Convenzione centrale di committenza Federazione comuni del montebellunese (Del. CC 13/2018)

RINNOVO ED APPROVAZIONE DELLA CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DELLA CENTRALE DI COMMITTENZA DELLA FEDERAZIONE DEI COMUNI DEL MONTEBELLUNESE


Il Consigliere Comunale Cappellari Fabrizio rientra nell’Aula consiliare.
Sono presenti il Sindaco e n. 15 Consiglieri Comunali (Povelato, Martimbianco, Bertuola, Baù,
Zanatta, Pedron, Rigatti, Cappellari, Venturin, Volpato, Grosso, Pastro, Sartor, Modini,
Calcagnotto).
IL CONSIGLIO COMUNALE
PREMESSO che:
il processo di razionalizzazione della spesa pubblica messo in atto – dal Governo e lo
sviluppo del federalismo fiscale comunale hanno interessato gli Enti locali con ricadute
importanti sul sistema dei servizi erogati alla popolazione;
– l’art. 33, comma 3 bis, del n. 163/2006, come modificato dall’art. 9, comma 4, del d.l.
66/2014, convertito nella legge n. 89/2014, stabiliva che “I Comuni non capoluogo di
provincia procedono all’acquisizione di lavori, beni e servizi nell’ambito delle unioni dei
comuni di cui all’articolo 32 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, ove esistenti,
ovvero costituendo un apposito accordo consortile tra i comuni medesimi e avvalendosi dei
competenti uffici anche delle province, ovvero ricorrendo ad un soggetto aggregatore o alle
province, ai sensi della legge 7 aprile 2014, n. 56”;
– in attuazione di tale disposizione normativa i Comuni di Caerano di S. Marco, Crocetta del
Montello, Giavera del Montello, Montebelluna, Nervesa della Battaglia, Trevignano e
Volpago del Montello, nonché la Provincia di Treviso (quale ente di supporto) si sono
convenzionati al fine di istituire la Stazione Unica Appaltante della Federazione dei Comuni
del Montebellunese, con funzioni di centrale di committenza; il relativo schema di
convenzione è stato approvato con delibera del Consiglio Comunale di Volpago del
Montello n. 33 del 20/11/2014 e la convenzione è stata sottoscritta dai rispettivi Sindaci e
dal Presidente della Provincia di Treviso in data 30.1.2015, per la durata di anni tre,
eventualmente
rinnovabile
;
– successivamente, il Comune di Caerano di S. Marco ha receduto dalla convenzione (con
delibera consiliare n. 47 del 24.10.2016, esecutiva) mentre i Comuni di Maser e di Cornuda
vi hanno aderito, rispettivamente con deliberazioni consiliari n. 44 del 26.11.2014 e n. 52
del 27.11.2014, esecutive; di conseguenza è mutato l’ambito operativo della stazione unica
appaltante;
– l’art. 37, commi 1 e 2, del d. lgs. 50/2016 (che ha abrogato il d. lgs.163/2006) e successive
modifiche, ad oggetto “aggregazioni e centralizzazione delle committenze”, stabilisce
l’ambito di autonomia delle stazioni appaltanti in ordine all’acquisizione di beni, servizi e
lavori, in base al quale:
a)per l’acquisto di beni e di servizi di importo inferiore a € 40.000,00 e di lavori di importo
inferiore a € 150.000,00 le stazioni appaltanti procedono autonomamente, anche in
assenza della qualificazione di cui all’art. 38 del d. lgs. 50/2016;
b)per l’acquisto di beni e servizi di importo da € 40.000,00 e fino all’importo inferiore alla
soglia comunitaria (attualmente € 221.000,00) le stazioni appaltanti in possesso della
suddetta qualificazione procedono autonomamente mediante utilizzo degli strumenti
telematici di negoziazione messi a disposizione delle centrali di committenza…
Analogamente procedono per l’acquisto di lavori di manutenzione ordinaria di importo
superiore a 150.000,00 € ma inferiore a 1.000.000,00 di €. Attualmente, in attesa
dell’emanazione delle disposizioni di dettaglio circa la qualificazione delle stazioni
appaltanti si intendono qualificate le stazioni appaltanti iscritte all’anagrafe delle stazioni
appaltanti (AUSA) tenuta dall’Autorità anticorruzione;
DELIBERA DI CONSIGLIO n. 13 del 04-04-2018 Pag. n.2 COMUNE DI VOLPAGO DEL MONTELLO
lo stesso articolo 37, al comma 4, stabilisce che se la stazione appaltante – è un comune
non capoluogo di provincia, fermo restando quanto previsto ai commi 1 e 2 dello stesso
articolo, procede secondo una delle seguenti modalità:
a) ricorrendo a una centrale di committenza o a soggetti aggregatori qualificati;
b) mediante unioni di comuni costituite e qualificate come centrali di committenza, ovvero
associandosi o consorziandosi in centrali di committenza nelle forme previste
dall’ordinamento;
c) ricorrendo alla stazione unica appaltante costituita presso le province, le città
metropolitane ovvero gli enti di area vasta ai sensi della legge 7 aprile 2014, n. 56
– la convenzione sopra citata è scaduta il 30.1.2018 e i Comuni aderenti intendono rinnovarla
in quanto utile strumento di aggregazione che, nel tempo, intendono estendere anche ad
altri servizi secondo gli obiettivi che si è posta la Federazione dei Comuni del
Montebellunese;
– con l’occasione, visto quanto previsto dall’art. 37, comma 4 del d. lgs.50/2016, i Comuni
suddetti intendono variare la denominazione dell’aggregazione da “Stazione Unica
Appaltante della Federazione dei Comuni del Montebellunese” a “Centrale di committenza
della Federazione dei Comuni del Montebellunese”;
– analogamente, anche la Provincia di Treviso intende rinnovare la convenzione in parola,
ponendosi come ente con funzioni ausiliarie;
ESAMINATO lo schema di convenzione in parola (aggiornato alla normativa intervenuta nel
frattempo) e ritenutolo meritevole di approvazione, dando atto che la convenzione di cui trattasi è
rivolta prioritariamente agli Enti della Federazione dei Comuni del Montebellunese, ma che vi
potranno aderire anche altri Comuni;
VISTO l’art. 30 del d. lgs. 267/18.8.2000;
ACQUISITO il parere di regolarità tecnica da parte del Responsabile Area
Amministrativo-Demografico, dott.ssa Elena Agostoni, ai sensi e per gli effetti dell’art. 49 del d. lgs.
267/2000;
ACQUISITO il parere di regolarità contabile da parte del Responsabile Servizio Finanziario-Tributi,
Rag. Martin Levis, ai sensi e per gli effetti dell’art. 49 del d. lgs. 267/2000;
ACQUISITO il parere del Collegio dei Revisori, ai sensi dell’art. 239 del d. lgs. 267/2000;
PRESO ATTO dell’intervento del Sindaco, riportato come segue:
SINDACO. Siamo al punto numero 4 all’ordine del giorno: “Rinnovo della approvazione della
convenzione per la gestione associata della Centrale di committenza della federazione dei Comuni
del Montebellunese”. Allora anche qui in termini molto semplici andiamo al rinnovo di una
convenzione che è già in essere. Come sapete da parte dei Comuni, con una procedura di che
sono sempre più complesse, sono richieste una serie di certificazioni e quant’altro per cui per
quanto riguarda importi di servizi fino a 40 mila euro e di lavori di importi fino a 150 mila euro
l’Amministrazione comunale si può muovere tranquillamente. Poi c’è un secondo livello per i servizi
da 40 mila e fino a 221 mila che è l’attuale soglia comunitaria, mentre per importi lavori fra 150 mila
e 1 milione i tecnici degli Uffici devono avere determinate qualificazioni. Al di sopra del milione
invece c’è un altro step ulteriore. Per cui già a suo tempo si è ricorso a questa convenzione.
All’epoca aderivano i comuni di Caerano, Crocetta, Giavera, Montebelluna, Nervesa e Trevignano
ovviamente Volpago e la Provincia di Treviso al fine di istituire una Stazione Unica Appaltante per
la Federazione dei Comuni del Montebellunese. La Provincia di Treviso come ente di supporto in
quanto noi aderiamo anche ad una convenzione con la stessa Provincia che si fa ente appaltante
a nostro titolo quando l’importo, quando le opere sono al di sopra di certi importi ci rivolgiamo
quindi o alla Provincia direttamente oppure possiamo rivolgerci alla Federazione dei Comuni del
Montebellunese con capofila Montebelluna e con sede presso Montebelluna. Successivamente il
Comune di Caerano si è tolto, è uscito dalla coalizione, ha receduto dalla convenzione mentre il
Comune di Maser e di Cornuda vi hanno aderito. Quindi a tutt’oggi quello che noi andiamo a
proporre è di rinnovare questa convenzione agli stessi impegni che avevamo all’epoca. Diciamo
che da un punto di vista economico non ci costa nulla in quanto ogni Comune aderisce al
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funzionamento della Centrale di committenza individuando risorse umane in misura adeguata alle
attività richiesta dall’ufficio. Vi leggo testualmente i punti… Gli uffici sono presso la sede del
Comune di Montebelluna quindi anche per l’uso degli spazi non è previsto alcun rimborso in quanto
sono già spazi deputati a questo. Gli unici oneri che abbiamo sono quelli che avremo in ogni caso,
comunque il contributo di gara dovuto per l’autorità anticorruzione, la pubblicità dei bandi e il
funzionamento della Commissione giudicatrice che viene nominata. Quindi sostanzialmente rimane
immutato l’impegno da parte del Comune e viene riproposta
“in toto” la convenzione con l’inserimento di questi nuovi due Comuni, Masera e Cornuda, e con
l’eliminazione di Caerano. Convenzione cui abbiamo fatto ricorso già in alcuni casi. In questo caso
diciamo che andiamo anche bene perché in funzione delle tempistiche che ha la provincia, perché
la Provincia segue molti comuni nel caso in cui siano oberati di lavoro ricorriamo a Montebelluna
oppure viceversa alla Provincia. Ci siamo mossi parallelamente sull’uno e sull’altro fronte.
Ci sono interventi? Mettiamo ai voti il “Rinnovo della convenzione per la gestione associata per la
centrale di committenza della federazione dei Comuni del montebellunese”.
Il Sindaco, preso atto che non vi sono ulteriori richieste di intervento, pone in votazione la proposta
di deliberazione “Rinnovo della approvazione della convenzione per la gestione associata della
Centrale di committenza della federazione dei Comuni del Montebellunese”, posta al punto 4
dell’ordine del giorno.
CON la seguente votazione, espressa per alzata di mano,:
presenti n. 16
astenuti n. 3 (Grosso, Pastro e Sartor)
votanti n. 13
favorevoli n. 13
contrari n. 0
DELIBERA
di rinnovare la convenzione per la gestione associata della stazione unica 1) appaltante della
Federazione dei Comuni del Montebellunese che da ora è denominata “Centrale di
committenza della Federazione dei Comuni del Montebellunese”;
2)di approvare lo schema di convenzione che regolerà il funzionamento della predetta centrale
di committenza nonché i rapporti tra gli enti aderenti, costituita da n. 17 articoli e che forma
parte integrante e sostanziale del presente atto;
3)di precisare che alla convenzione di cui trattasi potranno aderire anche altri Enti non
appartenenti alla Federazione dei Comuni del Montebellunese e che la stessa diventerà
operativa con la sottoscrizione da parte di almeno due Comuni.

Marciapiede Selva – gara appalto – annullamento (Det. 61/2018)

PROCEDURA NEGOZIATA INDETTA CON DETERMINA N.535/2017 PER L’APPALTO DEI LAVORI DI REALIZZAZIONE DI UN NUOVO MARCIAPIEDE LUNGO VIA LUIGI PASTRO, DA INCROCIO CON VIA SCHIAVONESCA VECCHIA ALCIMITERO DI SELVA DEL MONTELLO. ANNULLAMENTO IN AUTOTUTELA.

Vedi allegato >> DET-2018_061-feb-12 – Marciapiede Selva – gara appalto – annullamento LLPP