SE POTESSI AVERE 1000 € AL MESE

Troviamo giusto informare i cittadini, che il dott. Alessandro Mazzochel assessore esterno alla cultura, quindi mai votato da nessuno, percepisce mensilmente per il suo incarico una cifra di € 1.098,00 sborsati dai cittadini e che la nostra richiesta di dimissioni nei suoi confronti non è un attacco personale, ma bensì una richiesta di buon senso da parte sua.
Abbiamo contestato la sua inadempienza dimostrata in questi tre ultimi anni, oltre i dieci della passata amministrazione, il fatto che non abbia mai presentato nessun progetto culturale, mica che ci sta poco simpatico.
Ora è chiaro che il suo attuale ruolo di assessore non è altro che il parcheggio in attesa della sua candidatura a sindaco di Giavera, ovvero quello che in gergo si dice “tegnar a carega calda”, non dimettersi perchè non c’è certezza di vincere le elezioni e nel caso non salisse al potere perderebbe uno stipendio sicuro .
Ieri a villa Wassermann, in pompa magna, erano ben quattro i sindaci della sua stessa corrente politica (per quante lui ne abbia passate di correnti) a sponsorizzarlo per le prossime amministrative. Da Marzio Favero di Montebelluna a Marianella Tormena di Crocetta, Fabio Vettori di Nervesa e non ultimo il primo cittadino di Volpago, Paolo Guizzo. Se il sindaco di Volpago non si è ancora reso conto dei ridicoli andirivieni del suo gruppo, ci stupisce che gli altri tre sindaci, esponenti di un movimento che parrebbe detestare la politica delle poltrone (così almeno a parole sostiene la Lega), non si siano messi una mano sulla coscienza.
Il dott. Mazzochel, prima di pensare di risolvere i problemi di Giavera, sarebbe il caso portasse a termine, anzi iniziasse a fare qualcosa per Volpago. Ci chiediamo come possa sostenere i due ruoli (oltre alla sua attività professionale) e rispondere personalmente alle richieste dei cittadini impegnati sul fronte culturale.
Di questo dovrebbe rispondere, soprattutto a chi da tempo si adopera per iniziative culturali e non si vede riconosciuto dall’assessore competente. Risponda entrando nel merito del suo mandato spiegando quello che ha fatto (e soprattutto non ha fatto) finora, e se non lo volesse fare ne risponda il sindaco, perché è lui che lo ha nominato assessore ed è quindi il responsabile politico e morale di questa imbarazzante vicenda.

DUE POLTRONE PER UNO

Con la prima dimissione, avvenuta qualche giorno dopo la salita al palazzo del potere dell’attuale amministrazione, nel giugno 2016 intitolammo un post “la mia panda perde i tòc”, rielaborando una vecchia canzone di Fossati, quando il candidato Andrea Dalla Porta pensò di andarsene dalla
maggioranza scontento non certo del suo risultato, bensì dagli incarichi a suo dire mal distribuiti, che lo vedevano escluso dalla rosa dei poteri. Decisione poco condivisibile quella di lasciare alla luce delle mancate promesse elargite in campagna elettorale, quando invece un elettore che ti ha dato la sua fiducia si aspetterebbe da parte tua un impegno civico anche da semplice consigliere.
Quella fu la prima, ma non l’ultima, sorpresa della compagnia del sindaco Paolo Guizzo. Elena Toffoletto, qualche tempo dopo, di suo fu costretta a dichiararsi indipendente solo perchè in contrasto con alcune idee del resto della maggioranza. Per un certo periodo la consigliera portò avanti il suo lavoro fin quando si dimise e venne sostituita da Roberto Martignago.
Non finisce certo qui la saga: vorremmo poi ricordare come l’assessore al bilancio Eddy Martimbianco abbia tirato allo stremo delle forze il suo incarico finchè, dopo aver fatto oltre il 50% delle assenze in Giunta causa impegni di lavoro, pensò bene di dimettersi il giorno stesso in cui anche la Civica per Volpago glielo chiese quasi per favore, dato che l’atteggiamento odorava ormai di presa in giro nei confronti dei cittadini.
Quella di Volpago si presenta davvero come un’amministrazione poliedrica, eterogenea, dinamica, perfino fantasiosa ad un certo punto della storia, quando pensò bene di affidare la cultura ad un tecnico esterno, come in effetti si fa nelle grandi metropoli. D’altronde anche Milano per un periodo
si avvalse di personalità come Sgarbi e Daverio, perchè non dovrebbe farlo il nostro paesello?
Alessandro Mazzochel proveniva da un’esperienza decennale con l’amministrazione Toffoletto e, pur non vedendosi alcun risultato a motivo di una mancata progettualità, come fece notare pubblicamente
l’attuale vicesindaco Renato Povelato nel 2011, ai tempi della sua candidatura a sindaco, questo fatto non ebbe importanza. La continuità innanzitutto. Sospetti a parte, ad oggi non sappiamo ancora quali siano state le vere motivazioni che spinsero il sindaco a questa scelta, piuttosto che pescare dalla sua folta lista di candidati, che raccoglie buona parte delle linee politiche volpaghesi. Il dott. Alessandro Mazzochel sarebbe pronto ad una nuova discesa in campo, candidandosi sindaco a Giavera, ma evita di dimettersi dall’incarico a Volpago.
D’altra parte, come dice il proverbio: chi lascia la strada vecchia per quella nuova, sa cosa lascia ma non sa cosa trova.

Interpellanza con richiesta dimissioni assessore alla cultura (Del. CC 11/2019)

PRESENTAZIONE INTERPELLANZA DA PARTE DELLA LISTA CIVICA VOLPAGO.IT GROSSO SINDACO AD OGGETTO: “RICHIESTA DIMISSIONI ASSESSORE ALLA CULTURA”


Sono presenti il Sindaco e n. 14 Consiglieri Comunali (Povelato, Bertuola, Pedron, Rigatti, Baù,
Zanatta, Venturin, Cappellari, Volpato, Martignago, Grosso, Pastro, Modini, Calcagnotto).
CONSIGLIERA PASTRO ANNA. Avremmo un’interpellanza: posso leggerla?
SINDACO. Prego.
CONSIGLIERA PASTRO ANNA. Oggetto: Richiesta dimissioni Assessore alla Cultura.
Esercitando le funzioni di indirizzo e di controllo politico-amministrativo attribuite dalla legge ai
consiglieri comunali, chiediamo di conoscere a che punto sia a oggi lo stato delle attività, delle
iniziative, dei progetti e della programmazione dell’Assessorato alla Cultura. Dopo avere
annunciato il ritiro dalla scena politica, senza essersi mai candidato alle elezioni del 2016, al dott.
Alessandro Mazzochel è stato assegnato il ruolo di Assessore esterno, incarico comunque
ingiustificato, vista la lunga lista di persone dalle quali il sig. Sindaco avrebbe potuto avvalersi, ma
comunque fortemente voluto sulla base dell’esperienza pluriennale maturata nel settore. Proprio
per questo motivo ci aspettavamo la realizzazione di almeno una minima parte di quei grandi
progetti culturali previsti ancora nel lontano 2006. Così, all’inizio del 13° anno come referente della
cultura, gli chiediamo quali azioni abbia messo in campo per dare corpo alla sua idea di cultura per
la comunità volpaghese, al di là del sostegno alle tante singole manifestazioni promosse da privati
e associazioni, perché il panorama a oggi è pressoché desertico. Se in un arco di tempo così
ampio questo è il risultato, non osiamo immaginare cosa si possa sperare d’ora in avanti, viste le
ultime notizie che lo darebbero quale possibile candidato Sindaco alle prossime amministrative del
Comune di Giavera del Montello e l’impegno che una campagna elettorale richiede. La questione è
di buon senso oltre che di tempo perché fare due cose contemporaneamente è difficile, e lo è
ancora di più quando si ha l’onore e l’onere di amministrare una comunità e di farlo con quella
dedizione, quella passione e quella determinazione che i cittadini non solo chiedono ma meritano.
Dimostrare ai cittadini che la politica è altro rispetto alle poltrone e che la misura del valore, della
competenza e capacità di un politico sta nella concretezza delle risposte che sa dare. Egregio
Assessore, per correttezza ma soprattutto per rispetto verso i cittadini di Volpago, già che non lo ha
ancora fatto, Civica per Volpago le chiede ufficialmente di rassegnare le sue dimissioni. Non lo
facesse lei, ci rivolgiamo al Sindaco perché quanto prima la destituisca dall’incarico di Assessore
alla Cultura di Volpago del Montello.
Si dà atto che l’interpellanza presentata dalla Consigliera Pastro viene dalla stessa depositata ed
allegata alla presente deliberazione sub A).
SINDACO. Mi riservo di rispondere alla prossima.
La seduta è dichiarata conclusa alle ore 21.59

Sottoscrizione dichiarazione Veneto terra di pace (Del. CC 9/2019)

ADESIONE ALLA SOTTOSCRIZIONE DELLA DICHIARAZIONE “VENETO TERRA DI PACE” AI SENSI DELLA L. R. V. 25.10.2018, N. 35.


Sono presenti il Sindaco e n. 14 Consiglieri Comunali (Povelato, Bertuola, Pedron, Rigatti, Baù,
Zanatta, Venturin, Cappellari, Volpato, Martignago, Grosso, Pastro, Modini, Calcagnotto).
IL CONSIGLIO COMUNALE
PREMESSO CHE il 3 novembre 1918 venne siglato a Padova, presso la villa del conte Giusti,
l’armistizio tra l’impero Austro Ungarico ed il Regno d’Italia, le cui clausole decretarono la fine della
Grande Guerra;
CONSIDERATO CHE la Grande Guerra ha visto principalmente il Veneto teatro di un conflitto che
ha lasciato impressi nel territorio segni indelebili delle sofferenze e degli atti eroici delle nostre
truppe e delle nostre popolazioni;
RILEVATO CHE la Regione Veneto:
ha sottoscritto, ai sensi della Legge 25.10.2018, n. 35, la Dichiarazione • del “Veneto Terra
di Pace”, atto con cui ha inteso dare il giusto risalto alla valenza simbolica che la Storia
ha assegnato ai luoghi del territorio veneto, rafforzando il messaggio di convivenza
fraterna tra i popoli, che si vuole indirizzare a tutto il mondo e tramandare alle future
generazioni;
• con lettera acquisita al ns. protocollo n. 711 del 15.01.2019, l’Assessore regionale al
Territorio, Cultura e Sicurezza ha invitato i Sindaci dei comuni della Regione ad aderire
all’iniziativa, facendo propri i contenuti della Dichiarazione;
RITENUTO fondamentale il messaggio trasmesso dalla Dichiarazione, che si fonda sul principio
che riconosce nella pace un diritto umano indispensabile degli individui e dei popoli;
ACQUISITO il parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica del Responsabile del Servizio
Cultura e Sport, mentre in ragione dei contenuti dell’atto, non rileva il parere di regolarità contabile;
PRESO ATTO degli interventi dei Consiglieri, riportati come segue:
ASSESSORE MAZZOCHEL ALESSANDRO. Il 3 novembre 2018 la Regione Veneto si è
ritrovata a Villa Giusti (villa dove fu siglato cent’anni prima l’armistizio fra le Autorità militari italiane
e austroungariche) e in questa occasione (cioè cent’anni dopo) hanno deciso di dichiarare il
Veneto terra di pace. In questo senso, il Consiglio comunale delibera di aderire alla dichiarazione
solenne “Veneto terra di pace” conferita al territorio veneto ai sensi della Legge Regionale 25
ottobre 2018, n. 35 per l’alto valore simbolico delle testimonianze storiche della Grande Guerra
che fu il primo conflitto di dimensioni mondiali fra i più atroci subiti dall’intera umanità. La legge
della Regione Veneto tra l’altro dichiara solennemente nel centesimo anniversario della fine della
guerra il Veneto terra di pace e si impegna non solo a fare questa dichiarazione ma anche a
concretizzarla in una serie di attività fra le quali garantire il rispetto del diritto alla pace come diritto
umano fondamentale, della persona dei popoli; diffondere anche mediante il ricordo delle vicende
belliche un messaggio di pace e di fratellanza fra le genti; promuovere percorsi di educazione alla
cittadinanza; pubblicare e diffondere la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani; promuovere
una cultura di pace, tolleranza e di giustizia sociale. Per questo motivo chiediamo al Consiglio
comunale di aderire a questa richiesta che proviene dalla Regione Veneto.
CONSIGLIERA PASTRO ANNA. I princìpi che sono riportati nella dichiarazione “Veneto terra di
pace” sono condivisibilissimi. Mi permetto di dire solo una cosa: mi sembra un po’ un paradosso
votare in Consiglio comunale un “Veneto terra di pace” quando l’Amministrazione comunale è
stata promotrice della fiaccolata durante la quale tanta pace e tanta tolleranza non ci sono state.
Quindi dico: spero che questo sia un passo per evitare che in futuro si creino situazioni di questo
genere perché qui si parla di tolleranza, di pace, di fratellanza, quindi credo che manifestazioni
come quella che si è svolta due anni fa non debbano più presentarsi. Oggi il nostro voto credo sia
un po’ un segno da parte di tutti che queste sono le regole che dobbiamo portare avanti.
CONSIGLIERE MODINI LUCIO. Condivido pienamente: mi pare una ipocrisia impressionante da
parte della Lega, da parte della Regione Veneto quando citano: “…RITENUTO che la logica dei
diritti umani è quella della centralità della persona umana, e dunque dell’eguaglianza, della non
discriminazione, delle pari opportunità per tutti e dell’inclusione…”. Citano addirittura il Papa
(benissimo! Siamo agli estremi!) e tornano a parlare di tolleranza, di giustizia sociale, di diffusione
di princìpi di pacifica coesistenza e interreligiosi. Voterò sicuramente favorevole perché sono cose
in cui credo ciecamente, mi pare però che vi sia tanta ipocrisia e vorrei che tutti i componenti del
Consiglio comunale si rendessero conto di cosa stanno votando, spero con voto favorevole.
SINDACO. Mettiamo ai voti.
Il Sindaco, preso atto che non vi sono ulteriori richieste di intervento, pone in votazione la proposta
di deliberazione ad oggetto “Adesione alla sottoscrizione della dichiarazione «Veneto terra di
pace» ai sensi della L.R. Veneto 25-10-2018, n. 35” posta al punto n. 7 all’O.d.G.
Con votazione espressa in forma palese, dal seguente risultato:
presenti 15
votanti 15
favorevoli 15
contrari =
astenuti =
DELIBERA
di aderire, per quanto specificato in premessa, alla Dichiarazione solenne 1. “Veneto terra
di pace”, conferita al territorio veneto ai sensi della Legge regionale 25 ottobre 2018, n.
35, per l’alto valore simbolico delle testimonianze storiche della Grande Guerra, che fu il
primo conflitto di dimensioni mondiali e fra i più atroci subiti dall’intera umanità;
2.di autorizzare il Sindaco alla sottoscrizione dell’adesione alla Dichiarazione, il cui testo
viene allegato alla presente e ne costituisce parte integrante e sostanziale;
3.di operare come indicato nella dichiarazione avviando, in collaborazione con tutti i
soggetti pubblici e privati del territorio che desiderino aderire al presente atto, percorsi e
progetti di dialogo permanente, anche interreligiosi, per una duratura pace tra le genti e
la promozione dei diritti umani.
Infine,
su proposta del Sindaco, in esito alla seguente votazione espressa in forma palese:
presenti 15
votanti 15
favorevoli 15
contrari =
astenuti =
DELIBERA
di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134, comma 4,
del D.Lgs. 267/2000, per poter dare seguito tempestivamente ai successivi atti e adempimenti.

Convenzione provincia accertamento violazioni rifiuti (Del. CC 8/2019)

PROPOSTA DI ADESIONE A CONVENZIONE CON LA PROVINCIA DI TREVISO IN MATERIA DI ACCERTAMENTO VIOLAZIONI AMMINISTRATIVE PER ABBANDONO RIFIUTI ANNI 2019-2020


Esce il Consigliere Martimbianco Eddy.
Sono presenti il Sindaco e n. 14 Consiglieri Comunali (Povelato, Bertuola, Pedron, Rigatti, Baù,
Zanatta, Venturin, Cappellari, Volpato, Martignago, Grosso, Pastro, Modini, Calcagnotto).
IL CONSIGLIO COMUNALE
PREMESSO:
CONSIDERATO che l’art. 255, comma 1, del Dlgs. N. 152 del 2006, prevede che chiunque
abbandoni o depositi rifiuti al suolo ovvero li immetta nelle acque superficiali o sotterranee è punito
con la sanzione amministrativa pecuniaria pari ad € 600,00 e che, se l’abbandono riguarda rifiuti
pericolosi, la sanzione è aumentata fino al doppio;
VISTO che l’art. 262 del Dlgs. N. 152/2006 prevede che all’irrogazione delle sanzioni
amministrative pecuniarie previste dalla parte quarta del medesimo decreto provveda la Provincia
nel cui territorio è stata commessa la violazione, e che il successivo art. 263 stabilisce che i
proventi derivanti dalle sanzioni amministrative pecuniarie accertate di cui alla parte quarta siano
devolute alla Provincia e destinati all’esercizio delle funzioni di controllo in materia ambientale;
CONSIDERATO che l’accertamento di violazioni in materia ambientale spetta a tutti gli
agenti e ufficiali di Polizia Giudiziaria, nonché agli appartenenti alla Polizia Locale;
RILEVATO che, nell’ambito delle attività svolte dal Comando di Polizia Locale di questo
Comune viene effettuata costante vigilanza in materia ambientale, che consente l’accertamento di
numerose violazioni per abbandono di rifiuti nel territorio, i cui verbali vengono trasmessi all’ente
Provincia per l’attività di competenza;
RICHIAMATA la propria deliberazione di Consiglio n° 15 del 05/04/2017 all’oggetto
“Approvazione convenzione con la Provincia di Treviso in materia di accertamento violazioni
amministrative per abbandono rifiuti”, esecutiva ai sensi di legge;
VISTA la volontà della Provincia di procedere al rinnovo delle convenzioni con i Comuni
che intendono aderirvi, destinando il 50% delle sanzioni introitate ai Comuni accertatori;
CONSIDERATO che l’adesione alla convenzione consente di acquisire nuovi introiti
derivanti dall’accertamento delle violazioni in argomento, che vanno destinati all’esercizio delle
funzioni di controllo in materia ambientale e secondo quanto previsto dall’art. 263 del dlgs. N.
152/2006 e smi;
ESAMINATO lo schema di convenzione di cui trattasi, coma da allegato sub “A” alla
presente deliberazione e ritenutolo, per quanto sopra detto, meritevole di approvazione;
VISTI gli allegati pareri previsti dall’art. 49, comma 1, del D.Lgs. 267/2000, “Testo unico
delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”;
VISTO il Dlgs.n. 267/2000, ed in particolare gli artt. 30 e 42;
PRESO ATTO degli interventi dei Consiglieri, riportati come segue:
SINDACO. In buona sostanza, andiamo a rinnovare la convenzione con la Provincia di Treviso per
gli anni 2019 e 2020. Le violazioni amministrative in materia di abbandono dei rifiuti e quant’altro
andrebbero versate totalmente alla Provincia. Con questa convenzione allorché queste violazioni
siano accertate dalla Polizia locale, il 50% sarà introitato dal Comune che ha accertato la
violazione stessa. La convenzione era già in essere e questo è un rinnovo.
CONSIGLIERE GROSSO SEBASTIAN. Questa convenzione si base sul fatto che, in caso di
accertamento di abbandono dei rifiuti, la sanzione va al 50% al Comune e al 50% alla Provincia?
SINDACO. Sì.
CONSIGLIERE MODINI LUCIO. Ho letto che gli introiti devono essere spesi dal Comune entro
l’anno: volevo sapere se era già stato fatto qualcosa per gli anni passati su questi introiti e cosa era
stato fatto.
DELIBERA DI CONSIGLIO n. 8 del 14-03-2019 Pag. n.2 COMUNE DI VOLPAGO DEL MONTELLO
SINDACO. Non ho il dettaglio dell’introito dell’anno scorso.
CONSIGLIERE MODINI LUCIO. Si possono destinare a combattere questo fenomeno mettendo
telecamere nascoste…
ASSESSORE POVELATO RENATO. Certamente. Sono indirizzati per la sicurezza del territorio:
possono essere telecamere o anche luci sulle strade, però adesso l’importo non ce l’abbiamo.
CONSIGLIERE MODINI LUCIO. Più che sicurezza, proprio combattere chi molla questi sacchetti
in giro per le strade: in qualche modo dovremo beccarle queste persone. Per me la sicurezza è
un’altra roba, però…
SINDACO. Il dato glielo faremo sapere.
ASSESSORE POVELATO RENATO. Comunque in due mesi (gennaio e febbraio) sono state
elevate diciotto sanzioni e praticamente diciotto individuazioni del responsabile perché la sanzione
è una cosa, individuare anche i responsabili è altra cosa, quindi la lotta al contrasto a questi atti
incivili c’è, soprattutto è portata avanti, anzi, faccio un plauso alla Polizia locale perché sta facendo
un bel lavoro. Ovvio che servirebbero più mezzi, più telecamere… Come diceva la Consigliera,
funziona anche grazie alle segnalazioni per cui si riesce a intervenire subito; addirittura qualcuno è
stato anche colto in flagrante: è stata fatta la foto grazie alla quale siamo risaliti al responsabile.
CONSIGLIERA PASTRO ANNA. A seguito dell’adeguamento dell’apertura dei CERD, c’è stato un
aumento di abbandono di rifiuti?
ASSESSORE POVELATO RENATO. Dipende dai periodi: vi sono periodi durante i quali non ci
sono stati abbandoni, vi sono altri periodi durante i quali nello stesso mese ci sono diverse
segnalazioni di ritrovamenti. Anche questa settimana c’è stato un ritrovamento molto pesante di
una decina di sacchi di immondizia.
(Voce indistinta dall’Aula)
ASSESSORE POVELATO RENATO. La maggior parte viene da fuori. C’è stato addirittura un
ritrovamento: era un furgone di materiale, c’erano anche gomme, c’era di tutto; il furgone era di una
famiglia di San Fior. Ci sono ditte (anche se chiamarle “ditte” è una cosa non giusta), ci sono
persone che mettono sui siti internet che con 100 € ti portano via tutto il materiale però poi non
vanno a stoccarlo e lo abbandonano.
SINDACO. I famosi “svuota cantine”.
ASSESSORE POVELATO RENATO. Per completare, delle 18 sanzioni una sola era di un
cittadino di Volpago del Montello.
CONSIGLIERA CALCAGNOTTO CARLA. Se per esempio è uno di Zero Branco: viene segnalato
al Comune che quel cittadino ha buttato l’immondizia sul Montello? C’è un circuito di segnalazione
ai propri Comuni?
ASSESSORE POVELATO RENATO. Certo, anche perché è sanzionato e poi ovviamente di
questo se ne viene a conoscenza nel suo Comune di appartenenza.
SINDACO. Metto ai voti il punto n. 6 all’O.d.G.
Il Sindaco, preso atto che non vi sono ulteriori richieste di intervento, pone in votazione la
“Proposta di adesione a convenzione con la Provincia di Treviso in materia di accertamento
violazioni amministrative per abbandono rifiuti anni 2019-2020” posta al punto n. 6 all’O.d.G.
Con votazione espressa in forma palese, dal seguente risultato:
presenti 15
votanti 15
favorevoli 15
contrari =
astenuti =
D E L I B E R A
DELIBERA DI CONSIGLIO n. 8 del 14-03-2019 Pag. n.3 COMUNE DI VOLPAGO DEL MONTELLO
Di approvare, per le motivazioni in premessa esposte, lo schema 1. di convenzione da
sottoscrivere tra la Provincia di Treviso e questo Comune per l’applicazione delle
sanzioni amministrative per l’abbandono di rifiuti di cui all’art. 255, comma 1, del Dlgs.
n.152/2006 e successive modifiche ed integrazioni, come da allegato sub “A” alla
presente deliberazione;
2.Di incaricare il Sindaco, quale legale rappresentante dell’Ente, ad intervenire alla stipula
della convenzione oggetto della presente deliberazione;
3.Di demandare al Responsabile del competente servizio l’adozione degli atti necessari
per dare esecuzione alla presente deliberazione.
Infine, su proposta del Presidente,
con separata ed unanime votazione espressa in forma palese, dal seguente risultato:
presenti 15
votanti 15
favorevoli 15
contrari =
astenuti =
D E L I B E R A
di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134, comma
4, del D.Lgs. 267/2000, per dare seguito tempestivamente ai successivi atti e comunicazioni con
la Provincia di Treviso.