I numeri del lotto (o meglio della lottizzazione)

Informiamo i cittadini che mercoledì 29 maggio il Consiglio Comunale ha approvato con 6 voti favorevoli la conversione da zona agricola a zona edificabile di quasi 40000 metri quadri a Volpago,
Hanno votato SI’:
– Paolo Guizzo
– Renato Povelato
– Manuela Bertuola
– Manolo Baù
– Fabrizio Cappellari
– Roberto Martignago

Hanno votato NO:
– Sebastian Grosso
– Anna Pastro

Si sono ASTENUTI:
– Alessia Rigatti
– Daniele Venturin
– Sergio Volpato
– Lucio Modini
– Carla Calcagnotto

Non ha partecipato al voto:
– Monica Pedron

Erano assenti:
– Eddy Martimbianco
– Enrico Zanatta
– Laura Sartor

Dopo i fiumi di pioggia, non vogliamo un fiume di cemento

+++STASERA CONSIGLIO COMUNALE ORE 19.30+++
Cittadini, fate sentire la vostra presenza per dire no ad altro cemento in zona agricola.
DOPO I FIUMI DI PIOGGIA, NON VOGLIAMO UN FIUME DI CEMENTO.

I punti all’ordine del giorno sono pochissimi. Si parlerà della complessa vicenda societaria (ed anche giudiziaria) riguardante la partecipazione del Comune in Ascopiave, ci saranno aggiornamenti sui lavori in corso a Ca’ Bressa.

MA UNA SPECIALE ATTENZIONE VA DATA AL VOTO SU ALCUNE VARIANTI AL PIANO INTERVENTI. Una di queste è MOLTO IMPATTANTE: si vuole rendere edificabile una superficie di 8 CAMPI DI TERRA, per farci quasi 30.000 METRI CUBI DI NUOVE CASE.

NOI DIREMO NO (come 3 anni fa). BASTA COLATE DI CEMENTO SU VOLPAGO!

LÀ DOVE C’ERA L’ERBA…

Una nuova colata di cemento incombe su Volpago. Dopo cave, Superstrada e (forse) Terna, si continua a consumare suolo: 40000 metri quadri (26000 metri cubi) di lottizzazione a cui anche il Sindaco era contrario quand’era all’opposizione.

Diceva bene Adriano Celentano nel 1966 cantando “Il ragazzo della via Gluck”: «Là dove c’era l’erba ora c’è una città… Perché continuano a costruire le case e non lasciano l’erba? Se andiamo avanti così chissà come finirà…»
Il Consiglio Comunale del prossimo mercoledì 29 maggio è chiamato a discutere e votare, tra i vari punti all’ordine del giorno, alcune varianti al Piano degli Interventi. Una di queste è particolarmente significativa e impattante sul territorio di Volpago: si tratta della conversione da zona agricola a terreno edificabile di circa 40.000 metri quadri, tra vicolo Schiavonesca e via Carizzade. Qui potrebbero sorgere una settantina di nuove abitazioni per circa 180 nuovi residenti.

I PUNTI CRITICI non mancano:
– Si aggiunge cemento a cemento, andando contro i principi delle norme regionali, del buon senso e delle belle dichiarazioni su “zero consumo di suolo”, facendo clamorosamente il contrario.
A chi servono 70 nuove case, quando la crescita demografica di Volpago è praticamente piatta? Eravamo 10186 nel 2014, siamo 10199 oggi. E se contassimo gli edifici disabitati? Non sarebbe meglio ristrutturare prima quelli?
– La zona è storicamente soggetta a problemi idrogeologici (allagamenti) che un progetto del genere potrà solo peggiorare.
– Questo nuovo futuro “quartiere” andrebbe semplicemente affiancato alle decine di abitazioni esistenti, senza una reale integrazione urbanistica e sociale.
– La viabilità, come in quasi tutte le lottizzazioni degli ultimi 40 anni, sarà fonte di disagi (a 180 residenti corrispondono almeno altrettanti veicoli) e di problemi di immissione e uscita sulla SP 248 Schiavonesca, già sovraccarica di incroci. E’ previsto infatti un unico accesso, senza collegamenti con le altre strade, a parte dei passaggi ciclopedonali; gli orari di punta rischiano di essere davvero critici.
– Non può certo bastare l’accordo per allargare l’incrocio tra via e vicolo Schiavonesca e la promessa di verde pubblico, peraltro previsto dalla legge, a giustificare un intervento di queste dimensioni.
– In base all’accordo vigente il Comune avrebbe in carico la manutenzione delle opere di urbanizzazione (strade, fognature, illuminazione), anche se la lottizzazione non dovesse completarsi o restare con case vuote. Il caso di “Ca’ del Cristo” vicino alla Posta di Volpago ci dovrebbe insegnare a non ripetere lo stesso errore.

AVEVAMO DETTO E DICIAMO NO
Nell’aprile 2016 il sindaco Toffoletto, a fine mandato, fece approvare l’accordo con i nuovi proprietari del terreno che avevano proposto questa lottizzazione. Avevamo votato contro quella delibera e, come noi, contrari e molto critici erano stati anche gli esponenti della Lega, allora in minoranza, tra cui l’attuale primo cittadino Paolo Guizzo, che nel suo intervento espresse forti dubbi sull’operazione, evidenziando le questioni sulla viabilità, agli aspetti economici dell’accordo che definì “non chiaro”.
Ci chiediamo anche noi tutt’oggi dove sia il bene e l’interesse pubblico in questa operazione: francamente non lo vediamo e temiamo che l’interesse privato, pur legittimo, sia molto maggiore. Tra cave, Superstrada e possibile centrale Terna il territorio di Volpago soffre già di ferite profonde. Non ne serve un’altra.
Mercoledì diremo ancora una volta no. Faranno altrettanto il Sindaco e la sua maggioranza?
Se non succederà, presenteremo nei tempi di legge le opportune osservazioni.

CI ABBIAMO VISTO GIUSTO

Pubblichiamo la risposta arrivata sabato dagli uffici comunali, in merito alla nostra segnalazione di un “possibile” restringimento di Via Pastro dopo la riapertura del tratto interessato dai lavori per la SPV.

Ebbene il restringimento c’è e deve essere sistemato subito, indipendentemente dai lavori da ATS.

Ancora una volta i cittadini ci avevano visto giusto e noi ci abbiamo creduto. Siamo felici di aver dato loro voce segnalando in maniera istituzionale il problema.

Ancora una volta, la prova che quando le istituzioni ascoltano e accolgono le istanze dei propri cittadini, le cose vanno meglio.

Ulteriore prova, che questa amministrazione è lontana dai cittadini e che dalle finestre del “palazzo” i problemi non si vedono. Il cantiere di SPV, come tanti altri cantieri, sta arrecando pesanti disagi ai cittadini e molti danni al patrimonio comune. Strade sporche, asfalto dissestato, polvere, cantieri incustoditi, mezzi pesanti che invadono le strade a velocità folle, rumori insopportabili, vibrazioni che fanno impazzire gli animali sono solo alcuni dei problemi che ogni giorno siamo costretti a subire.

In questo caso i cittadini segnalano un restringimento anomalo di Via Pastro, il Sindaco scarica prontamente su ATS, però poi gli uffici corrono al riparo facendo sistemare immediatamente. Ma è così che si amministra un comune?

Grazie a tutti per le segnalazioni, continuate a farcele pervenire. Insieme possiamo cambiare le cose!

 

DELLA SERIE: SE À SEMPRE FAT CUSÌTA!

È evidente che il sindaco, con questo articolo, non risponde certamente al nostro intervento relativo all’opera di fronte la chiesa di Volpago, ma sicuramente a qualcun altro. La Civica non ha contestato l’opera in quanto tale, si è invece soffermata sull’estetica, degna di un’anonima zona industriale e non del sagrato della parrocchiale.
Egregio sindaco, esiste una infinità di materiali ben più consoni ad un luogo sacro, rispetto ad un tetro ed anonimo manto d’asfalto. È la cura del dettaglio che fa la differenza, pur nel rispetto della normativa vigente. Pertanto invitiamo il Primo Cittadino a rileggersi il nostro intervento, magari due volte in due giorni diversi, come facevano i giudici della Serenissima. Repubblica che dell’estetica ne fece un vanto per secoli