserito in Delibera; rimane un mistero il nome del legale che in precedenza aveva fornito un parere completamente discordante, nonchè fuorviante.

 

Riteniamo inaccettabile che questa Amministrazione abbia adottato con motivazioni infondate un accordo completamente sbilanciato a favore di un privato a danno dei cittadini.

Ci chiediamo come mai dal maggio 2016 al giugno 2019 non sia stato fatto quello che invece  è stato fatto in soli cinque mesi e solamente dopo che da parte nostra è stato paventato un possibile esposto alla Corte dei Conti. Cosa sarebbe successo se, invece, fosse passato tutto in maniera inosservata? Che danno erariale si sarebbe creato alle casse comunali e quindi alla collettività? Perché quello che solo cinque mesi fa era intoccabile, ora è  praticamente carta straccia? Ciò che i fatti dimostrano è di una gravità assoluta, che mette in dubbio la capacità del sindaco e di chi ha votato a favore, ovvero il vicesindaco Povelato, l’assessore Bertuola e i consiglieri Cappellari, Baù e Martignago di amministrare nell’interesse collettivo cum diligentia diligentis patris familiae, principio al quale ogni amministratore si deve attenere. Ecco perchè ci vediamo obbligati a chiedere che lei faccia un passo indietro, rassegnando le sue dimissioni da primo cittadino.

Consiglio comunale del 29 luglio

La convocazione è alle 19.30 su questo ordine del giorno:

  1. Surrogazione della consigliera dimissionaria Laura Sartor
  2. Presa atto verbali sedutra precedente
  3. Bilancio di previsione 2019-2021: verifica equilibri, assestamento generale, variazione al bilancio, variazione al DUP e al programma opere pubbliche 2019-2021
  4. Approvazione del DUP 2020-2022
  5. Rinnovo convenzione tra il Comune e gli Enti gestori delle scuole paritaria d’infanzia di Selva e Venegazzù
  6. Ordine del giorno proposto dalla Provincia di Treviso in merito al riordino istituzionale delle Province.

INTEGRAZIONE URGENTE

  1. Modifiche al regolamento sull’accesso agli atti da parte dei consiglieri comunali.
  2. Ratifica variazione bilancio 2019-2021
  3. Convenzione con la Provincia per il ripristino della strade dopo incidenti stradali.

E’ agli atti anche la risposta scritta dell’assessore ai Lavori Pubblici alla nostra interpellanza sui lavori per la Superstrada Pedemontana.

COMUNICAZIONE AL CONSIGLIO COMUNALE (25.6.2019) DI LAURA SARTOR

Mi rivolgo a questo consiglio, ma anche ai presenti in sala, sostenitori e non. Come tutti sapete nell’ultimo anno ho avuto l’onore e il privilegio di diventare mamma per la seconda e la terza volta insieme, avendo dato alla luce due meravigliosi gemelli. Quanto accaduto mi ha per ovvi motivi obbligato a rivedere le priorità, e con il supporto di mio marito abbiamo ridistribuito gli impegni nelle ore del giorno, e della notte, in modo da poterci dedicare al meglio alla famiglia. Ciò ha significato anche ridurre la mia attività amministrativa, dovendomi assentare durante gli ultimi consigli comunali, e anche politica rinunciando a parte degli appuntamenti con il gruppo che compone la lista civica per Volpago. È appunto con gli amici di questo gruppo politico, che in questi mesi abbiamo steso le basi per una mia sostituzione in consiglio comunale fino ad oggi, momento in cui rassegno le mie dimissioni da consigliere comunale, ma senza lasciare la politica di questo comune e sopratutto tutti gli elettori che mi hanno sostenuto in questi anni. Vedete, per noi della civica per Volpago non è un impegno saltuario, non è una questione di presiedere il consiglio comunale e basta. Il nostro impegno è fatto di incontri, di discussioni, di condivisione, di studio, di preparazione. Perché è questo che vuol dire impegno politico, perché è così che ci siamo impegnati con i nostri elettori. Per questo confermo che nei prossimi giorni presenterò ufficialmente le mie dimissioni agli uffici di questo comune, lasciando spazio a colui che sarà il mio successore, per il quale ho massima stima e fiducia e sono certa si meriti di avere e onore ed onere di sedere a questo banco. Ringrazio per avermi concesso l’occasione di spiegare.

Termino con una riflessione, lo dico in modo amicale a tutto il consiglio: qualsiasi decisione che passi, sia solo in giunta o in consiglio, abbiate sempre in mente che le scelte non valgono solo per il qui e ora ma si rifletteranno nel futuro, che non è solo nostro, ma dei nostri figli, quindi qualsiasi scelta: Ambientale, di edilizia, di infrastrutture, culturale, ecc. si ripercuoterà nel bene e nel MALE come eredità delle generazioni future. Siate coscienziosi.

Auguro buon lavoro a tutti.

RICHIESTA DIMISSIONI ASSESSORE ALLA CULTURA

INTERPELLANZA presentata nel CONSIGLIO COMUNALE del 14.03.2019

OGGETTO: RICHIESTA DIMISSIONI ASSESSORE ALLA CULTURA

Esercitando le funzioni di indirizzo e di controllo politico–amministrativo attribuite dalla legge ai consiglieri comunali, chiediamo di conoscere a che punto sia ad oggi lo stato delle attività, delle iniziative, dei progetti e della programmazione dell’Assessorato alla cultura. Dopo aver annunciato il ritiro dalla scena politica, senza essersi candidato alle elezioni del 2016 al dott. Alessandro Mazzochel è stato assegnato il ruolo di Assessore esterno, incarico comunque ingiustificato, vista la lunga lista di persone della quale il sig. Sindaco avrebbe potuto avvalersi, ma comunque fortemente voluto sulla base dell’esperienza pluriennale maturata nel settore.
Proprio per questo motivo ci aspettavamo la realizzazione di almeno una minima parte di quei grandi progetti culturali previsti ancora nel lontano 2006. Così, all’inizio del suo 13° anno al referente alla cultura, le chiediamo quali azioni abbia in invece messo in campo per dare corpo alla sua idea di cultura per la comunità volpaghese, al di là del sostegno alle tante singole manifestazioni promosse da privati e associazioni, perchè il panorama ad oggi è pressoché desertico.
Se in un arco di tempo così ampio questo è il risultato, non osiamo immaginare cosa si possa sperare d’ora in avanti, viste le ultime notizie che lo darebbero quale possibile candidato sindaco alle prossime amministrative del Comune di Giavera del Montello e l’impegno che una campagna elettorale richiede.
La questione è di buon senso, oltre che di tempo perché fare due cose contemporaneamente è difficile e lo è ancora di più quando si ha l’onore e l’onere di amministrare una comunità e di farlo con quella dedizione, quella passione e quella determinazione che i cittadini non solo chiedono, ma meritano. Dimostrare ai cittadini che la politica è altro rispetto alle poltrone e che la misura del valore, della competenza e capacità di un politico sta nella concretezza delle risposte che sa dare.
Egregio assessore, per correttezza ma soprattutto rispetto verso i cittadini di Volpago già che non lo ha ancora fatto, qui, la Civica per Volpago le chiede ufficialmente di rassegnare le sue dimissioni. Non lo facesse lei, ci rivolgiamo al sindaco perchè quanto prima la destituisca dall’incarico di assessore alla cultura di Volpago.

Volpago del Montello, 14.03.2019

Sebastian Grosso
Pastro Anna
Sartor Laura