Approvazione regolamento tavolo coordinamento comunità-scuola-famiglia (Del. CC 56/2018)

APPROVAZIONE REGOLAMENTO DI ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DEL TAVOLO DI COORDINAMENTO COMUNITA’-SCUOLA-FAMIGLIA


IL CONSIGLIO COMUNALE
RICHIAMATO il documento programmatico di mandato 2016-2021, di cui al verbale di
Consiglio Comunale n. 48 del 23/11/2016, con particolare riferimento agli obiettivi riguardanti i
settori dell’Istruzione, Formazione e Politiche Giovanili;
VISTO l’art. 57 – bis dello Statuto Comunale, laddove prevede che il Comune riconosce e
promuove le Consulte di settore, per lo svolgimento di funzioni consultive sulle materie di
competenza del Consiglio Comunale;
RITENUTO opportuno e qualificante attivare il “Tavolo di coordinamento
comunità-scuola-famiglia”, al fine di coordinare e gestire le politiche a favore della scuola e delle
famiglie per una progettazione partecipata fra le agenzie educative presenti nel territorio;
RAVVISATA l’esigenza che detto tavolo trovi la disciplina istitutiva e di funzionamento in un
apposito regolamento;
VISTA la proposta di regolamento che viene allegata sub “A” al presente atto;
VISTO il D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267;
ACQUISITO il parere favorevole di regolarità tecnica reso ai sensi dell’art. 49 del D. Lgs. n.
267/2000 dal Segretario Generale;
DATO ATTO che il presente provvedimento non necessita del parere di regolarità contabile
in quanto non vi è impegno di spesa né altra rilevanza contabile;
DATO ATTO che, ai sensi dell’art. 75 comma 3 dello Statuto Comunale, per lo schema di
regolamento di istituzione e disciplina del “Tavolo di coordinamento comunità-scuola-famiglia”
oggetto della presente deliberazione è stato disposto il deposito presso l’ufficio segreteria per 15
giorni dal 04/12/2018 al 19/12/2018;
PRESO ATTO degli interventi dei Consiglieri, riportati come segue:
SINDACO. A questo regolamento sono stati presentati due emendamenti dei quali poi darà lettura
il Consigliere comunale Daniel Venturin. Prima di passare la parola all’Assessore comunale
Manuela Bertuola volevo fare una brevissima premessa. Questa è un’iniziativa che è nata, è
cresciuta e si è sviluppata in questi due anni di attività amministrativa nel senso che sapete che per
varie logiche siamo stati sempre molto vicini alla realtà della scuola e in questo periodo,
confrontandomi un po’ con tutte le realtà che gravitano attorno – genitori, insegnanti, associazioni
che collaborano e quant’altro – quello che abbiamo percepito un po’ tutti come Amministrazione
comunale è che di fatto ci sono moltissime realtà propositive che lavorano, si danno da fare, si
impegnano in maniera veramente lodevole, che in realtà fra loro sono scollegate, quini ognuno
lavora per sé: perché? Perché probabilmente è mancato un qualcuno che facesse da elemento di
collante, di collegamento se non altro per permettere a tutte queste realtà di trovarsi e discutere
assieme su determinate tematiche. Noi stessi come Amministrazione comunale l’abbiamo visto, nel
momento che abbiamo portato avanti iniziative nostre e magari a distanza di poco tempo ci siamo
trovati con richieste di patrocinio per iniziative analoghe da parte di associazioni o di altre realtà
operanti nel territorio. Per questo motivo a oggi ci sono stati due incontri, uno in luglio e un altro da
pochissimo a novembre, molto partecipati – entrambe le volte avevamo sulla cinquantina di
presenze – i rappresentanti dei genitori, degli insegnanti, delle varie associazioni, delle varie realtà,
e ci siamo resi conto che era una strada da intraprendere e da portare avanti, molto apprezzata da
tutti proprio per questa possibilità di confrontarsi, e dirò di più, alla fin fine di potere anche come
Amministrazione comunale quelli che sono poi gli interventi anche economici a sostegno o altro,
DELIBERA DI CONSIGLIO n. 56 del 20-12-2018 Pag. n.2 COMUNE DI VOLPAGO DEL MONTELLO
poterli mirare in maniera più esaustiva che vada a centrare praticamente quali sono le
problematiche che si sviluppano al momento. E parallelamente per permettere anche a noi –
perché questo è uno strumento sostanzialmente consultivo – di avere una maggiore conoscenza di
quali siano le problematiche in essere al momento. Passo la parola
al
l
’Assessore comunale Manuela Bertuola.
ASSESSORE BERTUOLA MANUELA. Un po’ il Sindaco mi ha anticipato, comunque so che avete
la deliberazione e il regolamento. Vorrei solo leggervi le premesse che sono alla base del progetto
e che hanno dato spunto a questo tavolo. “In qualità di Assessore comunale alle Politiche sociali e
familiari, ho sempre messo al centro del mio programma il benessere della comunità e quindi di
tutti i progetti che la compongono; per questo motivo credo fermamente che questa attenzione
vada riservata in primo luogo alle famiglie e alle nuove generazioni. Le famiglie hanno bisogno di
vivere la comunità come un luogo che le accoglie, le supporta e dà loro stimoli di crescita. Sono
senza dubbio gli adulti, in particolare le famiglie, naturale formazione sociale e luogo privilegiato
per la crescita e lo sviluppo del bambino, i primi responsabili nell’educazione delle giovani
generazioni. Accanto alle famiglie però ci sono i servizi promossi e supportati dalle
Amministrazioni: mi riferisco al nido e alla scuola di ogni ordine e grado, essenziali per la
socializzazione dei giovani e per garantire loro lo sviluppo delle competenze emotive e cognitive
preziose per renderli cittadini del mondo. Spesso gli adulti iniziano a interessarsi delle comunità in
cui vivono proprio nel momento in cui diventano genitori e si aspettano determinati servizi o anche
di condividere alcuni bisogni comuni cui solo la comunità nel suo insieme è in grado di offrire. Nel
Comune di Volpago del Montello sono ormai consolidate importanti realtà quali il centro gioco
riservato ai bambini da 0 a 3 anni,
l
’asilo nido, il progetto “Giovani” che offre opportunità ai bambini e ai ragazzi adolescenti che sono
supportati nella crescita attraverso il supporto scolastico e i momenti ludici, ma anche iniziative
specifiche di tipo laboratoriale per i ragazzi della scuola superiore. In questa occasione ci tengo a
menzionare altre realtà significative nella nostra comunità quali “L’angolo di Gedeone” che sono
genitori e insegnanti che propongono letture animate in Biblioteca comunale o nelle scuole, la
mensa scolastica don Biagio Maccagnan istituita nel 1996 per iniziativa dei genitori, la “Rete
famiglie accoglienti”, genitori volontari che sostengono i compiti pomeridiani ad alunni in
momentanea difficoltà, i comitati genitori e le varie agenzie e associazioni educative e culturali che
sono di supporto e di sviluppo per le nuove generazioni. Tali iniziative sono sorte in stretta
condivisione e collaborazione con l’Amministrazione comunale, in particolare con gli Uffici Servizi
sociali, Cultura e scuola. Con questi presupposti e nella convinzione che un progetto educativo
efficace presupponga un lavoro di condivisione e in sinergia fra tutti i soggetti coinvolti,
l’Amministrazione comunale ha ritenuto opportuno proporre alla cittadinanza l’istituzione di un
tavolo di coordinamento comunità, scuole e famiglia, partendo dal coinvolgimento di genitori e
insegnanti dell’istituto comprensivo, delle scuole dell’infanzia paritarie, del nido, della mensa e della
“Rete famiglie accoglienti” e di tutte le realtà territoriali che promuovono benessere a favore delle
famiglie delle nuove generazioni. Il 26 giugno – come detto dal Sindaco – il Sindaco, io e
l’Assessore Alessandro Mazzochel unitamente agli Uffici Servizi sociali e Cultura abbiamo
presentato questa iniziativa a una quarantina di persone interessate e motivate a contribuire
attivamente per questo inedito progetto e per la realtà volpaghese. Lo scorso 21 novembre si è
tenuto un secondo incontro, altrettanto partecipato, dedicato alla presentazione e condivisione del
progetto di istituzione del tavolo. Con il nuovo anno il coordinamento entrerà nel vivo, elaborando
proposte e progetti per il futuro prossimo. Auspichiamo che questa iniziativa sia da stimolo per
sviluppare insieme a tutte le agenzie educative presenti nel territorio un progetto di supporto alla
genitorialità e non solo, proponendo modalità di conoscenza reciproca, dialogo e
compartecipazione per la realizzazione di una fruttuosa e autentica
sinergia
.
” Queste sono appunto le premesse che hanno costituito poi il Regolamento di questo tavolo che
avete immagino letto. Questo è quanto.
SINDACO. Prima di affrontare il tema del regolamento, do la parola al Consigliere comunale Daniel
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Venturin per i due emendamenti.
CONSIGLIERE VENTURIN DANIEL. Due emendamenti. Uno, darò la lettura del primo. “Il
sottoscritto Consigliere comunale Venturin Daniel presenta il seguente emendamento. Nella bozza
di Deliberazione, nella premessa, dopo «ritenuto opportuno e qualificante» propongo di inserire
dopo «visto l’art. 7 del D. Lgs. 13 aprile 2017, n. 65 e successivamente l’art. 8 dello schema di
regolamento» c’è la proposta di aggiungere il seguente periodo che recita «il tavolo opera come
coordinamento pedagogico ai sensi dell’art. 7 del D. Lgs. 13 aprile 2017, n. 65 con i componenti
rappresentativi della fascia della prima infanzia 0-6 anni». Il secondo emendamento invece
riguarda proprio il Regolamento in sé e la parte relativa ai componenti e quindi: “Il sottoscritto
Consigliere comunale Venturin Daniel presenta l’emendamento…” in cui è indicato che «nell’art. 4
dello schema di Regolamento, nella parte riferita ai componenti relativi alla scuola» è sostituita
come segue: «l’istituto comprensivo con un dirigente scolastico o un suo delegato, i docenti con un
rappresentante in consiglio d’istituto, un rappresentante della scuola dell’infanzia e statale, due
rappresentanti della scuola primaria, due rappresentanti della scuola secondaria di primo grado più
eventuali docenti responsabili di specifiche progettualità». Poi «i genitori, un rappresentante in
consiglio d’istituto, un rappresentante del comitato genitori d’infanzia, due rappresentanti del
comitato genitori primaria e due rappresentanti della scuola secondaria di primo grado». Poi «per
quanto riguarda le scuole paritarie, un rappresentante dei genitori e un rappresentante docenti
della scuola paritaria di Selva del Montello, un rappresentante genitori e un rappresentante docenti
della scuola paritaria di Venegazzù, un rappresentante genitori e un rappresentante educatori
dell’asilo nido comunale.» Queste sono le due proposte che ho presentato.
Si dà atto che il primo emendamento che è stato letto dal Consigliere Venturin Daniel viene
allegato alla presente delibera sub “B” ed il secondo emendamento letto viene allegato alla
presente sub “C”
SINDACO. Facendo un attimo di sintesi sulle due proposte, diciamo che nella prima c’è questa
integrazione dell’art. 8 del regolamento. Poiché normativamente esiste il tavolo di coordinamento
pedagogico e tutte le figure interessate sono presenti e coinvolte a livello di coordinamento nel
tavolo, inseriamo questa nota per dire che il tavolo opera anche come coordinamento. Il secondo
emendamento: abbiamo preferito dare una rappresentanza sia in termini di docenti e sia in termini
di genitori che pesasse la rappresentanza numerica degli alunni e quindi abbiamo preferito dare
due rappresentanti docenti alla scuola primaria e due alla scuola secondaria mantenendone uno
invece per la scuola statale dell’infanzia. Analogamente anche per i genitori la stessa logica, quindi
mantenere un rappresentante per i genitori per quanto riguarda l’infanzia statale e due
rappresentanti per i genitori sia per la primaria sia per la secondaria. È stata un po’ una valutazione
in termini numerici. Qui il regolamento lo avete. È un tavolo consultivo, la composizione del tavolo
(giusto per chi non ha avuto modo di averlo sotto mano) è costituita da Amministrazione comunale,
Sindaco, Assessori, Servizi sociali, Istruzione e cultura, i responsabili degli stessi uffici; nel nostro
caso per due Servizi abbiamo la stessa figura ma nel caso fossero tre le realtà distinte sarebbero
tutti e tre per la scuola il Dirigente scolastico o un suo delegato; dopo di che ecco che per i
rappresentanti dei docenti abbiamo uno per l’infanzia statale e due per primaria e secondaria più
eventuali docenti responsabili di specifiche progettualità. Anche qua, in realtà al tavolo siamo sulle
31-32 presenze con la strutturazione che ha adesso. C’è stato parecchio interesse: qui abbiamo
preferito non allargare troppo altrimenti diventa anche dispersivo poi il lavoro. Come vedrete,
abbiamo previsto anche alcuni sottotavoli (diciamo così) per specifiche tematiche, comunque
lasciando sempre aperta la possibilità di avere docenti che si occupano di specifiche progettualità.
Analogo ragionamento per i genitori, quindi un rappresentante genitori e un rappresentante docenti
del consiglio d’istituto, un rappresentante del comitato genitori infanzia statale e invece due per i
genitori primaria, due genitori secondaria. Un rappresentante genitori e un rappresentante docenti
per la scuola paritaria di Selva del Montello, un rappresentante genitori e un rappresentante
docenti della scuola paritaria di Venegazzù, un rappresentante genitori e un rappresentante
educatori dell’asilo nido comunale, un rappresentante educatori operatori di comunità, due giovani
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in rappresentanza della comunità giovanile, rappresentante di associazioni agenzie educative
operanti nel territorio comunale cooptati in ragione delle proprie competenze e infine eventuali
figure ritenute significative per il raggiungimento degli obiettivi del tavolo. Su temi specifici si riserva
anche la possibilità di acquisire il parere o sentire esperti del settore. Le sedi: ovviamente presso la
sede comunale con presidente e vicepresidente che sono nominati dall’Amministrazione comunale.
Competenze e funzioni. I compiti spettanti al tavolo quindi consistono nel: creare momenti di
confronto e di riflessione sui temi della comunità della scuola e lavorare proposte, progetti, azioni,
provvedere alla loro effettiva realizzazione, istituire sottogruppi di lavoro tematici, redigere un
verbale degli incontri, redigere la programmazione e un rapporto annuale, realizzare almeno un
incontro pubblico annuale per rendere partecipe la comunità del proprio operato, riunirsi almeno
quattro volte all’anno. Il tavolo di coordinamento è permanente fino a provvedimento di revoca da
parte del Consiglio comunale. L’Amministrazione comunale si riconosce al tavolo una risorsa per la
comunità in quanto soggetto collaborante con la stessa all’individuazione e al coordinamento delle
attività di famiglie, minori, giovani e scuole che sono svolte nel territorio comunale.
L’Amministrazione comunale fornisce al tavolo di coordinamento il supporto amministrativo e
logistico per il suo funzionamento sostenendone anche economicamente le progettualità. Quindi
capite, va un po’ nell’ottica di coordinare e quindi cercare di avere la maggiore condivisione su
determinate progettualità sulle quali poi possiamo impegnarci anche economicamente come
Amministrazione comunale. Se ci sono interventi.
CONSIGLIERE MODINI LUCIO. Il tavolo opera come..in merito agli emendamenti di oggi: come
coordinamento pedagogico ai sensi dell’art. 7 del D. Lgs. (purtroppo non ce l’ho sottomano) con i
componenti rappresentativi della fascia della prima infanzia, cioè entra anche nel merito
pedagogico, toglie l’autonomia un po’ delle scuole rispetto a questo?
SINDACO. Questo è uno strumento – come dicevamo prima – consultivo, quindi non toglie
autonomia a nessuno. Qui abbiamo la fortuna in questa fase di avere da 0 a 6 anni attorno al
tavolo tutte le realtà che operano, e questo è un momento di confronto, dopo di che ovviamente
ogni scuola ha la sua autonomia.
CONSIGLIERE MODINI LUCIO. Però “coordinamento pedagogico” mi pare una parolona
abbastanza grande perché comunque tutte le scuole hanno il loro POF e possono
autonomamente…
SINDACO. È previsto normativamente comunque.
CONSIGLIERE MODINI LUCIO. Sì, non è una… Va bene, a parte questo che non conosco la
legge purtroppo – mea culpa – mi sembra… allora, a parte lodevole perché comunque c’era la
necessità probabilmente di coordinare tutte le realtà del territorio, mi sembra però che si entri un
po’ troppo nel merito politico, cioè la scelta che è il Sindaco che elegge il presidente e il
vicepresidente del tavolo, perché la politica non resta fuori? Perché non è l’assemblea che decide
chi è il presidente e il vicepresidente? Cioè mi sembra un po’ troppo politicizzata questa cosa qua,
messa all’interno di un ambito invece scolastico dove non ritengo corretto andare a metterci il naso
insomma.
SINDACO. Non vi è nessuna politicizzazione, diciamo semplicemente che questo è un organo
consultivo, come Amministrazione Comunale ne riteniamo utile avere la presenza e quindi
contestualmente andiamo a nominare anche perché la cosa più semplice sarebbe stata dire che il
presidente è il Sindaco: ho voluto nel caso lasciare aperta la possibilità, tant’è vero che in questa
formula diciamo che il Sindaco non è nemmeno presidente, che è anche un po’ anomalo se ci
pensate bene.
CONSIGLIERE MODINI LUCIO. Perché non lo può eleggere l’assemblea? Cioè questo fatto che il
Sindaco deve eleggere il presidente non mi suona.
SINDACO. È una scelta.
CONSIGLIERE MODINI LUCIO. Non potrebbe essere cambiata la scelta? Cioè dire: “Ok, siete in
trenta: decidete chi vi rappresenta”.
SINDACO. Consigliere, è una nostra scelta.
CONSIGLIERE MODINI LUCIO. E quindi torno a dire che è una scelta politicizzata.
SINDACO. È una scelta amministrativa.
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CONSIGLIERE MODINI LUCIO. Anche in ambito scolastico.
ASSESSORE BERTUOLA MANUELA. Il tavolo non è solo coordinamento di scuola, è anche
comunità e famiglia, cioè è allargato, non è solo scuola: questo volevo dire. Perciò non è che i
programmi e i progetti vanno solo per la scuola e infatti si sono messi tutti e tre i nomi perché vorrei
che fosse capito che è una cosa cumulativa, insomma che prende un po’ la comunità di Volpago
del Montello.
CONSIGLIERA PASTRO ANNA. Come Gruppo Civica Volpago ci allineiamo a quanto ha detto
prima il Consigliere Modini nel senso che siamo molto felici che sia fatta questa cosa, che sia
portato avanti questo progetto di tavolo e auspichiamo che ci sia una collaborazione da parte di
tutti e soprattutto dei genitori e cittadini, che riusciate a portare a termine quanto scritto, cioè il
coinvolgimento di tutti in attività che sono importanti per una comunità. Dall’altro lato anche noi
abbiamo visto questa componente politica che comunque permane ed è evidente. Come ha detto il
Consigliere Modini, anche per noi avrebbe avuto un valore diverso se questa componente politica
fosse stata un po’ tolta o comunque fosse stata in secondo piano. La vediamo ancora una bella
cosa, una buona iniziativa, vi auguro che vada a buon fine e che riusciate a portare a termine tutti i
progetti, però c’è sempre questo “però” di fondo, ecco.
Il Sindaco, preso atto che non vi sono ulteriori richieste di intervento, pone in votazione il primo
emendamento (allegato sub “B”) presentato dal Consigliere Comunale Venturin Daniel alla
proposta di deliberazione ad oggetto “Approvazione Regolamento di istituzione e funzionamento
del tavolo di coordinamento comunità scuola-famiglia” posta al punto 3 all’ordine del giorno.
Con votazione espressa in forma palese, che si chiude con il seguente risultato:
Presenti: – n. 15
– Astenuti: n. 4 (Modini, Calcagnotto, Grosso, Pastro)
– Votanti: n. 11
– Voti favorevoli: n. 11
– Voti contrari: n. 0
il primo emendamento è approvato.
Si dà atto che, con l’approvazione del citato emendamento, la proposta di deliberazione risulta
integrata nelle premesse con il seguente seguente richiamo:
– VISTO l’art. 7 del D. Lgs. 13/4/2017, n. 65;
posto dopo “RITENUTO opportuno e qualificante…”
Il Sindaco pone in votazione il secondo emendamento (allegato sub “C”) presentato dal Consigliere
Comunale Venturin Daniel alla proposta di deliberazione ad oggetto “Approvazione Regolamento
di istituzione e funzionamento del tavolo di coordinamento comunità scuola-famiglia” posta al punto
3 all’ordine del giorno.
Con votazione espressa in forma palese, che si chiude con il seguente risultato:
– Presenti: n. 15
– Astenuti: n. 4 (Modini, Calcagnotto, Grosso, Pastro)
– Votanti: n. 11
– Voti favorevoli: n. 11
– Voti contrari: n. 0
il secondo emendamento è approvato.
CONSIGLIERE MODINI LUCIO. Non so se mi intrometto su un momento che probabilmente non è
DELIBERA DI CONSIGLIO n. 56 del 20-12-2018 Pag. n.6 COMUNE DI VOLPAGO DEL MONTELLO
adatto ma possiamo restare un po’ sorpresi e spiazzati dagli emendamenti e quant’altro. Si può
aggiungere un emendamento mettendo anche un rappresentante delle Opposizioni, visto che sono
nel tavolo di lavoro?
SEGRETARIO GENERALE dott. CESCON. Do lettura dell’art. 13 (Diritti dei Consiglieri) del
“Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale” “4. I Consiglieri hanno facoltà di
presentare emendamento della proposta di deliberazione iscritta all’ordine del giorno del Consiglio
Comunale. 5. Gli emendamenti sono presentati, per iscritto, al Sindaco, almeno 24 ore prima
dell’ora prevista per l’inizio della seduta. Qualora il Consiglio sia convocato in via d’urgenza, gli
emendamenti vanno presentati sei ore prima. 6. Sugli emendamenti presentati andranno raccolti i
pareri prescritti e se necessario, l’attestazione della copertura finanziaria. 7. I commi 5 e 6 non si
applicano ad emendamenti che, non necessitando di nuovi pareri, possono essere presentati
direttamente nel corso delle sedute.” Però sinceramente qua c’erano le 24 ore per il deposito, dopo
è vero …
SINDACO. Riuscite a presentare seduta stante?
SEGRETARIO GENERALE dott. CESCON. Basta scriverlo: due righe.
SINDACO. Anche se…
SEGRETARIO GENERALE dott. CESCON. Si, la prossima volta si può modificare: tutto è
modificabile.
SINDACO. Va bene, andiamo la prossima volta. Mettiamo ai voti l’approvazione del regolamento di
istituzione e funzionamento del tavolo di coordinamento comunità scuola-famiglia.
Il Sindaco, preso atto che non vi sono ulteriori richieste di intervento, pone in votazione la proposta
di deliberazione ad oggetto “Approvazione Regolamento di istituzione e funzionamento del tavolo
di coordinamento comunità scuola-famiglia” posta al punto 3 all’ordine del giorno, così come
modificata dai due emendamenti approvati.
Con votazione espressa in forma palese, che si chiude con il seguente risultato:
Presenti: – n. 15
– Astenuti: n. 4 (Modini, Calcagnotto, Grosso, Pastro)
– Votanti: n. 11
– Voti favorevoli: n. 11
– Voti contrari: n. 0
D E L I B E RA
1.Di istituire il “Tavolo di coordinamento comunità-scuola-famiglia”, ai sensi dell’art.
57-bis dello Statuto Comunale, che opera come organo esterno agli organi amministrativi
del Comune, con finalità propositive e consultive sui programmi di competenza del
Consiglio Comunale in materia di Istruzione, Formazione e Politiche Giovanili;
2.Di approvare l’allegato regolamento, così come emendato, composto di n. 11 articoli, che
disciplina l’istituzione ed il funzionamento del tavolo di cui trattasi;
3.Di demandare al Responsabile del Servizio “Servizi Sociali” l’attività di riferimento e
supporto organizzativo per il tavolo di cui sopra;
4.Di dare atto che, ai sensi del combinato disposto dell’art. 10 delle preleggi e dell’art. 124 del
D. Lgs. N. 267/2000, il Regolamento di istituzione e disciplina del tavolo di coordinamento
comunità-scuola-famiglia, entrerà in vigore il giorno successivo a quello della conclusione
del periodo di pubblicazione della presente delibera di approvazione.

Avviso deposito regolamenti tavolo educativo ed entrate

Art. 75 Statuto Comunale. Avviso di deposito schemi di regolamento.


Ai sensi dell’art. 75, comma 3, dello Statuto comunale, che testualmente dispone: “ Prima della loro approvazione gli schemi di regolamento sono depositati presso la segreteria comunale al fine di favorire la partecipazione dei cittadini alla loro formazione e di consentire agli interessati la presentazione di osservazioni e di memorie in merito”, si provvede al deposito dei sotto indicati schemi di regolamento presso l’ufficio segreteria per quindici giorni, a partire dalla data odierna fino al 19 dicembre 2018:

 

  1. Regolamento di istituzione e funzionamento del tavolo di coordinamento comunità – scuola – famiglia (Regolamento tavolo comunità-scuola-famiglia);
  2. Modifica dell’art. 9 del Regolamento delle entrate approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 3 del 25/02/2004 (Regolamento entrate modifica art 9).

Il Responsabile dell’Area

Amministrativo – Demografica

Elena Agostoni

 

Avviso deposito regolamento per la tutela del benessere degli animali

Deposito regolamento per la tutela del benessere degli animali e la loro convivenza con i cittadini.
Entro il 20 giugno è possibile presentare osservazioni con le modalità indicate sul sito del Comune

Di seguito il testo integrale.


TITOLO I
AMBITO DI APPLICAZIONE – DEFINIZIONI PROFILI ISTITUZIONALI
Art. 1 – Principi ed oggetto del Regolamento
Il presente Regolamento è finalizzato alla tutela della serenità e della convivenza tra la cittadinanza
e la popolazione canina domestica, a prevenire gli inconvenienti che il non corretto comportamento
degli accompagnatori può provocare in merito alla pulizia, al decoro ed all’igiene delle aree
pubbliche, nonché alla sicurezza ed incolumità di chi le frequenta.
Sono esclusi dalla seguente normativa i cani guida in accompagnamento a persone non vedenti e
disabili.Art. 2 – Definizioni
Le norme del presente Regolamento si applicano sulle aree pubbliche o di uso pubblico e sul
territorio comunale.
Ai sensi del presente Regolamento si definisce:
• Area pubblica o di uso pubblico: le strade, le banchine stradali, i marciapiedi, le aree destinate
a parcheggio, i portici, le aree verdi, i percorsi pedonali e/o ciclabili, la viabilità rurale in
pubblico passaggio, le aree di pertinenza di edifici pubblici ed ogni altra area su cui hanno
libero accesso i cittadini.
• Accompagnatore: la persona fisica che, a qualsiasi titolo, ha in custodia uno o più cani,
durante il loro transito o permanenza su area pubblica o di uso pubblico.
• Animali d’affezione o da compagnia: ogni animale tenuto, o destinato ad essere tenuto,
dall’uomo, per compagnia o affezione, compresi quelli che svolgono attività utili all’uomo,
come ad esempio: il cane per disabili, gli animali da pet-therapy, da riabilitazione ecc.
• Colonia felina: gruppo di gatti non di proprietà che vivono in libertà e frequentano lo stesso
luogo, la cui cura e sostentamento dipendono dall’uomo, che deve essere opportunamente
riconosciuto e registrato dal Servizio Veterinario dell’Azienda ULSS di competenza al fine di
ridurre al minimo le problematiche di tipo sanitario e di igiene pubblica.
• Allevamento di cani e gatti per attività commerciali: la detenzione di cani e di gatti, in numero
pari o superiore a 5 (cinque) fattrici che possono procreare la nascita di 30 (trenta) o più
cuccioli per anno.Art. 3 – Anagrafe canina
1. Chiunque sia detentore di un cane ha l’obbligo di denunciare il possesso e di iscriverlo
all’anagrafe canina entro i primi tre mesi di vita o entro trenta giorni dopo essere raccolto, se
randagio, presso il Servizio Veterinario dell’ULSS competente o presso gli ambulatori dei medici
veterinari liberi professionisti autorizzati che provvedono all’inserimento del microchip ai fini
dell’identificazione. Il proprietario o custode inoltre ha l’obbligo di assumersi tutte le
responsabilità civili e penali relative alla detenzione dell’animale.
2. L’iscrizione all’anagrafe canina è gratuita.
3. Il detentore del cane ha l’obbligo di denunciare, entro quindici giorni dal fatto, al Servizio
Veterinario dell’ULSS competente, o presso gli ambulatori dei medici veterinari liberi
professionisti autorizzati, l’avvenuta cessione, o scomparsa o morte dell’animale, anche qualora
tali eventi si verifichino nel periodo antecedente alle operazioni di iscrizione all’anagrafe canina
e di identificazione, nonché il cambio di residenza.
4. I proprietari/detentori di cani, entro quindici giorni, hanno l’obbligo di denunciare la nascita di
cucciolate all’Unità Funzionale di Sanità Pubblica Veterinaria dell’ULSS.
5. Gli allevatori ed i commercianti devono tenere un registro delle vendite e comunicare al Servizio
Veterinario dell’ULSS competente per territorio il nome e l’indirizzo dell’eventuale acquirente
entro trenta giorni dalla vendita dell’animale.Art. 4 – Identificazione dei cani
Presso il CREV (Centro Regionale di Epidemiologia Veterinaria) è stata istituita la Banca dati
dell’anagrafe canina (BAC) della Regione del Veneto, nella quale sono direttamente registrati tutti i
dati raccolti dai Servizi Veterinari delle singole Aziende ULSS. Contestualmente all’iscrizione presso
l’anagrafe canina, i cani devono essere identificati mediante un microchip posto sottocute nella
regione mediana sinistra del collo. Le spese sono a carico dell’utente.
Le operazioni di applicazione del microchip, nonché la rilevazione dello stato segnaletico
dell’animale, sono eseguite a cura del Servizio Veterinario dell’ULSS competente o da veterinari
liberi professionisti autorizzati dall’Unità locale socio – sanitaria.Art. 5 – Randagismo
1. Lo smarrimento di un cane deve essere denunciato tempestivamente dal detentore al
Servizio Veterinario dell’ULSS competente, entro 48 ore dalla scomparsa.
2. Il cittadino che avvista un cane randagio informa il Servizio Veterinario dell’ULSS competente
o provvede direttamente alla consegna al canile sanitario più vicino, previo consenso
dell’Amministrazione Comunale che si fa carico delle spese di custodia, e dell’inserimento
del microchip fino all’eventuale affido.
3. In caso di cattura di cani vaganti identificabili dal microchip o dal tatuaggio (se nati prima del
1999), si provvede all’individuazione del proprietario per la restituzione dell’animale con
addebito di eventuali spese sostenute per la cattura e la custodia.
4. I cani randagi, catturati ed identificati a cura del Servizio Veterinario dell’ULSS, trascorsi
sessanta giorni, se non reclamati, possono essere ceduti definitivamente a privati o ad
associazioni protezionistiche regolarmente iscritte all’Albo Regionale delle associazioni
protezionistiche.

Art. 6 – Morsicatura di animali
1. I cani e i gatti che, pur di aspetto sano, hanno morsicato o graffiato una persona o un animale
devono essere sottoposti ad un periodo di osservazione sanitaria di dieci giorni per escludere
che siano affetti da rabbia.
2. Le persone che sono state morsicate o ferite da tali animali devono recarsi al più presto
presso una struttura sanitaria (pronto soccorso, medico curante) per un’accurata pulizia della
ferita e l’adozione di un eventuale trattamento terapeutico.
3. Cani o gatti morsicati da animale ignoto o rabbido devono essere sottoposti ad osservazione
sanitaria per un periodo fino a sei mesi; per altri animali il periodo di osservazione sanitaria
è di quattro mesi.

Art. 7 – Profili istituzionali
1. Il Sindaco, sulla base del dettato degli artt. 823 e 826 del Codice Civile, esercita la tutela
delle specie animali presenti allo stato libero nel territorio comunale, vigila sull’osservanza
delle leggi e delle norme relative alla protezione degli animali ed attua le disposizioni previste
dal presente Regolamento.
2. Il Comune in base alla Legge 281/1991 ed alla Legge Regionale 60/1993, promuove e
disciplina la tutela degli animali d’affezione e condanna gli atti di crudeltà contro di essi, i
maltrattamenti ed il loro abbandono.
3. Il Sindaco, con l’ausilio degli Ufficiali o Agenti di Polizia Giudiziaria preposti al controllo, vigila
sugli aspetti disciplinati dalla Legge 20.07.2004, n° 189, sul divieto di maltrattamento degli
animali compreso l’impiego degli stessi in combattimenti clandestini, competizioni o
manifestazioni non autorizzate.
4. L’Amministrazione Comunale, in stretta collaborazione con i Servizi Veterinari dell’ULSS,
promuove ed attua attività di sensibilizzazione sul benessere animale rivolte ai medici
veterinari, al personale di vigilanza, agli operatori del settore ed alle associazioni di
volontariato nonché alle scuole e ai cittadini.
5. Il Comune dota la propria Polizia Locale di almeno un dispositivo di lettura microchip ISO
compatibile, al fine dell’effettuazione dei controlli di prevenzione del randagismo.

TITOLO II
DISPOSIZIONI GENERALI
Art. 8 – Obblighi del proprietario / detentore di animali
1. Il proprietario / detentore ha l’obbligo di:
a) garantire un ricovero adeguato all’animale al riparo dalle intemperie, come meglio
specificato nei successivi articoli;
b) controllare la riproduzione, auspicabilmente con la sterilizzazione, e prendersi cura
della eventuale prole;
c) trasportare e custodire l’animale in modo adeguato alla specie; i mezzi di trasporto
devono essere tali da proteggere l’animale da intemperie e da evitare lesioni.
2. Gli animali d’affezione possono essere soppressi solo da un medico veterinario con farmaci
ad azione eutanasica, previa anestesia profonda, nel caso in cui l’animale risulti gravemente
ammalato e sofferente, con prognosi certificata dal medico veterinario.

Art. 9 – Divieti e prescrizioni
1. È vietato mettere in atto qualsiasi maltrattamento o comportamento lesivo nei confronti degli
animali e che contrasti con le vigenti disposizioni.
2. È vietato tenere cani ed altri animali all’esterno sprovvisti di un idoneo riparo, privarli
dell’acqua e del cibo necessario o sottoporli a temperature climatiche tali da nuocere alla loro
salute; in particolare la cuccia deve essere adeguata alle dimensioni dell’animale, dovrà
avere il tetto impermeabilizzato; deve essere chiusa su tre lati, alzata dal suolo e non posta
in ambienti che possono risultare nocivi per la salute dell’animale.
3. È vietato separare i cuccioli di cani e gatti dalla madre prima dei 60 giorni di vita se non per
gravi motivazioni di benessere animale certificate da un medico veterinario.
4. È vietato addestrare cani per la lotta tra animali o per altri scopi illeciti; è altresì vietato
l’addestramento ricorrendo a violenze, percosse, costrizione fisica o psichica.
5. È vietato trasportare animali in carrelli chiusi non dotati di griglie di areazione e che
consentano la vista all’esterno o in condizioni e con mezzi tali da procurare loro sofferenza,
ferite o danni fisici anche temporanei; gli appositi contenitori dovranno consentire la
possibilità di sdraiarsi e rigirarsi.
6. È vietato condurre animali a guinzaglio tramite mezzi di locomozione in movimento siano essi
a trazione meccanica, animale o a mano, art. 182, comma 3 C.d.S.
7. È vietata per la detenzione l’utilizzo della catena o di qualunque altro strumento di
contenzione similare, salvo che per ragioni sanitarie o per misure urgenti e solamente di
sicurezza documentabili e certificate dal veterinario curante.

Art. 10 – Abbandono di animali
1. È vietato abbandonare qualsiasi tipo di animali, in qualunque parte del territorio comunale,
compresi giardini, parchi e qualsiasi tipologia di corpo idrico.

Art. 11 – Detenzione di animali
1. Chi detiene un animale deve impedire che questo arrechi disturbo alla quiete pubblica e a
quella dei vicini, in particolar modo nelle ore destinate al riposo notturno e pomeridiano.
2. In caso di accertata violazione, salvo che costituisca più grave reato, gli Ufficiali o Agenti di
Polizia Giudiziaria contesteranno l’eventuale violazione al detentore dell’animale,
obbligandolo con formale diffida ad attuare tutti gli accorgimenti idonei ad evitare che
l’animale continui a disturbare la quiete pubblica.
3. I proprietari o detentori di animali, ed in particolare dei cani, dovranno adottare tutti gli
opportuni accorgimenti e cautele nella loro custodia per impedirne la fuga al fine di evitare
pericoli all’incolumità pubblica e all’animale stesso.
4. Chiunque possiede animali da compagnia e/o esemplari di razza canina e loro incroci
potenzialmente aggressivi ha l’obbligo di seguire ogni disposizione di legge e di buon senso
per evitare danneggiamenti a persone e cose ed eventualmente di stipulare un’apposita
polizza assicurativa di responsabilità civile conformemente a quanto stabilito dall’apposita
normativa nazionale.

Art. 12 – Cani e strutture di ricovero
1. Per i cani custoditi in recinto, purché in modo non permanente, la superfice di base non dovrà
essere inferiore ai metri quadrati, di cui alla sotto riportata tabella, e la recinzione dovrà avere
visibilità esterna su almeno un lato. Ogni cane in più comporterà un aumento minimo della
superfice disponibile.
2. In caso di detenzione permanente dell’animale all’interno di una recinzione, le misure sotto
riportate dovranno essere aumentate nella misura in cui venga consentita all’animale
un’adeguata possibilità di movimento ed esercizio fisico.
3. Ai sensi dell’Accordo Stato/Regioni del 06 febbraio 2003, recepito con D.P.C.M. 28 febbraio
2003, n° 358, le dimensioni minime dei box per cani e degli stessi annessi recinti all’aperto
sono:
Peso del cane in kg.   Superfice minima del pavimento          Superfice minima adiacente al box
del box coperto/cane in m²                            per il movimento del cane

                                                                                                      fino a 3 cani:                 Oltre 3 cani:
                                                                                               m²per ciascun cane    m² per ciascun cane
fino a 10 kg.                                       1,0                                         1,5                                    1,0
da 11 a 30 kg.                                    1,5                                         2,0                                    1,5
oltre i 30 kg.                                     2,0                                         2,5                                    2,04. Il proprietario / detentore deve rispettare quanto previsto dalla normativa vigente in materia
di tutela dell’incolumità pubblica legata alla potenziale aggressività delle specifiche tipologie
di cane.Art. 13 – Guinzaglio e museruola
1. I cani circolanti nelle aree pubbliche vie o altri luoghi aperti frequentati dal pubblico, nonché
nei luoghi condominiali comuni, sono condotti con guinzaglio di lunghezza non superiore di
1,5 metri anche se è di tipo “flexi estensibile”. La museruola, rigida o morbida, va sempre
portata con sé e applicata al cane in caso di rischio per l’incolumità di persone o animali o su
richiesta motivata delle Autorità competenti.
2. I cani iscritti nel registro dei cani a rischio potenziale elevato istituito ai sensi dell’Ordinanza
del Ministero della Salute del 27 agosto 2004, nonché i cani di altre razze se di grossa taglia
ed aggressivi, devono essere sempre condotti con guinzaglio e museruola.
3. Possono essere tenuti senza guinzaglio e senza museruola:
a) I cani da guardia, soltanto entro i limiti dei luoghi da sorvegliare,
b) I cani da pastore utilizzati durante l’attività di guardia ai greggi e alle mandrie,
c) I cani in dotazione alle forze armate ed ai corpi di polizia se utilizzati per servizio,
d) I cani dei cacciatori durante l’attività venatoria e nelle apposite zone di caccia e
addestramento i quali dovranno rimanere sotto la stretta sorveglianza e custodia degli
accompagnatori purché non aperti al pubblico.Art. 14 – Raccolta deiezioni
1. I proprietari o detentori a qualsiasi titolo di cani che conducono gli animali su aree pubbliche
hanno l’obbligo di essere muniti, ed essere sempre in grado di esibire ad eventuali controlli
degli organi preposti, di apposita paletta e/o sacchetto o altro apposito strumento, per
un’igienica raccolta delle deiezioni dei propri cani (in polietilene o altra sostanza a tenuta
d’acqua) e sono tenuti alla rimozione immediata degli escrementi prodotti dagli animali su
qualsiasi area pubblica o di uso pubblico dell’intero territorio comunale per successivo
smaltimento nei contenitori per i rifiuti solidi urbani del secco, nei cestini porta rifiuti o in quelli
appositi, in modo da preservare lo stato di igiene e decoro del luogo.
2. Sono esentati da questo obbligo solo i non vedenti per i loro cani accompagnatori e particolari
categorie di portatori di handicap impossibilitati alla effettuazione della raccolta.Art. 15 – Adozione da canili, sterilizzazione
1. Gli incaricati della gestione del canile autorizza gli affidi temporanei e le adozioni di cani e
gatti a coloro che ne fanno richiesta esclusivamente presso il Canile convenzionato.
2. La pratica della sterilizzazione di cani e gatti deve essere incentivata in ogni forma per la
detenzione presso i cittadini, ed è obbligatoria nei canili pubblici e privati.Art. 16 – Allevamento e commercializzazione di animali
1. Non potranno essere effettuate vendite e cessioni a qualsiasi titolo di animali a minori di anni
18 (diciotto).
2. Gli animali venduti e/o ceduti all’acquirente devono essere consegnati in buone condizioni di
salute.
3. Chiunque intenda esercitare l’attività di allevamento, addestramento e custodia di animali a
fini commerciali, per essere autorizzato ai sensi dell’art. 24 del D.P.R. 8 febbraio 1954, n°
320, deve presentare al Sindaco una apposita domanda specificando i seguenti requisiti:
a) Le generalità della persona responsabile dell’attività;
b) La specie di animale da compagnia che si intende commerciare, addestrare,
allevare o custodire;
c) Che i locali e le attrezzature siano autorizzate a livello Urbanistico, abbiano i
necessari requisiti e siano state preventivamente giudicate valide e sufficienti
dall’Azienda ULSS di competenza;
d) L’aggiornamento da parte dell’azienda dei registri di carico e scarico dei singoli
animali da compagnia, compresa l’annotazione della loro provenienza e
destinazione.

TITOLO III
LIBERO ACCESSO DEGLI ANIMALI
Art. 17 – Accesso negli esercizi pubblici, commerciali, nei locali e uffici aperti al pubblico e sui mezzi
di trasporto pubblico.
1. Laddove una norma di legge non disponga diversamente, è consentito l’accesso degli
animali d’affezione in tutti i luoghi pubblici, a tutti gli esercizi pubblici e commerciali, nonché
ai locali e uffici aperti al pubblico e su tutti i mezzi di trasporto pubblico e privato operanti sul
territorio del Comune. E’ facoltà dei titolari dei locali o esercizi pubblici o delle aziende di
trasporto pubblico precludere l’accesso agli animali quando previsto dal loro regolamento o
per questioni igienico sanitarie correlate all’attività, mediante apposito avviso visibile.
2. Ai cani, accompagnati dal detentore a qualsiasi titolo, è consentito il libero accesso di cui al
comma 1 purché obbligatoriamente muniti di guinzaglio; la museruola, rigida o morbida, va
applicata al cane in caso di rischio per l’incolumità di persone o animali .Tutti i cani sono
comunque condotti sotto la responsabilità del proprietario e del detentore che adotterà gli
accorgimenti necessari. Per i gatti è obbligatorio il trasportino.
3. Il detentore a qualsiasi titolo degli animali deve aver cura che gli stessi non sporchino o creino
disturbo o danno alcuno e rispondono, sia civilmente che penalmente, di eventuali lesioni a
persone, animali e cose provocate dall’animale stesso.
4. Non è consentito al responsabile dell’esercizio commerciale vietare l’ingresso nei locali
suddetti ai cani guida che accompagnano le persone non vedenti o ipovedenti.

Art. 18 – Accesso ai giardini pubblici, parchi e aree verdi pubbliche.
1. Ai cani accompagnati dal proprietario o da altro detentore è consentito l’accesso a tutte le
aree pubbliche e di uso pubblico compresi i giardini e i parchi, salvo le aree successivamente
precisate al comma 3.
2. È fatto divieto di affidare i cani a persone che per età o condizione fisica siano incapaci di
garantire idonea custodia dell’animale stesso. Il proprietario o detentore dell’animale è
comunque responsabile civilmente, penalmente e amministrativamente di ogni azione del
cane da lui condotto.
3. È vietato l’accesso ai cani in aree destinate e attrezzate per particolari scopi, come le aree
giochi per bambini, ed in tutte quelle aree che a tal fine sono chiaramente delimitate e
segnalate con appositi cartelli di divieto.
4. Nell’ambito dei giardini, parchi ed altre aree a verde di uso pubblico, potranno essere
individuati, mediante appositi cartelli e delimitazioni, spazi destinati ai cani.
5. I proprietari e/o detentori di cani che si trovino su area pubblica o di uso pubblico hanno
l’obbligo di essere muniti di idonea strumentazione per una igienica raccolta o rimozione delle
deiezioni prodotte da questi ultimi così da ripristinare l’igiene del luogo. Questa disposizione
non si applica ai cani guida per non vedenti e accompagnatori di portatori di handicap.

Art. 19 – Smaltimento di spoglie di animali
1. Gli animali morti, che appartengono alla categoria di animali da compagnia o da affezione,
sono classificati dal Regolamento CE 1069/2009 come materiali di categoria 1 e quindi il loro
smaltimento potrà avvenire mediante invio a stabilimento autorizzato per il trattamento delle
spoglie.
2. In deroga a tale trattamento, così come indicato dall’art. 19, comma 1, lettera a) del suddetto
Regolamento, gli animali da compagnia possono essere seppelliti, previa autorizzazione
dell’Autorità competente, nel rispetto delle indicazioni date dal Regolamento CE 142/2011,
allegato VI, Capo III, sezione 1, che stabilisce le norme particolari per lo smaltimento e
definisce ulteriormente i criteri ed i limiti per il seppellimento, che deve avvenire:
a) nel terreno di proprietà del proprietario/detentore dell’animale e/o previo consenso in
terreni privati, in assenza di patologie (infettive e infestive trasmissibili agli umani ed agli
animali) per le quali i Regolamenti CE 1069/2009, 142/2011 e Reg. Polizia Veterinaria
(D.P.R. 320/1954) ne impediscano categoricamente l’interramento.
b) in modo che gli animali carnivori o onnivori non possano accedervi.

TITOLO IV
ILLECITI E SANZIONI
Art. 20 – Sanzioni
In caso di inosservanza alle disposizioni del presente regolamento, salvo che non costituisca più
grave reato, verranno applicate le sanzioni amministrative pecuniarie da € 25 ad € 500 previste dal
D.lgs. 267/2000 così come modificato dalla L. n° 3 del 16/01/03 – Art. 7-bis, quando non in contrasto
con altra normativa, fatta salva l’applicazione di eventuali sanzioni previste da norme speciali.

Art. 21 – Disposizioni a carattere generale
In tutte le ipotesi in cui il presente Regolamento preveda che da una determinata violazione
consegua una sanzione amministrativa pecuniaria, si applicano le disposizioni generali contenute
nelle sezioni I e II del capo della Legge 24 novembre 1981, n° 689.

Art. 22 – Principio di solidarietà
Per le violazioni amministrative previste dal presente Regolamento, il proprietario del cane è
obbligato in solido con l’autore della violazione (accompagnatore) al pagamento della somma da
questi dovuta, se non prova che il possesso del cane sia avvenuto contro la sua volontà.

Art. 23 – Concorso di persone nella violazione
Quando più persone concorrono in una violazione, per la quale è stabilita una sanzione
amministrativa pecuniaria, ciascuno soggiace alla sanzione per la violazione prevista, salvo che la
legge disponga diversamente.

Art. 24 – Più violazioni di norme che prevedono sanzioni amministrative
Salvo che sia diversamente stabilito dalla legge, chi con un’azione od omissione viola diverse
disposizioni che prevedono sanzioni amministrative pecuniarie, o commette più violazioni della
stessa disposizione, soggiace alla sanzione prevista per la violazione più grave aumentata fino al
triplo.

Art. 25 – Vigilanza ed osservanza del Regolamento
La vigilanza relativa all’ottemperanza e l’applicazione del presente Regolamento è affidata a tutti gli
Agenti ed Ufficiali di Polizia Giudiziaria.

TITOLO V
DISPOSIZIONI FINALI
Art. 26 – Norme generali
Per quanto non previsto dal presente Regolamento si fa riferimento alla vigente normativa statale e
regionale in materia.

Art. 27 – Abrogazioni
Sono abrogate le norme regolamentari contrastanti con quelle del presente Regolamento ed in
particolare gli artt. 48, 49, 50, 51, 52, 53, 54 e 55 del Regolamento Comunale di Polizia Urbana,
approvato con delibera di Consiglio n° 35 del 20/11/2014.

Art. 28 – Entrata in vigore
Il presente Regolamento entra in vigore secondo le disposizioni dello Statuto Comunale.

Attuazione regolamento fitofarmaci (Interpellanza 24 aprile 2018)

“Attuazione Regolamento comunale per l’utilizzo dei prodotti fitosanitari nelle aree frequentate dalla
popolazione e dai gruppi vulnerabili”.

<Vista l’entrata in vigore del regolamento comunale per
l’utilizzo dei prodotti fitosanitari nelle aree frequentate dalla popolazione o da gruppi vulnerabili dei
Comuni comprendenti l’area Asolo Montello ampiamente discusso e approvato a colpi di
maggioranza da questo Consiglio comunale con la delibera numero 40 del 2017, regolamento che
come già reso noto per il gruppo “Civica per Volpago-Grosso Sindaco” risulta essere lacunoso e
poco efficace in quanto non garantisce una tutela universale a tutti i residenti di questo Comune
fattore che tende a creare disparità fra i cittadini; considerato l’obiettivo dell’articolo 1 lettera B del
decreto legislativo 150/2012 ossia “promuovere l’applicazione della Difesa integrata e degli
approcci alternativi o metodi non chimici”; considerati gli scopi al punto 1 dell’allegato A del decreto
regionale 1262 del 1° agosto 2016 ovvero in particolare quanto segue: gli indirizzi percorrendo il
ciclo di vita del PF della fase di vendita dell’utilizzo finale vogliono favorire una convivenza civile tra
cittadino e agricoltore prevenendo i possibili momenti di conflitto causati dalla vicinanza delle aree
coltivate ad abitazioni e strade, i rischi di inquinamento e l’insorgenza di disagi e malattie per
persone animali e piante. Il Pamp segue l’obiettivo della progressiva diminuzione della quantità di
PF utilizzati promuovendo la diffusione della lotta integrata e dell’agricoltura biologica. A tal fine si
auspica che gli Enti Locali cui il regolamento è rivolto definiscano obiettivi quantitativi di riduzione
progressiva dell’impiego all’interno del territorio di rispettiva competenza al fine di promuovere
anche attraverso la necessaria informazione dei cittadini e degli operatori un percorso virtuoso di
sostenibilità ambientale economica e sociale;preso atto che nel periodo antecedente i regolamenti
in oggetto non sono stati organizzati incontri formativi con la popolazione e che quanto previsto
dall’articolo 19, comma 2, del regolamento in oggetto che per completezza riportiamo di seguito
non è stato ancora attuato. L’articolo 19 dice: “impiego dei proventi derivanti dalle sanzioni”. Il
Comune inoltre si impegna ad organizzare incontri formativi per la popolazione e per l’uso dei
prodotti fitosanitari. Preso atto che al punto sette della delibera 40 del 2017 viene affermato di
incaricare il responsabile dei servizi competenti in materia di comunicazione controllo del territorio
e Polizia Locale ad adottare ogni provvedimento necessario per un corretto impiego e controllo dei
prodotti fitosanitari favorendo specifici incontri formativi per il personale dei vari Comuni coinvolti in
collaborazione con le diverse autorità di controllo e il corpo forestale. Valutato e fatto nostro quanto
il contenuto nel Position Paper dell’ISDE Italia Pesticidi Pradite agricole Ambiente e Salute, del
quale alleghiamo copia e richiediamo sia messo agli atti come parte integrante della presente
interpellanza, in particolar modo le foto dei pesticidi sull’uomo, gli animali e l’ambiente;considerato
che questo gruppo consiliare da sempre ha dimostrato sensibilità sul tema della salute dei cittadini
e delle generazioni future, degli animali e dell’ambiente quale patrimonio unico universale e
irriproducibile, valutato che gli argomenti in questione sono di assoluta importanza in quanto
trattano la salute della popolazione, degli animali e dell’ambiente chiediamo al signor Sindaco
nonché delegato alle politiche ambientali agricole di codesto Comune quali siano le iniziative che
questa amministrazione intende mettere in campo per effettuare quanto previsto dall’articolo 1,
comma 5; dall’articolo 17 e dell’articolo 19, comma 2, del Regolamento in oggetto e quanto previsto
dal Pan in merito alla promozione anche attraverso la necessaria informazione dei cittadini e degli
operatori di un percorso virtuoso di sostenibilità ambientale, economica e sociale che Miri alla
completa eliminazione della chimica in agricoltura; inoltre quali azioni siano state eseguite per
adempiere al punto 7 della delibera 40 del 2017>

Interpellanza Civica su regolamento fitofarmaci e Terna – Interpellanza minoranze su polveriera (Del. CC 22/2018)

PRESENTAZIONE INTERPELLANZE DA PARTE DI LISTA CIVICA PER VOLPAGO.IT IN ORDINE AD ATTUAZIONE REGOLAMENTO COMUNALE PER L’UTILIZZO DI PRODOTTI FITOSANITARI NELLE AREE FREQUENTATE DALLA POPOLAZIONE O DA GRUPPI VULNERABILI, IN ORDINE AD POSSIBILI LAVORI DI TERNA LUNGO L’ASSE PEDEMONTANA VENETA A VOLPAGO DEL MONTELLO E DA LISTA CIVICA PER VOLPAGO.IT, LISTA MODINI SINDACO E CONSIGLIERA TOFFOLETTO ELENA IN ORDINE ALL’ORGANIZZAZIONE DI OPEN DAY PER VISITARE I LUOGHI DELL’EX-POLVERIERA.


CONSIGLIERA PASTRO. Presento un’interpellanza cui si richiede risposta scritta. Oggetto:
“Attuazione Regolamento comunale per l’utilizzo dei prodotti fitosanitari nelle aree frequentate dalla
popolazione e dai gruppi vulnerabili”. <Vista l’entrata in vigore del regolamento comunale per
l’utilizzo dei prodotti fitosanitari nelle aree frequentate dalla popolazione o da gruppi vulnerabili dei
Comuni comprendenti l’area Asolo Montello ampiamente discusso e approvato a colpi di
maggioranza da questo Consiglio comunale con la delibera numero 40 del 2017, regolamento che
come già reso noto per il gruppo “Civica per Volpago-Grosso Sindaco” risulta essere lacunoso e
poco efficace in quanto non garantisce una tutela universale a tutti i residenti di questo Comune
fattore che tende a creare disparità fra i cittadini; considerato l’obiettivo dell’articolo 1 lettera B del
decreto legislativo 150/2012 ossia “promuovere l’applicazione della Difesa integrata e degli
approcci alternativi o metodi non chimici”; considerati gli scopi al punto 1 dell’allegato A del decreto
regionale 1262 del 1° agosto 2016 ovvero in particolare quanto segue: gli indirizzi percorrendo il
ciclo di vita del PF della fase di vendita dell’utilizzo finale vogliono favorire una convivenza civile tra
cittadino e agricoltore prevenendo i possibili momenti di conflitto causati dalla vicinanza delle aree
coltivate ad abitazioni e strade, i rischi di inquinamento e l’insorgenza di disagi e malattie per
persone animali e piante. Il Pamp segue l’obiettivo della progressiva diminuzione della quantità di
PF utilizzati promuovendo la diffusione della lotta integrata e dell’agricoltura biologica. A tal fine si
auspica che gli Enti Locali cui il regolamento è rivolto definiscano obiettivi quantitativi di riduzione
progressiva dell’impiego all’interno del territorio di rispettiva competenza al fine di promuovere
anche attraverso la necessaria informazione dei cittadini e degli operatori un percorso virtuoso di
sostenibilità ambientale economica e sociale;preso atto che nel periodo antecedente i regolamenti
in oggetto non sono stati organizzati incontri formativi con la popolazione e che quanto previsto
dall’articolo 19, comma 2, del regolamento in oggetto che per completezza riportiamo di seguito
non è stato ancora attuato. L’articolo 19 dice: “impiego dei proventi derivanti dalle sanzioni”. Il
Comune inoltre si impegna ad organizzare incontri formativi per la popolazione e per l’uso dei
prodotti fitosanitari. Preso atto che al punto sette della delibera 40 del 2017 viene affermato di
incaricare il responsabile dei servizi competenti in materia di comunicazione controllo del territorio
e Polizia Locale ad adottare ogni provvedimento necessario per un corretto impiego e controllo dei
prodotti fitosanitari favorendo specifici incontri formativi per il personale dei vari Comuni coinvolti in
collaborazione con le diverse autorità di controllo e il corpo forestale. Valutato e fatto nostro quanto
il contenuto nel Position Paper dell’ISDE Italia Pesticidi Pradite agricole Ambiente e Salute, del
quale alleghiamo copia e richiediamo sia messo agli atti come parte integrante della presente
interpellanza, in particolar modo le foto dei pesticidi sull’uomo, gli animali e l’ambiente;considerato
che questo gruppo consiliare da sempre ha dimostrato sensibilità sul tema della salute dei cittadini
e delle generazioni future, degli animali e dell’ambiente quale patrimonio unico universale e
irriproducibile, valutato che gli argomenti in questione sono di assoluta importanza in quanto
trattano la salute della popolazione, degli animali e dell’ambiente chiediamo al signor Sindaco
nonché delegato alle politiche ambientali agricole di codesto Comune quali siano le iniziative che
questa amministrazione intende mettere in campo per effettuare quanto previsto dall’articolo 1,
comma 5; dall’articolo 17 e dell’articolo 19, comma 2, del Regolamento in oggetto e quanto previsto
dal Pan in merito alla promozione anche attraverso la necessaria informazione dei cittadini e degli
operatori di un percorso virtuoso di sostenibilità ambientale, economica e sociale che Miri alla
completa eliminazione della chimica in agricoltura; inoltre quali azioni siano state eseguite per
adempiere al punto 7 della delibera 40 del
2017>
.
Esce Assessore Esterno Mazzochel Alessandro
CONSIGLIERE MODINI LUCIO. La mia non è una un’interpellanza ma una richiesta magari per un
piccolo dibattito. Comunque per avere notizie che leggiamo solo sui giornali per quello che sta
DELIBERA DI CONSIGLIO n. 22 del 24-04-2018 Pag. n.2 COMUNE DI VOLPAGO DEL MONTELLO
accadendo alla “Casa di Riposo” di Selva del Montello. Per sapere se anche il Comune ha delle
responsabilità o per sapere se avrà delle ripercussioni su quello che è successo per capire meglio.
Inoltre volevo anche capire se può – visto anche l’incidente che è capitato proprio ieri dove
dovrebbe nascere la rotonda di Selva e via Lavaio se ci sono novità da parte della Pedemontana e
soci sulla realizzazione della rotonda e anche altre novità che mi pare aveva accennato l’altra sera
in una discussione fatta poi col Comitato Volpago Ambiente. Chiedo se può darci delle
delucidazioni su questo.
SINDACO. Sì, mi riservo al prossimo Consiglio di riuscire a darvi delle risposte ben precise. Sto
attendendo anche parallelamente risposta scritta anche io su alcuni aspetti. Per quanto riguarda il
resto posso dire così al volo ma ne riparliamo la prossima volta che abbiamo già fatto con le
associazioni di categoria che quindi hanno interessato i rispettivi iscritti ben due incontri proprio
con gli operatori in ordine al regolamento per spiegarlo e per fare questa azione di informazione
diciamo così. Ed è lì che ho percepito questo non dico mutato perché non posso dire che prima
fosse diverso ma questo interessamento e questa attenzione particolare anche da parte di chi
utilizza i prodotti. Ne parleremo meglio comunque la prossima
volta
.
CONSIGLIERA SARTOR LAURA. Faccio solo un esempio comunque di quanto forse ho appreso.
Non dico dove perché non mi interessa ma lungo lo stradone del Bosco dove ci sono Vigneti. Un
esempio c’è il cartello dove è scritto che stanno facendo il trattamento, è deve essere specificato
come deve essere giusto? Non è un foglio di carta con scritto a penna “si sta eseguendo un
trattamento”. Non basta questo credo. Giusto? Eppure questo è in questi giorni e quindi forse una
spiegazione…
SINDACO. Se uno non rispetta il regolamento e come uno che passa a 60 all’ora in centro dove
c’è un limite di 30 e deve essere quindi sanzionato.
CONSIGLIERA SARTOR LAURA. E quindi c’è un altro aspetto: chi controlla? Come ho detto forse
a voce una volta, non deve essere una lotta tra i poveri. Nel senso che non è corretto che sia una
lotta tra confinanti altrimenti si rischia solo di alimentare cattiverie e disagio. Se c’è un regolamento
vi deve anche essere chi è preposto a farlo eseguire e deve essere formato ed informato
ovviamente. Quindi questo deve essere fatto.
SINDACO. Diciamo che da un punto di vista abbiamo anche la fortuna di avere qui la Guardia
Forestale perché pensare che i Vigili vadano sul Montello alla ricerca del cartello o altro capite che
è un po’ difficile anche da gestire perché vuol dire che non fanno qualcos’altro. Qui è ovvio che
come succede nei paesi del nord in realtà qua non si tratta… si tratta di segnalare. Uno mi segnala
la situazione non è che mica devo dire che me l’ha segnalata Tizio o Caio. La segnala ed io…
CONSIGLIERA SARTOR LAURA. Lo chiedono. Il Vigile chiede chi ha segnalato e poi c’è chi lo fa
presente anche al di fuori. Nel senso, come si può dire? lo vengono a sapere anche persone che
teoricamente non dovrebbero saperlo. A parte quello che può essere la logica del vicino è proprio
per questo che… Adesso ho capito che il Vigile non può viaggiare perché penso che abbia tanto
altro da fare ma deve essere trovato un sistema però perché altrimenti si rischia veramente di
creare conflitti e disagi.
SINDACO. Alla fin fine come tutte le cose se so che potrei trovare il Vigile se passo a 60 all’ora
non vado. Ma se so che non è mai successo niente a nessuno qua mi passano a 100 all’ora in
centro. Voglio dire se cominciano a capire che qualcuno possa essere stato sanzionato per questo
e quest’altro ecco che è un po’ una logica che non vuole essere repressiva però è semplicemente
una logica che va verso una naturale evoluzione degli usi e dei costumi. E uno capisce che non
può fare quello che vuole ok? Il campo è suo non è che può fare quello che vuole così come le
strade sono di tutti ma uno non può fare quello che vuole. Con questa logica poi chiudiamo perché
se no andiamo avanti con disquisizioni filosofiche. Un esempio analogo è quello dei dissuasori. I
dissuasori, adesso parliamo di dossi eccetera. I dissuasori, gli scatolotti gialli ne abbiamo uno a
Selva che funzione hanno? Sono là però adesso ne abbiamo altri che sono parte dell’appalto
perché abbiamo un appalto in corso e vi sono una serie di attraversamenti pedonali che verranno
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realizzati e rialzati e vi sono una serie di dissuasori. Anche questi formalmente noi sappiamo che
dovremmo avere non sappiamo mai se sono o non sono in funzione anche qui. Ciclicamente
quando ne avremo più di uno doteremo i Vigili di uno strumento che va messo dentro all’aggeggio
per cui a chi passa rimane il dubbio.
E
’ chiaro che non è una cosa per far cassa però nel momento in cui questa cosa è stata fatta per
due o tre mesi poi lo possiamo mettere anche nel cassetto e chiuderlo il laser voglio dire. Perché
tanto a quel punto uno passa, sa che potrebbe essere controllato e quindi… E’ un po’ una logica e
si tratta di cominciare a insegnare a qualcuno che queste cose che non si possono fare. Poi uno lo
racconta all’amico e all’altro ea voce gira in poco tempo. Dicevo che in più incontri che ho visto, ho
visto proprio qualcuno perché gli è capitato qualcosa e che era molto attento a determinate
situazioni perché probabilmente è stato anche sanzionato. Era lì preoccupato: “Io ho questa
situazione ma adesso col vostro regolamento non rispetto le distanze. Che cosa devo fare? Devo
tirare via?” Non so se avete capito ma era una logica propositiva proprio di chi chiedeva come fare
per rimanere all’interno delle regole.
Si dà atto che l’interpellanza letta dalla Consigliera Pastro viene dalla stessa depositata ed allegata
alla presente deliberazione sub A).
CONSIGLIERE GROSSO SEBASTIAN. Presento interpellanza che ha per oggetto: “Possibili
lavori di Terna lungo l’asse della Pedemontana Veneta a Volpago del Montello”. < Considerato che
in seguito ai lavori di realizzazione della Superstrada Pedemontana Veneta a Volpago potrebbero
esserci problemi tecnici di instabilità di alcuni tralicci che costeggiano il cantiere ora e in futuro la
superstrada; chiediamo
se Terna o la SIS abbiano comunicato l’eventuale possibilità di interramento di alcuni tratti di
elettrodotto da 380 mila volt di Sandrigo Udine nel Comune di Volpago del Montello e se sì in quali
tratti e quando saranno effettuati i tali lavori;se il sindaco sia a conoscenza di un eventuale
modifica della linea Sandrigo Udine che corre appunto, lungo il tracciato della Pedemontana>. Poi
non è una interpellanza ma una sola parola. L’ultima volta alla riunione del Comitato per Volpago
Ambiente dove tutti erano presenti ha citato anche l’ingegner Pellegrini con la quale lei aveva avuto
un colloquio. Alla domanda sul famoso prolungamento di trincea in via Fornace a Selva dicendo
che l’ingegnere le aveva detto che in caso di risparmio si poteva fare anche una modifica. E là
sappiamo che c’è il famoso cavalcavia di cui è stata praticamente chiesta l’eliminazione in cambio
della ulteriore trincea. Quindi la domanda è: riusciamo a formalizzare Una benedetta volta questa
richiesta mettendola per iscritto tramite la PEC e
inviandola
?
SINDACO. Allora a seguito di contatti che ci sono stati più di uno, la Pellegrini sostanzialmente –
cosa di pochi giorni fa – ha detto non posso autorizzare nuove progettazioni se non ho una
richiesta specifica in tal senso. Nel senso che adesso ha citato anche per via di problematiche
legate… Quindi, dice, “mi serve oltre a quanto già fatto finora mi serve una richiesta specifica in tal
senso”. E’ in firma ma non solo quella, anche il discorso mitigazioni e altre cose sempre in quella
zona.
Si dà atto che l’interpellanza letta dal Consigliere Grosso viene dallo stesso depositata ed allegata
alla presente deliberazione sub B).
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CONSIGLIERA TOFFOLETTO ELENA. Presento interpellanza in merito a nome di tutti noi
consiglieri di minoranza. “I sottoscritti Consiglieri comunali con la presente avvalendosi delle
facoltà concesse da regolamento comunale articolo 15, comma 1, si permettono di avanzare
questa interpellanza. Le Associazioni locali hanno manifestato il bisogno e la curiosità e la
necessità di prendere conoscenza dei luoghi acquisiti in data 15 marzo 2018 con decreto 2018,
225 dell’Agenzia del Demanio noti come ex Polveriera; nella lettera giuntaci via pec in data 15
aprile 2018 dai firmatari delle Associazioni di seguito elencate: Amici Bosco Montello, Comitato
Volpago Ambiente, Associazione Culturale Selva Nostra, Amici della Storica Lancia, Associazione
Culturale Ricreazione, SOS Anfibi, WWF Terre del Piave Treviso Belluno, Istituto Ramazzini
sezione Veneto, Gam Gruppo Archeologico del Montello, cogliamo la volontà di organizzare degli
open day dove concedono la loro disponibilità a collaborare all’organizzazione per la buona riuscita
dell’evento offrendo la possibilità di accompagnare la cittadinanza con l’ausilio di una di una guida
in visita nei luoghi della ex Polveriera auspicando più aperture per concedere i giusti flussi di
presenza a tutti; chiediamo al Sindaco e alla Giunta di accettare la proposta e di convocare quanto
prima le Associazioni per dar seguito alle giornate di open day come sostenitori di tali iniziative ci
facciamo portavoce in questo Consiglio
comunale
.
”.
Si dà atto che l’interpellanza letta dalla Consigliere Toffoletto viene dallo stessa depositata ed
allegata alla presente deliberazione sub C).