Servizi a domanda individuale – tasso copertura spesa (Del. CC 61/2018)

SERVIZI A DOMANDA INDIVIDUALE BILANCIO 2019, DETERMINAZIONE TASSO DI COPERTURA DELLA SPESA.


IL CONSIGLIO COMUNALE
VISTO l’art. 6 del D.L. 28 febbraio 1983, n. 55, convertito con modificazioni nella legge 26
aprile 1983, n. 131 con il quale viene richiesta, per quanto concerne i servizi pubblici a domanda
individuale, prima dell’approvazione del bilancio una serie di adempimenti al fine di:
individuare i servizi che rientrano a) nella normativa;
b) definire la misura percentuale dei costi complessivi di tutti i servizi;
c) determinare le tariffe e le contribuzioni;
VISTA la circolare del Ministero dell’Interno, Direzione Generale dell’Amministrazione Civile–
Servizio Finanza Locale, FL 9/83 n. 15400 AG del 12 maggio 1983;
VISTO il Decreto interministeriale con il quale, in relazione al disposto dell’art. 6, comma 3, del
DL 28 febbraio 1983 n. 55 convertito con modificazioni nella legge 26 aprile 1983 n. 131, è stato
approvato l’elenco dei servizi pubblici a domanda individuale ricadenti nella disciplina in
argomento;
VISTO l’art. 172 del T.U. approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267;
VISTA la delibera di Giunta Comunale n 109 del 21.11.2018 con la quale sono individuati i
servizi a domanda individuale e determinati i relativi costi e la percentuale di copertura;
VISTO che l’art. 54, commi 1 e 2, del D.Lgs. 15 dicembre 1997 n. 446, come modificato dall’art.
6 del D.Lgs. 23 marzo 1998 n. 56 e dall’art. 54 della Legge 23 dicembre 2000 n. 388, testualmente
recita:
“Le province e i comuni approvano le tariffe e i prezzi pubblici ai fini dell’approvazione del bilancio
di previsione.”;
VISTO l’art. 45 commi 4 e 5 del D. Lgs. 30 dicembre 1992 n. 504 come sostituiti dall’art. 19 del D.
Lgs. 15 settembre 1997 n. 342, il quale prevede, a decorrere dal 1.1.1994, che siano sottoposti
all’obbligo del tasso di copertura del costo dei servizi esclusivamente gli enti locali che, in base ai
parametri stabiliti dal D.M. 30.09.1993 e successive modificazioni, si trovano in situazioni
strutturalmente deficitarie;
ACQUISITI i pareri di regolarità tecnica e contabile da parte del Responsabile del Servizio
economico finanziario – tributi, entrambi favorevoli;
PRESO ATTO degli interventi dei Consiglieri, riportati come segue:
ASSESSORE PEDRON MONICA. Questa è una deliberazione che specifica i servizi che sono
erogati ai cittadini come per esempio i centri estivi, i corsi, le palestre, l’auditorium, il trasporto
scolastico, quindi tutti i servizi, le relative spese e la controparte in entrata. È fatto un confronto e le
entrate coprono per il 33% la spesa, e siamo comunque dentro il range previsto e quindi questa è
la copertura. Nella deliberazione vi è uno schema dove si può vedere quanto di entrata copre
ognuna delle varie spese.
CONSIGLIERA PASTRO ANNA. Nei Consigli comunali di fine anno degli anni precedenti avevo
chiesto se era possibile fare un ricalcolo delle tariffe di uso della palestra o comunque di altri spazi
in base all’uso che viene fatto dello spazio e quindi in base alle associazioni che ci sono perché
avevo fatto notare che ci potrebbe essere una discrepanza e anche difficoltà da parte di alcune
DELIBERA DI CONSIGLIO n. 61 del 20-12-2018 Pag. n.2 COMUNE DI VOLPAGO DEL MONTELLO
associazioni di potere coprire le spese rispetto ad altre: questo perché una stanza che può
contenere cinquanta persone può essere utilizzata per un’ora da un’associazione, un’altra
associazione la utilizza magari sempre per un’ora ma solo per quattro persone e il costo della sala
è rincarato nel prezzo che spendono queste quattro persone per partecipare all’attività. Quindi non
so se sia stato fatto un calcolo del genere o vi siete attivati in questo senso nel frattempo, perché
ricordo che l’avevo chiesto l’anno scorso e anche l’anno precedente.
SINDACO. Se gli spazi sono inferiori, ovviamente i costi sono inferiori. Se quattro persone usano
un salone in base alla richiesta che è fatta… poi è chiaro che se parliamo di una palestra, ha un
senso nel momento che abbiamo un numero considerevole di partecipanti, se invece il numero è
minimo abbiamo spazi più piccoli.
CONSIGLIERA PASTRO ANNA. Certo, penso ad esempio alle varie “palestrine” che ci sono: per
esempio quella di Venegazzù o quella di Selva del Montello. A volte ci sono associazioni che sono
piccole, hanno poche persone, associazioni sportive o comunque che fanno dei corsi per cui
devono utilizzare una palestra per determinati motivi, e comunque il costo rimane lo stesso,
identico per quelle associazioni che invece utilizzano la palestra e che magari hanno trenta
persone all’interno.
ASSESSORE MAZZOCHEL ALESSANDRO. Dobbiamo considerare le tariffe in base agli spazi,
non possiamo considerare le tariffe in base al numero di iscritti alle associazioni perché lei capisce
che altrimenti diventa veramente complicata la cosa da seguire anche dal punto di vista
amministrativo. Dopo di che se c’è qualche associazione che ha difficoltà, siamo qui per ragionare
insieme per valutare attraverso altre forme di contributo. Detto questo, abbiamo la ressa di
associazioni che vorrebbero usufruire dei nostri spazi, quindi evidentemente le tariffe sono
assolutamente concorrenziali da questo punto di vista e sono calcolate in base allo spazio di
riferimento.
CONSIGLIERA PASTRO ANNA. So che sono calcolate anche in base alle persone che ci sono,
cioè se sono residenti o meno nel Comune di residenza. Comunque ho fatto questa richiesta solo
perché l’avevo fatta l’anno scorso per cui volevo capire se vi eravate mossi in questo senso oppure
no.
ASSESSORE MAZZOCHEL ALESSANDRO. No, lei ha fatto bene, ci siamo ricordati ma abbiamo,
appunto, fatto le valutazioni che le ho appena espresso. Ovviamente le associazioni che sono
residenti nel nostro Comune pagano nettamente meno delle associazioni che vengono da fuori,
come è corretto penso.
CONSIGLIERA PASTRO ANNA. In realtà viene calcolato in base alle persone che partecipano a
quell’attività se sono o meno residenti nel Comune, quindi alle persone che ne usufruiscono più
che alla società, se non sbaglio.
ASSESSORE MAZZOCHEL ALESSANDRO. Sì, sì, le associazioni sono fatte dalle persone: in
questo senso intendevo.
ASSESSORE RIGATTI ALESSIA. Posso aggiungere che in Giunta comunale proprio di recente
abbiamo un po’ rivalutato le tariffe e abbiamo confermato che chi magari tratta i bambini, insomma
il settore giovanile, può chiedere ovviamente una riduzione o avere un motivo per cui siamo qua
per ragionarci, però sì, siccome c’è molta richiesta, l’utilizzo per fortuna è buono, quindi se c’è
qualche richiesta siamo qua apposta per valutarla.
CONSIGLIERA PASTRO ANNA. Grazie.
CONSIGLIERE MODINI LUCIO. Non vedo, sicuramente a motivo, il campo di calcio della zona
peep, perché c’è una convenzione con l’associazione? quindi non entra in questo ambito…
SINDACO. Certo.
DELIBERA DI CONSIGLIO n. 61 del 20-12-2018 Pag. n.3 COMUNE DI VOLPAGO DEL MONTELLO
CONSIGLIERE MODIINI LUCIO. In merito a questo avevo parlato anche con l’Assessore e voglio
fare una precisazione per porre attenzione a come stanno gestendo il settore giovanile la squadra
del Prodeco Montello perché ho notato che quest’anno c’è stato un po’ di “fuggi fuggi” da parte dei
ragazzi più giovani, di certe categorie e quindi vorrei che porreste un po’ di attenzione sulla
gestione che non sia troppo focalizzata sulla prima squadra che, per carità, sta andando bene,
però attenzione anche al settore giovanile che dopo è il nostro patrimonio, non in merito a dei
campioni ma in merito a una partecipazione attiva dei bambini nel gioco.
SINDACO. Sì, è una situazione che stiamo monitorando, è stata fatta la stessa valutazione e
quindi su questo siamo in linea. Adesso vedremo di trovare una soluzione o quanto meno un punto
di avvicinamento con la gestione della società che, probabilmente sì, è molto sbilanciata verso la
prima squadra.
Metto ai voti il punto n. 8.
Il Sindaco, preso atto che non vi sono ulteriori richieste di intervento, pone in votazione la proposta
di deliberazione ad oggetto “Servizi a domanda individuale bilancio 2019, determinazione tasso di
copertura della spesa” posta al punto 8 all’ordine del giorno.
Con votazione espressa in forma palese, che si chiude con il seguente risultato:
Presenti: – n. 15
– Astenuti: n. 0
– Votanti: n. 15
– Voti favorevoli: n. 15
– Voti contrari: n. 0
D E L I B E R A
1)di approvare il seguente riepilogo dei costi complessivi e delle entrate complessive dei servizi a
domanda individuale per l’esercizio 2019:

 

 

 

 

 

 

2)di dare atto che il complesso delle entrate dei servizi a domanda individuale per l’anno 2019 è
previsto in Euro 94.000,00, come risulta dal prospetto sopra riportato, dando luogo ad una
percentuale di copertura della spesa pari al 33,00 %.
3)Di dare atto che le entrate previste in Bilancio sono garantite applicando le tariffe approvati con
precedenti atti: delibere di Giunta Comunale n. 155 del 17.10.2011, n. 7 del 08.02.2016, n. 43
del 18.04.2016 e n. 28 del 28.03.2018, e delibera di Consiglio Comunale 51 del 21.12.2015.
DELIBERA DI CONSIGLIO n. 61 del 20-12-2018 Pag. n.4 COMUNE DI VOLPAGO DEL MONTELLO
Di dare atto che le previsioni di entrata e di spesa inserite negli schemi di bilancio 4) di previsione
sono coerenti con le entrate da tariffe e le spese individuate dagli atti sopra riportati.
Infine su proposta del Sindaco, in esito alla seguente votazione espressa in forma palese:
– Presenti: n. 15
– Astenuti: n. 0
– Votanti: n. 15
– Voti favorevoli: n. 15
– Voti contrari: n. 0
DELIBERA
di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134, comma 4,
del D. Lgs. 267/2000, per poter dare seguito tempestivamente ai successivi atti e adempimenti.

Servizi a domanda individuale – costi (Del. GC 109/2018)

SERVIZI A DOMANDA INDIVIDUALE, APPROVAZIONE E DETERMINAZIONE DELLA PERCENTUALE DI COPERTURA DEI COSTI PER L’ESERCIZIO 2019.


LA GIUNTA COMUNALE

VISTO l’art. 6 del D.L. 28 febbraio 1983 n.55, convertito in legge 26 aprile 1983 n. 131, che
istituisce l’obbligo ai Comuni di definire, non oltre la data della deliberazione di bilancio, la misura
percentuale dei costi complessivi di tutti i servizi pubblici a domanda individuale che vengono
finanziati con tariffe o contribuzioni ed entrate specificatamente destinate;
PRESO atto che il Ministero dell’Interno con suo decreto 31 dicembre 1983 ha precisato:
che sono escluse dalla disciplina oggetto a) del decreto stesso:
– i servizi gratuiti per legge statale o regionale;
– i servizi finalizzati all’inserimento sociale dei portatori di handicap;
– i servizi per i quali le vigenti norme prevedono la corresponsione di tasse, diritti o di
prezzi amministrati ed i servizi di trasporto pubblico;
b)che per servizi pubblici a domanda individuale devono intendersi tutte quelle attività gestite
direttamente dall’ente, che siano poste in essere non per obbligo istituzionale, che vengono
utilizzate a richiesta dell’utente e che non siano state dichiarate gratuite per legge nazionale o
regionale;
c)che non possono essere considerati servizi pubblici a domanda individuale quelli a carattere
produttivo, per i quali il regime delle tariffe e dei prezzi esula dalla disciplina del menzionato art.
6 del D.L. 28 febbraio 1983 n. 55;
CONSIDERATO CHE le categorie dei servizi pubblici a domanda individuale sono le seguenti:
1) alberghi, esclusi i dormitori pubblici, case di riposo e di ricovero; – 2) alberghi diurni e bagni
pubblici; – 3) asili nido; – 4) convitti, campeggi, case per vacanze, ostelli; – 5) colonie e soggiorni
stagionali, stabilimenti termali; – 6) corsi extra scolastici di insegnamento di arti e altre discipline,
fatta eccezione per quelli espressamente previsti dalla legge; – 7) giardini zoologici e botanici; – 8)
impianti sportivi : piscine , campi da tennis, di pattinaggio, impianti di risalita e simili; – 9) mattatoi
pubblici; – 10) mense, comprese quelle ad uso scolastico; – 11) mercati e fiere attrezzati; – 12)
parcheggi custoditi e parchimetri; – 13) pesa pubblica; – 14) servizi turistici diversi: stabilimenti
balneari, approdi turistici e simili; – 15) spurgo di pozzi neri; – 16) teatri, musei, pinacoteche,
gallerie, mostre e spettacoli; – 17) trasporti di carni macellate; – 18) trasporti funebri, pompe funebri
e illuminazioni votive; – 19) uso di locali adibiti stabilmente ed esclusivamente a riunioni non
istituzionali: auditorium, palazzi dei congressi e simili;
CONSIDERATO che per questo ente non ricorrono le condizioni che determinano la
situazione strutturalmente deficitaria, come rilevato dall’ultimo consuntivo approvato;
RILEVATO che l’art. 172 del D.Lgs. 18-8-2000 n. 267, alla lett. E) prevede che siano
allegate al bilancio annuale di previsione tra l’altro “le deliberazioni con le quali sono determinati,
per l’esercizio successivo per i servizi a domanda individuale, i tassi di copertura in percentuale del
costo di gestione dei servizi stessi”;
INDIVIDUATI, nell’ambito del D.M. 31-12-1983, i seguenti servizi pubblici a domanda
individuale esistenti in questo Comune, con le eccezioni indicate nell’ultimo comma dell’art. 3 del
D.L. 22-12-1981, n. 786 convertito, con modificazioni, nella legge 26-2-1982, n. 51:
1)Estate amici (centri estivi); 2) Corsi extra scolastici; 3) Uso Palestra; 4) Gestione
Auditorium, 5) Trasporto Scolastico.
DATO atto che il Comune non rientra fra quelli di cui all’art. 12 comma 1 2° periodo, del
D.L. n. 359/87 come integrato dalla L. 440/87;
VISTI i prospetti relativi ai singoli servizi nei quali risultano, con riferimento allo schema di
bilancio di previsione per l’esercizio 2019:

SERVIZI A DOMANDA INDIVIDUALE
SPESE

 

 

 

 

 

VISTO che dal prospetto riassuntivo sopra riportato emerge la previsione di copertura del
33,00 % del costo complessivo dei servizi stessi;
VISTO il T.U. delle leggi sull’ordinamento degli Enti locali, approvato con D.Lgs n. 267/2000
agli art. 242 e 243;
VISTI i pareri favorevoli tecnico e contabile del Responsabile del Servizio Finanziario;
Con voti favorevoli unanimi resi nei modi di legge,
D E L I B E R A
di approvare la determinazione dei costi complessivi di gestione dei 1. servizi pubblici a
domanda individuale da finanziare con tariffe, contribuzioni ed entrate specifiche nell’anno
2019 come risulta dal seguente prospetto:

 

 

 

 

 

2. di dare atto che il complesso delle entrate dei servizi a domanda individuale per l’anno
2019 è previsto in Euro 94.000,00, come risulta dal prospetto sopra riportato, dando luogo
ad una percentuale di copertura del 33,00 %.
DELIBERA
altresì, con separata apposita votazione espressa in forma palese ad esito favorevole unanime, di
dichiarare immediatamente eseguibile la presente deliberazione, ai sensi dell’art. 134 – comma 4°-
del D. Lgs. n. 267 del 18.08.2000, vista l’urgenza di provvedere tempestivamente all’adozione dei
conseguenti atti.
Documento