Variante Ca’ del Cristo (Del. 12/2018)

VARIANTE AL PIANO URBANISTICO ATTUATIVO DENOMINATO “CA’ DEL CRISTO” A VOLPAGO, ZONA C2.2 N. 23. CONTRODEDUZIONI ALLE OSSERVAZIONI E APPROVAZIONE AI SENSI DELL’ART. 20 COMMA 4 DELLA L.R. 11/2004.


Il Consigliere Comunale Cappellari Fabrizio esce dall’Aula consiliare.
Sono presenti il Sindaco e n. 14 Consiglieri Comunali (Povelato, Martimbianco, Bertuola, Baù,
Zanatta, Pedron, Rigatti, Venturin, Volpato, Grosso, Pastro, Sartor, Modini, Calcagnotto).
IL CONSIGLIO COMUNALE
PREMESSO che:
con deliberazione consiliare n. 55 del 29 novembre 2000 è stata adottata la  Variante Generale
al PRG, approvata con deliberazione di Giunta Regionale del Veneto n. 2124 del 11/07/2003 di
approvazione definitiva ai sensi dell’art. 46 della L.R. n. 61/85 della Variante al Piano
Regolatore Generale di Volpago del Montello;
 con deliberazione consiliare n. 50 del 30 dicembre 2013 è stato adottato il Piano di Assetto del
Territorio, approvato con Conferenza di Servizi in data 11/03/2016, ratificato con D.G.P. n. 92
del 02/05/2016 pubblicata nel B.U.R. n. 50 del 27/05/2016 ed efficace dal 10/06/2016;
RICHIAMATI i seguenti atti:
 la deliberazione di Consiglio Comunale n. 63 del 26.10.2006 di approvazione del Piano
urbanistico attuativo denominato “Ca’ del Cristo”;
 la convenzione stipulata in data 24.09.2007 Rep. n. 3098 del Segretario comunale di Volpago
del Montello;
 il permesso di costruire n. 106 del 25.09.2007 per l’esecuzione del piano;
 il permesso di costruire n. 46 del 20.05.2009 di variante in corso d’opera al Piano;
 la domanda di variante al piano attuativo ai sensi della LR 14/2009 Piano Casa, con i relativi
allegati, presentata al protocollo comunale al n. 28.06.2010 prot. 9330 e iscritta nel Registro
Pratiche Edilizie al n. 2010X0027;
 la deliberazione della Giunta Comunale n. 140 del 13.10.2010, esecutiva, con la quale veniva
adottata la variante il piano attuativo;
 la deliberazione del Consiglio Comunale n. 42 del 25.11.2010, esecutiva, con la quale è stata
approvata la variante al piano attuativo;
 il collaudo parziale delle opere di urbanizzazione dell’8.11.2010 depositato in data 10.11.2010
e approvato con determinazione n. 435 del 10.11.2010;
VISTA la deliberazione di Giunta Comunale n. 7 del 24/01/2018, esecutiva ai sensi di legge, di
adozione della variante al Piano urbanistico attuativo denominato “Ca’ del Cristo” a Volpago, zona
C2.2 n. 23;
RILEVATO che, ai sensi dell’art. 20 della L.R. 11/2004 e smi, in data 06/02/2018 la variante al
piano attuativo è stata depositata presso la Segreteria del Comune per 10 giorni consecutivi con
pubblicazione di un avviso all’albo on-line del Comune e nella sezione “Amministrazione
trasparente- pianificazione e governo del territorio” e che nei successivi 20 giorni è pervenuta
un’osservazione sottoscritta da n. 16 residenti, presentata in data 05.03.2018 prot. 3301;
DATO ATTO altresì che in data 05.02.2018 il Signor Cavallin Mirco ed altri 29 sottoscrittori hanno
presentato proposta di spostamento della volumetria dai lotti 9-10-11-12 (protocollata al n. 1888 del
06.02.2018) che non è stata presa in considerazione con l’adozione della terza variante al Piano
degli interventi, in quanto era in corso l’adozione della variante alla convenzione urbanistica del
piano attuativo in accordo con il curatore fallimentare;
ATTESO che:
 la ditta lottizzante è fallita come da sentenza n. 219/2014 del Tribunale di Treviso del
24.09.2014, Fallimento n. 204/2014;
 sono rimasti da ultimare dei lavori riguardanti le opere di urbanizzazione in particolare riferite al
completamento della viabilità di accesso alla lottizzazione con l’asfaltatura e ripristino dei tratti
DELIBERA DI CONSIGLIO n. 12 del 04-04-2018 Pag. n. 2 COMUNE DI VOLPAGO DEL MONTELLO
di strada e marciapiede ammalorati, il completamento del verde, come descritto nell’allegato “A
– opere mancanti e suddivisione in lotti” e nell’allegato “B – computo metrico opere
urbanizzazione mancanti”. I lavori nello specifico riguardano una superficie, all’interno
dell’ambito della lottizzazione, di 5.194 mq così suddivisi:
Strade e marciapiedi 2503 mq  (mappale n. 1943);
 Area a Verde pubblico 2643 mq (mappali n. 1767, 1921, 1944, 1945);
 Cabina Elettrica 48 mq (mappale n. 1813)
 esternamente all’ambito di intervento era prevista la rimozione della cabina Enel presente sul
mappale identificato al foglio 22 mappale n. 921;
 i lavori relativi alle opere di urbanizzazione previsti dalla convenzione originaria ammontavano
ad € 404.293,89 così suddivisi:
 € 363.057,53 per le opere interne al limite del piano attuativo individuato nel PRG;
 € 41.236,36 per le opere esterne al perimetro del piano attuativo, comprensivo dello
spostamento della cabina elettrica;
 a garanzia dell’esecuzione delle opere di urbanizzazione era stata prestata una polizza
fideiussoria n. 11558/2007 datata 30.08.2007 emessa da INTERFINANZIARIA S.P.A., che
allora aveva sede a Firenze, per un importo di € 444.723,28 pari all’importo dei lavori
aumentato del 10% per oneri relativi alla direzione lavori e per la sicurezza;
 la società INTERFINANZIARIA S.P.A. ha cambiato ragione sociale in INTERFINANZIARIA
S.r.l. con sede a Panama – Plaza 2000 Calle 50 Edificio PH. Dalla visura camerale la società
risulta inattiva dal 31.07.2008;
 il Comune in data 05.06.2017 con protocollo 7673 ha inviato alla società INTERFINANZIARIA
S.r.l., con sede a Panama, una diffida al pagamento delle somme garantite;
 dalla valutazione economica si è rilevato un costo di € 65.695,75 per completare le opere;
VISTA la valutazione economica dell’11.12.2017 con la quale si è aggiornato ad € 80.556,75 il
costo per completare e collaudare le opere di urbanizzazione;
RICHIAMATE le comunicazioni tramite P.E.C. del Curatore Fallimentare Rag. Guerrino
Marcadella, dello scorso 17.05.2017 prot. 6766 e del 08.06.2017 prot. 7905, con cui veniva
proposto un atto transattivo con il quale il Comune di Volpago del Montello avrebbe dovuto farsi
carico delle spese da sostenere per il completamento delle opere di urbanizzazione acquisendo fin
da subito la proprietà delle aree pubbliche (strade, marciapiedi e verde). La Curatela nel
contempo proponeva l’inserimento nei bandi d’asta degli oneri da riconoscere al Comune riferiti ai
costi delle stesse opere di urbanizzazione, in base agli importi suddivisi per lotti come proposto
dall’Ufficio Urbanistica del Comune;
RICHIAMATA la comunicazione dell’Arch. Volpato Gloria, professionista incaricato dal Curatore
Fallimentare Rag. Guerrino Marcadella per la stesura degli elaborati di variante al piano attuativo,
protocollata in data 23.1.2018 al n. 1104, con cui sono stati trasmessi i seguenti elaborati:
 Schema di Convenzione urbanistica di variante al Piano attuativo denominato “Ca’ del
Cristo”;
 Allegato A Opere mancanti e suddivisione in lotti;
 Allegato B Computo metrico opere di urbanizzazione mancanti;
 Tavola n. 1 Estratti P.R.G., P.A.T. e catastale;
 Tavola n. 2 Planimetria con superfici a standard, aree da cedere al Comune.
VISTA la comunicazione tramite email del Curatore Fallimentare Rag. Guerrino Marcadella, dello
scorso 22.01.2018 e protocollata in data 23.01.2018 prot. 1106, con cui è stata trasmessa copia
dell’istanza per autorizzazione a sottoscrivere convenzione urbanistica per variante al piano
urbanistico attuativo con il Comune di Volpago del Montello (TV), autorizzata dal Giudice Delegato
in data 02.01.2018;
ATTESO che il Giudice Delegato ha approvato lo schema di convenzione trasmesso dall’Arch.
Volpago Gloria congiuntamente agli altri elaborati progettuali: attestazione opere di urbanizzazione
da eseguire; Tavola n. 2 – Planimetria con superfici a standard, aree da cedere al Comune;
RITENUTO di procedere all’approvazione della Variante al Piano urbanistico denominato “Ca’ del
Cristo” a Volpago, zona C2.2 n. 23, secondo quanto stabilito dalla nuova proposta di convenzione
DELIBERA DI CONSIGLIO n. 12 del 04-04-2018 Pag. n. 3 COMUNE DI VOLPAGO DEL MONTELLO
urbanistica, al fine di completare le opere di urbanizzazione dell’area, in modo tale di eliminare la
situazione di degrado in cui versa l’area, attraverso la presa in carico da parte del Comune delle
aree previste in cessione al demanio comunale (strade, marciapiedi, aree a parcheggio, aree verdi,
sotto servizi);
ATTESO che, sempre secondo quanto stabilito dalla nuova convenzione, una volta acquisite le
opere di urbanizzazione al demanio pubblico, l’Amministrazione Comunale provvederà al loro
completamento secondo quanto stabilito dalla normativa vigente in materia di opere pubbliche e
recuperando le spese sostenute attraverso le vendite dei lotti rimanenti da parte del Curatore
Fallimentare che nelle prossime aste di vendita provvederà ad inserire nei bandi la clausola che
preveda che gli aggiudicatari, al momento dell’acquisto, versino alla Curatela le quote di propria
competenza relative alle opere di urbanizzazione, collaudi etc., secondo quanto stabilito
dall’allegato (all. A), tramite assegno circolare non trasferibile intestato al Comune di Volpago
del Montello. Il Curatore provvederà a consegnare al Comune le suddette somme entro cinque
giorni dal trasferimento definitivo del bene;
VISTE:
la legge Urbanistica 17.08.1942, n. 1150, modificata e integrata dalla legge  06.08.1967, n. 765;
 la L.R. n. 61/1985;
 la L.R. n. 11/2004 e smi;
 l’istruttoria tecnica che rileva la conformità del piano agli strumenti urbanistici e relative norme
in atti;
VISTO che l’osservazione pervenuta, che risulta essere una richiesta di verifica di dati, è stata
contro dedotta secondo gli elaborati predisposti dal progettista in collaborazione con l’ufficio
tecnico urbanistica e di seguito elencati;
 Allegato C – Controdeduzioni alle osservazioni;
 Tav. 3 – Planimetria con superfici a standard, aree da cedere al Comune. Elaborato
illustrativo per CONTRODEDUZIONI;
RITENUTO pertanto di approvare, ai sensi dell’art. 20 comma 4 della L.R. n. 11/2004, la variante
al piano urbanistico denominato “Ca’ del Cristo” a Volpago, zona C2.2 n. 23 composta dai
seguenti elaborati progettuali:
 Schema di Convenzione urbanistica di variante al Piano attuativo denominato “Ca’ del
Cristo”;
 Allegato A Opere mancanti e suddivisione in lotti;
 Allegato B Computo metrico opere di urbanizzazione mancanti;
 Tavola n. 1 Estratti P.R.G., P.A.T. e catastale;
 Tavola n. 2 Planimetria con superfici a standard, aree da cedere al Comune;
in quanto consente di risolvere una situazione di degrado venutasi a creare dopo il fallimento della
ditta lottizzante, senza alcuna perdita patrimoniale da parte del Comune, dal momento che la
convenzione di cui trattasi recepisce le somme relative a tutte le opere ancora da eseguire senza
alcun altro aggravio per il Comune;
DATO ATTO che sul presente provvedimento non sussiste situazione di conflitto di interessi, ai
sensi del combinato disposto di cui agli art. 6 bis della L. n. 241/1990 e art. 7 del D.P.R. n. 62/2013
in capo al soggetto che ha istruito il provvedimento e sottoscritto il parere tecnico di cui all’art. 49
del T.U.E.L.;
VISTO il Testo Unico sull’ordinamento degli Enti Locali approvato con D. Lgs. n. 267 del
18.08.2000;
VISTO l’allegato parere di regolarità tecnica reso dal Responsabile dell’Area Attività Produttive,
edilizia privata e urbanistica, ai sensi dell’art. 49 del D. Lgs. n. 267/2000 (T.U. Enti Locali);
VISTO l’allegato parere di regolarità contabile reso dal Responsabile del Servizio Finanziario, ai
sensi dell’art. 49 del D. Lgs. n. 267/2000 (T.U. Enti Locali);
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PRESO ATTO degli interventi dei consiglieri, riassunti come segue:
SINDACO. Passiamo al punto numero 3 all’ordine del giorno: “Variante al Piano Urbanistico
Attuativo denominato Ca’ del Cristo a Volpago. Zona C2.2 n. 23. Controdeduzioni alle osservazioni
e approvazione ai sensi dell’articolo 20, comma 4 della L.R. 11/2004”. Anche qui una brevissima
sintesi. Qui stiamo parlando di un caso di quelli che ci interessavano poco fa cioè di situazioni
rimaste incompiute. Ca’ del Cristo riguarda la lottizzazione qui in zona Peep appena si entra sulla
destra entrando da via Cantarane. Qui c’è una situazione che si è trascinata negli anni. Il progetto
originario è del 2006 quindi sono ormai la bellezza di 12 anni. Una parte di fabbricati è stata
completata e acquisita da privati e alcuni di questi fabbricati completati sono stati anche – purtroppo
per i privati in questione – sono rientrati nel fallimento e quindi sono stati poi oggetto d’asta. A
quanto ci risulta oggi dovrebbero essere totalmente in proprietà e parlo per quelli finiti
integralmente. C’è poi un altro blocco, invece, verso est che è un grezzo molto versato però rimane
ancora lavoro da fare; questo invece è ancora parte del fallimento. Poi ci sono un’altra serie di lotti
di cui del blocco centrale – penso sia una zona che conoscete bene – in cui c’è solo un interrato
realizzato. Idem dicasi per altri due lotti verso nord e infine un terzo lotto che invece quello è l’unico
vergine, che non ha avuto interventi di edificazione. Qui la situazione è – stavo per dire era –
abbastanza complessa nel senso che qui il lottizzante a suo tempo – poi è stato dichiarato
fallimento non aveva completato tutte le opere di lottizzazione e quando parlo di opere di
lottizzazione chiaramente parlo di strade e marciapiedi, illuminazione pubblica, reti sottoservizi:
Enel, Gas, Telecom e così via. Nulla attiene a quanto sta all’interno dei lotti che invece è sempre
proprietà del fallimento ma non sono parti pubbliche. Quindi non avendo completato le parti
pubbliche poi la problematica che si veniva a creare in fase anche di vendita, poi chi materialmente
andava ad acquisire gli immobili in sede di asta si sarebbe poi dovuto far carico del completamento
delle opere. Capite che è una problematica che diventava non ingestibile ma… Pensate a quante
sono le realtà presenti. Poi dover mettere d’accordo 10, 20, 30 o 40 teste diverse diventava
un’operazione che… Per cui con il Curatore fallimentare con il Giudice che segue il fallimento di
fatto, dopo svariati incontri siamo addivenuti a un accordo che è quello che andiamo a leggere
adesso e che è modificativo della convenzione originaria. Ricordo sempre che chi esegue la
lottizzazione completa tutte le opere, le collauda e poi cede gratuitamente al Comune. Solo a quel
punto il Comune si prende in carico tutte le opere pubbliche, la parte pubblica. Quindi dicevo che
poiché non sono completate abbiamo raggiunto un accordo di far sì che ogni qualvolta venga
venduto un lotto, una singola unità a questo sono già stati c’è una tabella. Poi non so se avete
visto, caso mai poi l’Ingegner Mazzero vi farà vedere come sono stati ripartiti i costi preventivati per
completare le opere e quindi, di fatto, l’offerente farà sì un’offerta comprensiva a prescindere però
già il fallimento sa già che una quota fissa la deve girare al Comune. Quindi faccio un esempio. Se
l’offerta è di 10 e i costi a lui imputati sono 2, questo offre 10 e 2 vanno al Comune e 8 vanno al
fallimento; Se offre 9, al Comune vanno 2 e 7 al fallimento in maniera tale che in ogni caso noi sì,
ci prendiamo in carico l’esecuzione delle opere però a costo zero perché questo è quello che
doveva essere in fase di lottizzazione. Quindi diciamo così che abbiamo anche la tranquillità di
avere l’introito direttamente in fase di vendita da parte del Giudice che si è preso questo impegno.
Con questo noi andiamo a modificare, dicevo, la convenzione perché la convenzione prevedeva la
cessione finale una volta che tutto era completato e quindi ci prendiamo in carico questo per venire
incontro anche ad una situazione di grande disagio che sta vivendo chi ha acquisito delle unità
immobiliari e vive quella lottizzazione con una serie di problematiche. Chi ha fatto un giro nella
lottizzazione conosce bene. In questa maniera hanno la certezza che queste opere verranno
completate in tempi relativamente brevi diciamo. Chiaramente noi, appena sono state vendute, le
opere verranno eseguite subito. Mentre chi dovesse acquisire lì, i tempi di completamento del
lavoro e tutto il resto, per loro il completamento delle parti pubbliche sarebbero l’ultimo dei loro
problemi insomma. Lascio la parola all’ingegner Mazzero che ci dettaglia un po’ la questione.
Ing. i. Mazzero Alessandro. Il Piano è stato adottato in Giunta e depositato e nel periodo per le
osservazioni è giunta una osservazione da parte di 16…
SINDACO. 1 più 29. Dovrebbero essere 30 teoricamente se non ce ne sono altri dietro.
Ing. i. Mazzero Alessandro. Dovrebbero essere 16, se è scritto 21 sono sbagliate. Però a parte il
numero comunque è una richiesta più che di osservazione è una richiesta di verifiche. Prima di
arrivare alle verifiche intanto illustro un attimo qual è la situazione. Questa è l’individuazione dal
punto di vista cartografico della zona. Quindi siamo in zona centrale…
DELIBERA DI CONSIGLIO n. 12 del 04-04-2018 Pag. n. 5 COMUNE DI VOLPAGO DEL MONTELLO
SINDACO. Sì, mi correggo 16 erano i residenti e 29 i sottoscrittori della proposta di variante al P.I.
Ing. i. Mazzero Alessandro. La proposta di variante al P.I. non fa parte di questa perché non era
arrivata nei termini però non è oggetto di…
SINDACO. Casomai poi tocchiamo anche l’argomento.
Ing. i. Mazzero Alessandro. Quindi ho scritto giusto 16. Allora già questa tavola qua ci fa capire
uno degli elaborati che è stato adottato e che questa sera farà parte degli elaborati
dell’approvazione se viene approvata in cui vari colori cosa rappresentano? Allora il verde,
ovviamente, sono le aree che ci verranno cedute una volta collaudate definitivamente e completate
da noi come diceva il Sindaco. Il grigio rappresenta le aree a viabilità quindi marciapiedi e
parcheggi. Quelle rosa sono i lotti già ultimati e quindi i fabbricati che hanno l’agibilità…
SINDACO. Che sono abitati.
Ing. i. Mazzero Alessandro. Sì che sono abitati. I lotti, invece, quelli centrale e quelli color ocra, gli
edifici che sono stati accatastati sono di proprietà del Curatore. Qui ci sono due fabbricati al grezzo
avanzato che però sono in situazioni di degrado, questi sì sono in situazioni di degrado perché ci
sono stati atti di vandalismo con vetri rotti e quant’altro. Questo invece è un lotto sempre del
Curatore fallimentare dove c’era un permesso di costruire che è stato annullato dopo il fallimento e
quindi qui c’è solo un lotto libero. Invece qui sia negli edifici al grezzo che sono alla copertura e
invece questi sono solo all’interrato più ci sono dei muri al piano terra in elevazione e poco altro c’è
l’interrato e basta. Qui ci sono dei titoli edilizi che sono scaduti e che devono essere eventualmente
da chi comprerà rinnovati. Allora qui partiamo da molto lontano nel senso che nel 2006 viene
approvata la lottizzazione e dopodiché nel 2009 la Regione Veneto approva la legge sul Piano
Casa e nel 2011 – mi sembra – viene presentata una richiesta da parte del lottizzante per applicare
il 20 per cento sulle lottizzazioni. Quindi viene incrementato il volume disponibile del 20 per cento.
C’è stata un’altra variante in cui quest’area qua, questa fettina di area e quest’altra viene ceduta al
lottizzante che ne fa richiesta e paga per queste piccole porzioni di area qua. Questa sì, queste
aree sono state cedute per allargare i lotti. Poi tra il 2012 e il 2013 vengono richiesti dei titoli edilizi
per applicare oltre al 20 per cento dato dalla lottizzazione anche un ulteriore 25 per cento per
questi lotti centrali, per questo e per questo. Quindi a questi lotti viene aumentata la volumetria e
conseguentemente le unità edilizie. E le unità edilizie per il nostro Regolamento hanno determinato
la richiesta di ulteriori posti auto scoperti. Quindi il privato, il lottizzante per far fronte alla necessità
di avere ulteriori posti auto scoperti ha richiesto di monetizzare ulteriori spazi pubblici. Gli è stato
consentito e quindi è stato autorizzato a fare questa lottizzazione che, tra l’altro, non ha pagato. Ha
prodotto delle polizze assicurative. Mi correggo: ha prodotto delle polizze di compagnie finanziarie
non assicurative e dopo faccio delle puntualizzazioni su questo. C’erano quindi 7 posti auto che
sono spariti da quelli pubblici e hanno creato ancora a maggio un “disagio”, però i numeri stavano
in piedi se stiamo a guardare i numeri questi stavano in piedi. La parte bianca. Allora è una
specificità che mi serve per dare risposta alle osservazioni che sono arrivate nel senso che
quest’area – ho scelto il colore peggiore – allora questo qua è un mappale unico ok? Tranne vabbè
questo, c’è questo pezzo aggiunto qua. Questo mappale 1812, se andiamo a vedere l’elaborato
planimetrico – e chi sa di Catasto mi capisce – mi individua le proprietà del Curatore fallimentare. Il
Curatore fallimentare ha a disposizione il mappale quello che dovrebbe essere il 1922, poi ha
questo subalterno e poi ha altri tre subalterni che erano nella logica del lottizzante, destinati a posti
auto esclusivi per il lotto numero 15. Il bianco cos’è? Bene comune non cessibile quindi è area di
manovra ai lotti 13, 14 e 15 ed accatastato come bene comune non cessibile. Dopo sì, è vero io
non li ho individuati e ci sono alcuni parcheggi esclusivi – però non mi serviva – sono esclusivi degli
altri lotti. Allora adesso vado a vedere qual è la situazione: questa è una tavola che è stata
prodotta per rispondere alle osservazioni che leggo e leggo di conseguenza anche… Però prima di
passare a questo io vorrei fare un discorso su un po’ di storia nel senso che… cosa è successo
quando è fallito Prora immobiliare? E’ successo che aveva in piedi ancora l’ultimazione dei lavori e
quindi qua c’è un binder, un asfalto grezzo e sono stati realizzati in parte dei marciapiedi ultimati.
Per esempio questo, questo e tutto questo e poi questo è in parte realizzato; è un po’ preso male
ma ci sono delle coordinate. Però qui, se vedete, già da qua notiamo che cosa? Che per esempio
questo marciapiede è realizzato in area privata. Cioè e dei condomini quindi io Comune non posso
far niente su questo marciapiede. Così come ci sono anche alcuni posti auto esclusivi non pubblici
delle unità edilizie. Quindi questi tre parcheggi, questi altri tre e questi due sono posti auto privati e
anche il marciapiede è privato quindi la manutenzione e quant’altro è di loro competenza però lo
hanno comprato così e lo sapevano quando lo hanno acquistato non è che non lo sapessero. Poi
DELIBERA DI CONSIGLIO n. 12 del 04-04-2018 Pag. n. 6 COMUNE DI VOLPAGO DEL MONTELLO
c’è questo marciapiede e questo marciapiede qui invece ed i parcheggi conseguenti sono realizzati
su un area grigia, quindi sull’area che diventerà poi pubblica. Il verde è ancora da completare e qui
c’è un area verde che adesso non è ultimata ovviamente perché qui ci sono ancora le reti di
cantiere ed è un po’ difficile accedere. Questa è un’area non realizzata e c’è ancora tanto materiale
presente. E’ stata realizzata, sì, la cabina elettrica nuova e c’è da dire che questo è l’ambito della
lottizzazione che valutiamo adesso. Nel primo progetto era stato allargato l’ambito in modo da
modificare l’incrocio ed era prevista la demolizione della cabina che adesso si trova nell’area verde
come la realizzazione della nuova cabina. Poi qua c’è questo verde che è già verde pubblico dove
c’è un marciapiede ed è già di nostra proprietà come Comune. Allora come dicevo, è fallito nel
2013. Cosa avevamo in mano? Avevamo in mano delle polizze fideiussorie prodotte da società
finanziarie che noi all’epoca abbiamo accettato perché non avevamo un regolamento per le polizze
fideiussorie, tant’è che dopo nel 2014 – mi sembra – dopo questa batosta, perché non avevamo
strumenti per difenderci, abbiamo approvato un regolamento sulle polizze che devono essere solo
assicurative o bancarie e però assicurative di primaria importanza.
CONSIGLIERA CALCAGNOTTO CARLA. …solo bancarie avete fatto…
Ing. i. Mazzero Alessandro. No anche a assicurative di primaria importanza. Sì, Consigliera, è
così glielo dico io. Comunque è così. Prima non avevamo nessuno strumento e quindi non
avevamo alcuno strumento per contestare le polizze che ci venivano presentate tant’è che con le
nostre polizze abbiamo provato a discutere quelle sui fabbricati, ma la storia è che ci rispondeva
l’Avvocato che non c’era nessun titolo per poter pagare questi obblighi perché secondo loro non
c’era nessun motivo per escutere, cioè che loro pagassero questi impegni. Sentito l’Avvocato
avevamo provato ma lui ci ha consigliato dicendo che se fossimo andati avanti così avremmo
dovuto fare una causa con scadenza di rata e sarebbe stato un costo enorme. Le raccomandate
sono state fatte però non è successo niente. Queste sono le assicurazioni dei fabbricati. La
polizza, invece, quella della lottizzazione anche quella farlocca purtroppo. Società di Firenze che
adesso ha sede a Panama; anche lì abbiamo provato ad inviare una richiesta con una lettera
internazionale – quindi con testo in inglese e in italiano – ma non abbiamo avuto nessun riscontro.
Quindi ci siamo trovati con un pugno di mosche. Questa esperienza ci ha però invitato ad essere
più prudenti intanto per quanto riguarda le polizze fideiussorie. Considerando che anche in un altro
caso che ho avuto personalmente se non c’è la volontà del privato di pagare, le assicurazioni è
difficile che paghino. Questo è quello che ci ha detto un assicuratore. Quindi per questo poi
abbiamo fatto quel Regolamento che io personalmente sono contento di avere come strumento di
difesa. Allora la situazione è complessa e con il Curatore per addivenire ad una soluzione che
potesse essere bilanciata per l’interesse dei cittadini che ci abitano qua, bilanciata per il Comune
ma anche per il Curatore. All’inizio ci avevano detto che come va il mondo in giro “col cavolo che ti
riconosco che ti do le spese per completare i lavori”. Però ha capito anche lui sarebbe difficile per
un nuovo acquirente acquistare a queste condizioni con la garanzia che nessuno, senza garanzia
che nessuno poi vada a completare le opere.
SINDACO. Scusatemi parallelamente gli abbiamo detto che ci prendiamo le strade in carico. Ve le
tenete, vi mettete un cancello e vi tenete tutto. E’ nata un po’… dopo alla fin fine loro hanno capito
che conveniva in fase… anche perché chi va ad acquisire ha la certezza che qualcuno completava
le opere e a noi interessava per i residenti ovviamente. E’ impensabile lasciarli in quelle situazioni
insomma.
Ing. i. Mazzero Alessandro. Con il Curatore siamo addivenuti a un accordo che non impegna gli
attuali residenti a versare alcunché. Nel senso che da convenzione loro sarebbero ancora
responsabili in solido. Visto che il lottizzante originario è fallito dovrebbero loro insieme con i nuovi
acquirenti ultimare le opere. Però l’accordo è questo; la convenzione va in tal senso: il Curatore nei
bandi metterà… e qui ci sono atti formali da parte anche del Giudice Passarelli, se non mi sbaglio,
in cui ha autorizzato il Curatore a versare la somma di circa 80 mila euro suddivisa tra i lotti che
sono evidenziati in verticale col color ocra. E ogni lotto ha la sua quota da versare. Adesso mi
fermerei intanto qui per vedere se ci sono domande su questo e poi leggerei le osservazioni e le
controdeduzioni o come volete.
CONSIGLIERA PASTRO ANNA. Posso chiedere una cosa proprio in riferimento a quanto ha detto
poco fa? Io non ho capito quali sono le opere che dovrebbero venire realizzate anche con il
contributo degli attuali residenti.
Ing. i. Mazzero Alessandro. Nessuna con gli attuali residenti.
DELIBERA DI CONSIGLIO n. 12 del 04-04-2018 Pag. n. 7 COMUNE DI VOLPAGO DEL MONTELLO
CONSIGLIERA PASTRO ANNA. Con gli attuali no, ma qualora non ci fossero?
Ing. i. Mazzero Alessandro. Tutte le opere.
SINDACO. Tutte le opere.
CONSIGLIERA PASTRO ANNA. Tutte le opere che dovevano venire…
Ing. i. Mazzero Alessandro. Quegli 80 mila euro là, quindi l’asfaltatura e il completamento del
verde, il completamento dei marciapiedi…
CONSIGLIERA PASTRO ANNA. Quindi in qualche modo la realizzazione di questa era assicurata
dalla polizza fideiussoria giusto?
Ing. i. Mazzero Alessandro. Sì
CONSIGLIERA PASTRO ANNA. Quindi dire adesso che i residenti vengono favoriti da
quest’operazione…
Ing. i. Mazzero Alessandro. Non ho detto questo.
CONSIGLIERA PASTRO ANNA. Non va molto bene perché c’era già la polizza fideiussoria che
doveva tutelare.
Ing. i. Mazzero Alessandro. Non ho detto questo.
CONSIGLIERA PASTRO ANNA. No? Allora non ho capito.
SINDACO. Comunque di fatto, gli acquirenti entrano in pieno in quelli che sono gli impegni del
lottizzante. Se il lottizzante non fa fronte agli impegni hanno dovuto far fronte loro. Qui con il
Curatore siamo addivenuti all’accordo che realtà avrebbe messo in carico del fallimento… avrebbe
fatto come dicevo prima che chi acquista il lotto fa un’offerta al lotto. Poi quell’importo che viene
ecc., poi il Curatore una parte lo gira al Comune e l’altra parte la gira al fallimento. Abbiamo
ottenuto questo, però formalmente l’impegno di tutti voglio dire sarebbe lì, da quel punto di vista.
Ing. i. Mazzero Alessandro. Ripeto non vengono aggravate ulteriormente dal danno che hanno
avuto perché in queste condizioni io immagino come sia vivere là dentro. Quindi a fronte di questo
accordo abbiamo detto – in accordo appunto col Curatore e col Giudice fallimentare – di non
aggravare sugli attuali proprietari e residenti in quei fabbricati. Allora leggo le richieste di verifica.
SINDACO. Prego.
CONSIGLIERE MODINI LUCIO. Non ho capito io. Quindi il Comune anticipa queste opere? No?
Ing. i. Mazzero Alessandro. No. Il Comune quando avrà una base su cui poter lavorare… Non è
che ci mettiamo domani a completare le opere. Adesso dopo questa delibera verrà firmata la
convenzione nuova col Curatore fallimentare e questi metterà all’asta e farà i bandi con questi
obblighi. Quindi i lotti… Cioè il lotto numero 1 avrà… più il costo da pagare che il Curatore ci
verserà direttamente. Quando avremo una base… Quindi è impensabile che li venda tutti, non li
venderà tutti e neanche subito perché passeranno in qualche asta…
CONSIGLIERE MODINI LUCIO. Saranno lunghi i tempi, è chiaro.
Ing. i. Mazzero Alessandro. Però le aste le farà in tempi molto ravvicinati. Quando avremo una
base di almeno 20 mila euro cominceremo a…
SINDACO. Procederemo con le asfaltature e con le parti più importanti in termini di….
CONSIGLIERE MODINI LUCIO. Quindi noi garantiamo alla curatela il fatto che facciamo queste
opere nel momento in cui vengono venduti i lotti senza una descrizione di tempi o di termini.
Ing. i. Mazzero Alessandro. Ci siamo dati dei tempi che sono previsti nella convenzione.
SINDACO. Di fatto diciamo che ci prendiamo un onere che non sarebbe nostro…
Ing. i. Mazzero Alessandro. Noi dobbiamo fare una parte.
SINDACO. Dobbiamo solo controllare le opere una volta eseguite da terzi. Nella fattispecie ci
prendiamo questo onere per venire incontro ai residenti. Questa è la logica e provate a pensare
come dicevo prima, se questi vendono tutto il resto si ritrovano una decina di proprietari che
dovrebbero pagare. Io non pago e se non pagano neanche quelli davanti viene fuori veramente il
disastro assoluto. Quindi in questo momento abbiamo un unico interlocutore che è il Curatore
fallimentare e con lui siamo riusciti a capirci. Questo è il senso del discorso.
DELIBERA DI CONSIGLIO n. 12 del 04-04-2018 Pag. n. 8 COMUNE DI VOLPAGO DEL MONTELLO
Ing. i. Mazzero Alessandro. E la strada è un po’ stretta nel senso che anche lui lì non ha tutti
questi margini di manovra. Cioè deve confrontarsi col Giudice e deve farsi autorizzare…
SINDACO. Anche con i creditori.
Ing. i. Mazzero Alessandro. Sì. Anche perché questi han fatto un bel botto quando hanno fallito.
Allora: “Chiede di verificare l’indice complessivo della quantità di area verde insistente sulla
lottizzazione e l’accessibilità ed effettiva fruibilità nel tratto verde nella zona sud”. Risposta: “Il
verde è quello indicato nella tavola 1 e 2…” quindi quello che abbiamo visto prima, questo è il
verde quello che vedete “…ed è pari a 2.643 metri quadrati all’interno dell’ambito di lottizzazione di
16.242 metri quadrati…”. Il lottizzante con la prima convenzione aveva modificato anche la vivibilità
esterna all’ambito con lo spostamento – come vi dicevo prima -della cabina. “…In merito
all’accessibilità all’area sud dei lotti 1 e 2 sarà fruibile con il completamento dei lavori di
urbanizzazione che verranno realizzati dal Comune in coordinamento anche con i futuri acquirenti
del lotto numero 1 e 2”. Che dovrebbero essere questi e che adesso qua non vedo bene. I lotti 1 e
2 questi. Ovviamente allora verrà completata questa in coordinamento con questi che dovranno
realizzare appunto le recensioni proprio per delimitare l’area verde. Questa recinzione qua.
Punto 2: “Chiedono di verificare l’effettiva esistenza e consistenza dei posti auto indicati al mappale
1812” quello che vi dicevo prima, al servizio di lotti 13, 14 e 15. Risposta: l’attuale posizione del
marciapiede posto in ingresso ai lotti 13, 14 e 15 nella parte ovest occupa il sub-19 di proprietà del
fallimento. Ecco qua quello che dicevo prima che è colorato. Qui ci sono rappresentati tutti i
subalterni e quindi 1, 2 e si arriva al 19, al 24 e al 25 che sono del Curatore. Si precisa, quindi che
il sub 19 rimane di proprietà del fallimento e il futuro acquirente deciderà se fare una variante al
piano per modificare il marciapiede e ricavare un posto auto a proprie spese. Perché qui c’è una
piccola difformità nel senso che è già stato realizzato il marciapiede che va sopra quel benedetto
subalterno 19 che era pensato dal lottizzante come un posto auto. Il subalterno numero 35 –
eccolo qui nella presentazione esatta dell’elaborato planimetrico – è area di proprietà condominiale
comune ai lotti 13, 14 e 15. I parcheggi dei subalterni 29, 30 e 31 dovranno essere ultimati con un
lavoro di realizzazione del lotto numero 15. Anche se non sono suoi, diciamo che poi che siccome
qua c’è un cantiere, c’è il terreno è ovvio che non possono essere ultimati adesso ma saranno
ultimati con chi farà il lotto numero 15 e farà anche queste benedette recinzioni e che dovrà anche
realizzare i suoi posti auto subalterni 27 e 28. E’ chiaro che i posti auto del lotto numero 15
saranno condizionati da un numero di unità edilizie in progetto. Cioè se c’è una abitazione singola
è ovvio che non servono tutti questi posti auto esterni qua. Si fa presente che il permesso di
costruire numero 47 del 2013 è stato annullato e prevedeva la realizzazione di numero 5 unità.
Verificare il punto 3 “la sussistenza e la collocazione complessiva dei posti auto ad uso pubblico”.
Risposta. Allora il posto auto ad uso pubblico sono quelli individuati nell’ultima variante al Piano di
lottizzazione. Permesso a costruire 40 del 2012. I precedenti permessi di costruire dei lotti 9, 10, 12
– che è questo il 12 – il 6 e 7 che è questo, e il numero 15 prevedevano la monetizzazione di
numero 7 posti auto pubblici. A seguito del fallimento i 7 posti auto non sono più stati monetizzati e
quindi tantomeno gli edifici sono stati completati. I nuovi titoli edilizi dovranno tener conto di tale
indicazione ricavando all’interno dei propri lotti parcheggi pertinenziali oltre a quelli individuati negli
elaborati grafici allegati alla variante al piano di lottizzazione. Tavola 3 dello stato del permesso di
costruire numero 40/2012.
Numero 4 “le proprietà dettagliate dei marciapiedi all’interno della lottizzazione” quello che ho fatto
notare prima. le proprietà dei marciapiedi sono quelli rilevabili dal citato permesso di costruire
40/2012 precisando che con ultimazione dei lavori della conurbazione sarà eseguito un atto
ricognitivo a cura e spese del Comune di Volpago del Montello senza ulteriore debito a carico dei
lottizzanti per correggere le eventuali differenze tra quanto eseguito e i grafici allegati al progetto di
variante della lottizzazione sopracitato. Come, ad esempio, la modifica del marciapiede già citata al
punto 2, questa cosa qua che ha una difformità rispetto a… Cioè quello eseguito è difforme rispetto
a quanto approvato e l’illuminazione del parcheggio pubblico a sud del lotto numero 14. Qui è stato
eliminato un posto auto. Era previsto un posto auto ed hanno fatto un’aiuola ed è stata invece
allargate l’aiuola. Molti dei marciapiedi previsti sono in capo ai lotti centrali quindi 9, 10, 11 e 12 e ai
lotti 1 e 2 – questi – il 6, 7 e l’8 perché questi sono tutti i parcheggi pertinenziali.
Punto 5. Uniformità delle proprietà delle strade di accesso ai lotti con particolare riferimento al
citato mappale 1.812 che dà accesso anche al lotto numero 15. A differenza delle analoghe strade
senza uscite agli angoli sud ed est della lottizzazione risulta trattarsi di strada privata come da
DELIBERA DI CONSIGLIO n. 12 del 04-04-2018 Pag. n. 9 COMUNE DI VOLPAGO DEL MONTELLO
rogiti notarli e quindi non transitabile da qualsiasi mezzo compresi quelli edili. Risposta: Come già
rilevato al precedente punto 2 la scelta dei lottizzanti per i lotti 13, 14 e 15 era stata quella di creare
un’area privata e gli attuali proprietari erano a conoscenza di questo fatto. Si precisa, altresì, che il
subalterno 35 – questo – è comune ai lotti 13, 14 e 15 e quindi proprio quest’ultimo lotto, il 15, ha il
diritto di usufruire per il passaggio dei mezzi. Il futuro acquirente del lotto numero 15 avrà l’onere di
realizzare le opere per il completamento di parte del marciapiede e la recinzione verso nord al
confine con l’area pubblica. Quindi nell’allegato “C” che vi ho letto adesso c’è anche un riassunto in
termini di dati metrici. I dati metrici riportati in seguito sono stati verificati e forniti dall’ufficio tecnico.
Questo elaborato è stato prodotto dal progettista, Architetto Volpato, che è stato incaricato dal
Curatore fallimentare. Sopralluoghi e rilievi in loco da parte della sottoscritta che ha il solo incarico
di redigere la variante del Piano attuativo di modifica alla localizzazione, limitatamente alla modifica
della convenzione urbanistica in base a quanto concordato tra ditta lottizzante e comune. Poi qui
c’è il riepilogo dei dati della lottizzazione con la quantificazione dei parcheggi pubblici che sono 21.
L’area parcheggio corrisponde a 657 metri quadrati circa, l’area verde a 2.643 avevamo detto
prima. L’area esterna all’ambito sono circa 1.080 metri quadrati ed abbiamo un totale di area verde
di 3.723 metri quadrati ed uno standard totale di 4.7408 metri quadrati circa di verde e parcheggio.
I parcheggi pertinenziali nella tabellina che vedete qui in fondo… Ci sono numerati i lotti e ad ogni
lotto da progetto vediamo quali sono i parcheggi pertinenziali. Gli ultimi progetti edilizi prevedevano
72 unità a fronte di 65 parcheggi pertinenziali, loro cosa avevano fatto? Come dicevo prima quei 7
parcheggi li hanno monetizzati per poter avere quei 7 posti auto pubblici in più per pareggiare
questo 72. Basta intanto.
SINDACO. Ci sono interventi?
CONSIGLIERE GROSSO SEBASTIAN. Sì io vorrei capire meglio la storia della fideiussione che
praticamente è risultata poi una scatola vuota. Allora la società costruttrice presenta questa
fideiussione emessa da una società finanziaria quindi non una banca né una assicurazione ma una
società finanziaria. Questa società finanziaria ha sede a Firenze. Ma io mi domando non c’era una
società qui più vicina a Volpago, a Treviso, Padova o Venezia? Bisogna andare a Firenze? Quindi
l’imprenditore poi comincia a costruire e poi a un certo punto chiede col Piano casa nuova
volumetria e poi chiede anche altra nuova volumetria e nessuno si accorge che magari forse c’era
un attimino di difficoltà visto che stava finendo anche la disponibilità economica perché i lavori
rallentavano e via discorrendo. Quindi magari di controllare questa polizza fideiussoria nel senso
che una società finanziaria che non conosco di Firenze… io mi insospettisco, magari avrei provato
a chiamare a fare una visura camerale o a chiedere informazioni commerciali, a chiedere referenze
e a valutare e approfondire questa polizza fideiussoria. Cioè non avrei aspettato così tanto tempo e
aspettato dopo che la ditta fallisse. Tra l’altro leggo qua che soltanto a giugno 2017 si è
praticamente chiesta la diffida del pagamento delle somme garantite. Cioè dal 2012 fino al 2017
non c’era tempo per chiedere l’escussione della polizza?
Ing. i. Mazzero Alessandro. Non è stato fatto perché c’eravamo concentrati…. allora intanto
pensavamo che non fosse fallita quella società finanziaria…ci siamo accorti dopo… e ci siamo
concentrati sulle polizze dei fabbricati era un’altra società anche quella che poi è fallita anche
quella là guarda caso.
CONSIGLIERE GROSSO SEBASTIAN. Per me c’è una responsabilità da parte della nostra
Amministrazione nello aver omesso i controlli, nel non aver fatto il proprio lavoro in maniera
corretta. Perché sappiamo benissimo che il Comune di Volpago, tra l’altro, è molto famoso perché
ha un Ufficio Tecnico che si distingue per la puntigliosità, per lo scrupolo e per il controllo
veramente pedissequo di tutti i documenti rispetto ad altri Comuni, per esempio, io non capisco
come in questa lottizzazione questo controllo per me sia mancato.
CONSIGLIERA PASTRO ANNA. Dovremmo parlare ovviamente con l’ex Sindaco. Apprezziamo
comunque l’interessamento da parte di questa Amministrazione che ha finalmente smosso la
situazione di Ca’ del Cristo e siamo qui in Consiglio Comunale in tempi anche abbastanza brevi,
solo un anno e mezzo, per poterne discutere quindi vi siete mossi praticamente da subito per
vedere di sistemare la questione. Secondo noi c’è una grande mancanza che è stata una
mancanza del Comune in questo caso e c’è da ricordare che c’era una Amministrazione che
amministrava 5 anni fa. Ora il Sindaco non è presente ma abbiamo l’Assessore Mazzochel che era
presente in Giunta. Non so se lei abbia qualcosa da aggiungere visto che ha vissuto dall’interno, in
Giunta l’avvicendarsi dei fatti. Mi ricordo che come gruppo consiliare, Laura, che ci rappresentava,
aveva portato in Consiglio comunale la richiesta di incassare la polizza fideiussoria ancora nel
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2012 subito dopo le nuove elezioni. E la risposta del Sindaco era stata molto evasiva. Penso
anche che lei signor Sindaco si ricordi perché era presente o anche il Vicesindaco. E’ stata una
riposta molto evasiva ed ha invitato Laura ad uscire per risponderle fuori dal Consiglio. Quindi c’è
stata sempre molta omertà e quindi è sempre rimasto tutto molto nascosto e non si è mai saputo
nulla. Non so se lei sappia qualcosa in più e se eventualmente può comunicarci qualcosa questa
sera.
ASSESSORE MAZZOCHEL. La ringrazio per l’onestà intellettuale che ha avuto nel riconoscere
come questa Amministrazione abbia fin dall’inizio affrontato la cosa. Come ha capito la situazione
si è sempre dimostrata piuttosto complessa e complicata sotto molti punti di vista anche al nostro
interno. Posso risponderle con un antico adagio latino “a ciascuno il suo”, nel senso che io non mi
occupavo come sa direttamente di questo settore. Non per esimermi dalla responsabilità ma se poi
uno fa un certo tipo di scelta ebbene questa scelta è sintomatica anche di alcuni elementi pregressi
che forse non sono stati affrontati nel modo e nel tempo dovuto.
CONSIGLIERA PASTRO ANNA. Sì, io capisco benissimo. Diciamo che quando uno amministra
sono d’accordo che non era il suo ambito di competenza ma era ambito di competenza del Sindaco
5 anni fa. Però comunque quando uno amministra come adesso è come se gli altri Consiglieri o
Assessori si esimessero, si togliessero dalle decisioni che vengono portate avanti da questa
Amministrazione e facessero ricadere il tutto solo sulla figura del Sindaco, ecco, tutto qua.
Comunque credo sia stata una grave mancanza e, come dicevo prima, i cittadini sono stati… tutte
le persone che abitano lì in qualche modo sono state penalizzate. Sono stati penalizzati loro e
siamo stati penalizzati noi cittadini del Comune di Volpago perché comunque ci troviamo a
sobbarcarci in parte questa responsabilità come diceva il Sindaco prima di eseguire le opere. C’è
anche da tener conto che i residenti avevano acquistato quelle abitazioni quando c’era un progetto
ben diverso per l’area. Poi come ha già detto anche l’ingegnere c’è stato un aumento della
cubatura del 20 prima e poi del 25 per cento per cui effettivamente tutta l’area ha preso una forma
ben diversa da come era originariamente. Diciamo che questa operazione era stata fatta poco
prima che la ditta fallisse e si può anche immaginare il motivo. Però questo ha portato ad una
penalizzazione ulteriore i residenti perché si sono trovati in un aumento di cubatura, si sono trovati
ad avere un cantiere aperto e dismesso per 6 anni e ora si trovano a dover attendere ancora la
realizzazione di queste opere di urbanizzazione che io mi auguro come ha detto prima il Sindaco
vengano fatte in tempi brevi. Bisogna comunque attendere che vengano venduti i lotti. Ci
chiediamo non è che ci fosse una modalità per ridurre la cubatura all’interno di quell’area? So bene
che se viene concessa una cubatura edificabile poi effettivamente sta a colui che costruisce
decidere quanto edificare al suo interno. Però forse cercare un escamotage, cercare un qualcosa
che potesse in questo caso sì, dico, favorire i residenti che sono stati per molti anni penalizzati e
non solo dare anche un valore diverso a quell’area sarebbe stato… Noi avremmo optato per
questa via. Riconosco comunque come ho detto prima che è apprezzabile anche il vostro impegno
e forse ci saremmo mossi sotto un altro punto di vista noi, cercando magari politicamente entrando
con maggiore forza politica per cercare di trovare un modo per spostare cubatura edificabile, non lo
so. Sappiamo che quando politicamente si vuol far qualcosa in qualche modo ci si riesce sempre.
Quindi avvalendosi dei tecnici giusti si riesce in qualche modo a fare. Come ho detto prima ci
teniamo a precisare che tutti i residenti dell’area sono stati penalizzati e siamo stati penalizzati noi
e quindi ha senso fin là essendo un errore del comune, dire che il Comune si sobbarca degli oneri
in più o altro perché il Comune ha creato questa situazione, ha sbagliato e quindi è il minimo credo
da parte del Comune il cercare di sistemare il problema.
SINDACO. Parto dal fondo. Sul fallimento non devo difendere chi è stato prima di me, non penso
che il fallimento dipenda dal Comune. Che ci siano delle scelte iniziali che non dico non sono
condivisibili ma dico solo che in 34 anni di attività professionale non ho mai visto questo sì. Perché
se vediamo lì dove c’è il numeretto 22, non l’area verde, ma siamo sopra una strada di
lottizzazione larga 3 metri. Posso dire che una roba del genere, forse negli anni ‘60 magari si
faceva già di 4 metri all’epoca perché passava col carro eccetera, questa è larga 3 metri ed è
approvata nel 2006….già questo fa capire che c’è qualcosa di fondo qua… Vorrei che andaste a
vedere qualche altra lottizzazione che c’è in giro e che larghezza hanno le strade e che sono un
bel po’ diverse, ve lo posso garantire. Per quanto riguarda i passaggi successivi in termini di
volumetrie, dopodiché qui sempre senza dover scusare o fare il giudice di chi mi ha preceduto,
l’avvocato difensore di chi mi ha preceduto, qui è stata chiesta l’applicazione di quello che era il
Piano Casa quindi la legge dello Stato. Era anche difficile non applicarla materialmente. Su alcuni
DELIBERA DI CONSIGLIO n. 12 del 04-04-2018 Pag. n.11 COMUNE DI VOLPAGO DEL MONTELLO
passaggi posso essere d’accordo con voi. Nel momento che mi chiede “dammi la lottizzazione dei
parcheggi, non te la concedo” questo sì lo posso fare come Comune; in qualche maniera ti limito il
numero di unità che puoi fare anche se in realtà avete visto che sono 7 su 70. Quindi un 10 per
cento di unità, su questo sì. Questo sarà anche un passaggio che in futuro se questi vorranno
andare avanti poiché adesso sono dei decaduti anche i permessi di costruire dovranno richiedere
questa cosa ed in quella fase uno potrà anche mettere parola. In termini di dimensione di
volumetrie purtroppo ne abbiamo trovato proprio qua su questo tavolo col Curatore qua vicino e dal
suo punto di vista… Perché anche il Curatore è questa figura di garante nei confronti dei creditori.
Se io vado a casa dai creditori dicendo che ho ridotto la volumetria il giorno dopo chiedono a me i
danni, i creditori. Premesso che se questo Consiglio dovesse decidere una cosa del genere poi i
danni li chiedono al Consiglio anche perché qua sono tutti convinti che sia la volumetria quella che
rende, io sono convinto invece che il botto l’hanno fatto perché hanno costruito troppo; avessero
fatto qualcosa di maggior pregio vendevano a prezzi più alti e soprattutto non spendevano per
costruire, perché per costruire si spende e questo è un aspetto di questo tipo quello che poi fa
tornare dal punto di vista economico. Se imputare all’Assessore Mazzochel le colpe, credetemi
questi sono temi talmente complessi e intricati che bisogna anche essere del mestiere
onestamente per capirci qualcosa quando ti passano. Adesso noi li vediamo dopo una disamina
fatta da parte di una serie di persone che hanno realizzato in dettaglio ma quando ti passa in
Giunta un progetto o altro se non hai l’occhio per capire al volo immediatamente quali sono le
situazioni di andare con plichi di disegno o altro… qua doveva essere chi si occupava del settore.
L’Assessore di competenza metta il naso su questa cosa e analizzare bene la situazione a mio
avviso. Cosa si potrà fare qua? Qui io spero onestamente che chi andrà ad acquisire capisca che
con buonissima probabilità quella volumetria – o tutta quella volumetria – non c’è un gran senso nel
farla. Ecco che i famosi crediti edilizi di prima potrebbero essere utili da un certo punto di vista.
Tirami via e troviamo qualcos’altro da un’altra parte eventualmente. Sono dei meccanismi che però
non dipendono dalla Amministrazione comunale ma dipendono dalla proprietà che ti deve venire a
proporre perché lì a tutti gli effetti avete visto anche la logica di tenersi i marciapiedi in proprietà.
Sapete perché? Perché siccome sono proprietario non devo stare a distanza dai confini e quindi il
marciapiede è mio e quindi posso ridurre il mio giardino davanti. Infatti è ristretto a fasce
veramente minimali. Questo comporta anche delle problematiche perché chi è proprietario là, il
marciapiede è suo e noi come Amministrazione non possiamo andare ad intervenire sulla proprietà
di altri. Anche se il marciapiede è di uso pubblico però è di proprietà. Quindi con tutta una serie di
problemi che ci saranno ma il marciapiede no; hanno bisogno di manutenzione ogni 30 anni però
formalmente come Amministrazione pubblica non posso andare a investire sulla proprietà di terzi
altrimenti asfalto la strada privata anche di qualcuno di casa, se qualcuno vuol fare un vialetto. La
logica è analoga. Come è assurdo anche che si sia tenuti quella fascia bianca lassù che non
capisco perché, non ha nessun senso se non che uno volesse mettere un cancello in fondo e fare
tipo un residence e chiudere. Perché anche lì quella zona interna là, di fatto non è proprietà
comunale e lì non puoi andare a investire su proprietà che non è, a spendere a manutentare o altro
che non sia del Comune. Potrà esserci una cessione da parte dei proprietari che magari vadano a
cedere gratuitamente al Comune quella cosa giusto per farsene carico perché immagino che cosa
può succedere: il resto della lottizzazione viene servita manutentata e quella parte là rimane terra
di nessuno e quindi in futuro possono dare problemi. E’ una situazione complessa, ci sono molte
realtà coinvolte e secondo me alla fin fine non dico che abbiamo fatto il meglio perché di meglio si
può sempre fare ma tutto sommato siamo arrivati a un risultato. Se adesso ci saranno delle vendite
che avranno esito favorevole già da subito dovremmo riuscire in tempi brevi a dare una veste, una
parvenza di decenza. Chi c’è stato – lo conoscerete penso -, avrete visto tutti che in prossimità
delle curve ci sono quei riporti in cemento che servono semplicemente per i mezzi pesanti, per i
camion che entrano perché questi non riescono neanche a girare su quelle strade là. Quindi
sfruttano questi riporti di cemento per salire su. Adesso vedere come sistemarle dopodiché,
dovremmo capire poi come i camion entrano, se non rovina il marciapiede o asfalto e il resto.
Quindi è una situazione anche difficile e sarà difficile anche in futuro dopo perché sicuramente tra
betoniere o altro parlo di mezzi pesanti che non riescono su quella strada là nemmeno a girare.
Quello è il motivo di… io spero in tempi veloci che il Curatore ha detto che si muoverà velocemente
con le aste. Nel senso che se anche l’asta andrà deserta si muoverà immediatamente con una
nuova asta proprio per far sì di arrivare a chiudere il più possibile la situazione. Vedremo poi come
l’evoluzione… Sicuramente presteremo una attenzione particolare nel senso che se alla fine i valori
e chi arriva fosse intenzionato a ridurre la volumetria, accogliamo a braccia aperte un’ipotesi di
questo tipo.
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CONSIGLIERA CALCAGNOTTO CARLA. Posso chiedere un inciso? Sulle premesse è scritto:
“Dato atto altresì che in data 5.2.2018 il signor Cavallin Mirko e altri 29 sottoscrittori hanno
presentato proposta di spostamento della volumetria ai lotti 9, 10, 11 e 12”. Poi dice anche “non è
stata presa in considerazione…” il discorso che faceva prima il Sindaco che magari si potrebbe
tener presente lo spostamento in questo caso qua non è stata data autorizzazione o verrà presa in
considerazione o no?
SINDACO. Qui è un terzo che chiede una cosa del genere, ma una cosa del genere la dovrebbe
chiedere la proprietà. Il Curatore in questo momento non sa certo dove girare la volumetria e quindi
non è interessato. Se l’acquirente… Su questo, come dicevo, ci impegniamo a ragionarci insomma.
Prego.
CONSIGLIERA PASTRO ANNA. Volevo chiarire solo una cosa. Io non ho imputato la colpa
all’Assessore Mazzochel assolutamente. Voleva semplicemente essere una precisazione.
Innanzitutto volevo solo capire se essendo dentro poteva saperne qualcosa in più perché ci è stato
detto molto poco e poi era semplicemente una…, era comunque all’interno dell’Amministrazione e
lo sa benissimo che quando uno amministra, fa parte dell’Amministrazione comunque è un
controllore dell’operato del Sindaco. Giusto? Tutti i Consiglieri Comunali sono controllori
dell’operato del Sindaco e quindi in parte, comunque, siamo tutti quanti complici e partecipi. Può
essere un monito anche per noi seduti qui oggi che per quanto si possano condividere o meno
alcune volte alcune idee bisogna sempre essere attenti e vigili a controllare. L’opposizione lo fa
perché è alla opposizione e la maggioranza invece lo deve fare perché anche la maggioranza ha la
sua responsabilità. Tutto qui, penso condivida anche lei questo no?
SINDACO. Certo. Diciamo che la maggioranza condivide le scelte e quindi ha anche meno dei
problemi in termini di dover controllare nel senso che sono informati e sono scelte che noi abbiamo
fatto che sono condivise. Sì, giusto per tornare sull’Assessore Mazzochel sì, sì come dicevo io non
è una mia difesa però credetemi, queste sono tematiche complesse non è facile addentrarsi, qui ci
vuole una competenza tecnica specifica perché cominciano… Adesso stiamo discutendo da
un’oretta ma ci abbiamo ragionato e l’avete visto, ci abbiamo discusso. Ti passa in giunta in 10
minuti, in 20 minuti e non hai nemmeno il tempo di renderti conto se non hai competenza specifica,
se non sei del mestiere insomma.
CONSIGLIERA PASTRO ANNA. Chiedo l’ultima cosa. Il Curatore metterà i lotti all’asta giusto? Ci
sono delle tempistiche? Cioè se i lotti dovessero continuare e le aste dovessero continuare ad
andare deserte, il Curatore ha portato avanti un’ipotesi o non l’ha proprio immaginata? Cioè c’è già
un sentore? Ha già un’idea di poter vendere o…
SINDACO. Diciamo che di fondo il Curatore fallimentare cosa fa? Mette all’asta e se l’asta va
deserta abbassa il valore di asta. Questa è la sua strategia finché non diventa interessante per
qualcuno e quindi si arriva ad acquisirlo. Di più non è che possa fare. In termini di tempi in realtà la
premessa che ho fatto nella riunione dei capigruppo vorrei fare un altro Consiglio a fine aprile però
questo lo abbiamo anticipato proprio per questo punto specifico, per dare modo di guadagnare un
mese praticamente affinché potesse partire subito la curatela fallimentare con le aste e tutto il
resto. Adesso non vi so dire se sarà fra 10-15 giorni o un mese, ma sicuramente avranno
guadagnato un mese su quello che è il loro iter per arrivare a bandire l’asta insomma.
Se non c’è altro metterei in votazione il punto numero 3 all’ordine del giorno.
Metto ai voti prima la controdeduzione e poi la delibera nel suo complesso.
Il Sindaco, preso atto che non vi sono ulteriori richieste di intervento, pone in votazione per prima
la controdeduzione alla “Variante al Piano Urbanistico Attuativo denominato Ca’ del Cristo a
Volpago. Zona C2 n. 23. Controdeduzioni alle osservazioni e approvazione ai sensi dell’articolo 20,
comma 4 della L.R. 11/2004” posta al punto 3 all’ordine del giorno.
La votazione sulla controdeduzione, espressa in forma palese, si chiude con il seguente
risultato:
presenti n. 15
astenuti n. 5 (Modini, Calcagnotto, Grosso, Pastro e Sartor)
votanti n. 10
favorevoli n. 10
contrari n. 0
DELIBERA DI CONSIGLIO n. 12 del 04-04-2018 Pag. n.13 COMUNE DI VOLPAGO DEL MONTELLO
Il Consiglio Comunale approva la proposta di controdeduzione.
Quindi il Sindaco pone in votazione la proposta di deliberazione di “Variante al Piano Urbanistico
Attuativo denominato Ca’ del Cristo a Volpago. Zona C2 n. 23. Controdeduzioni alle osservazioni e
approvazione ai sensi dell’articolo 20, comma 4 della L.R. 11/2004” iscritta al punto 3 dell’ordine
del giorno.
La votazione, espressa in forma palese, si chiude con il seguente risultato:
presenti n. 15
astenuti n. 5 (Modini, Calcagnotto, Grosso, Pastro e Sartor)
votanti n. 10
favorevoli n. 10
contrari n. 0
In esito alle votazioni sopra riportate,
DELIBERA
di contro dedurre le osservazioni pervenute secondo gli elaborati allegati 1. alla presente
deliberazione:
a.Allegato C – Controdeduzioni alle osservazioni;
b.Tav. 3 – Planimetria con superfici a standard, aree da cedere al Comune. Elaborato
illustrativo per CONTRODEDUZIONI;
2.di approvare, ai sensi e per gli effetti dell’art. 20, 1° comma, della L.R. n. 11/2004 la variante al
piano urbanistico denominato “Ca’ del Cristo” a Volpago, zona C2.2 n. 23 composta dai
seguenti elaborati progettuali allegati al presente atto:
 Schema di Convenzione urbanistica di variante al Piano attuativo denominato “Ca’ del
Cristo”;
 Allegato A Opere mancanti e suddivisione in lotti;
 Allegato B Computo metrico opere di urbanizzazione mancanti;
 Tavola n. 1 Estratti P.R.G., P.A.T. e catastale;
 Tavola n. 2 Planimetria con superfici a standards, aree da cedere al Comune;
3.di dare atto che la variante al piano entra in vigore dieci giorni dopo la pubblicazione all’albo
pretorio del Comune del provvedimento di approvazione;
4.di incaricare il Responsabile dell’Area Attività produttive, edilizia privata e urbanistica
dell’adozione dei conseguenti provvedimenti;
5.di dare atto che ai sensi dell’art. 39 del D.Lgs. 33/2013 lo schema della variante è stato
pubblicato nella sezione “Pianificazione e governo del territorio” del sito web del Comune.

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