LE MOTIVAZIONI DELL’USCITA DALLA SEDUTA DI CONSIGLIO

TOGLIERSI I SASSOLINI DALLE SCARPE CON ATTACCHI PERSONALI.
QUESTA SERA ABBIAMO ABBANDONATO IL CONSIGLIO COMUNALE.
Non si stava discutendo di alcun argomento all’ordine del giorno. Il sindaco, come da lui stesso affermato, si stava “togliendo i sassolini dalle scarpe” con un vero e proprio sfogo personale, impedendo a noi di ribattere su quanto dichiarava. Ha attaccato personalmente la consigliera Anna Pastro, colpevole di essere figlia dell’ex assessore Sergio dimessosi già nel 2011. Non avendo alcuna possibilità di ribattere al monologo del Primo Cittadino, abbiamo deciso di alzarci ed uscire. Il consiglio comunale è un luogo dove la critica deve essere costruttiva, non uno spazio per rivalersi sugli altri, soprattutto se assenti. Questa non è democrazia, tanto meno politica a servizio del cittadino, ma bensì quella del “è colpa di quelli prima di noi”.

DIMISSIONI E TUTTI A CASA!

Nel consiglio comunale di stasera, mercoledì 30 ottobre, abbiamo chiesto le dimissioni del sindaco, a seguito di quanto emerso a proposito della lottizzazzione da 40000 metri quadri, contro la quale ci siamo battuti fin dal mandato 2011-2016. E’ stata la nostra opera di pressione a far arrivare un parere legale molto articolato e complesso che smentisce tutte le dichiarazioni rilasciate nei mesi scorsi dal primo cittadino e conferma quanto sosteniamo da tempo: il Comune non è obbligato a rendere esecutivo quell’accordo, non rischia alcuna “penale milionaria”, e dovrebbe incassare una cifra adeguata di oneri di urbanizzazione, molto superiore a quanto previsto.
Né il primo cittadino, né gli assessori Povelato e Bertuola, né i consiglieri Baù, Cappellari e Martignago hanno agito a favore dell’interesse pubblico e secondo la logica del buon padre di famiglia quando lo scorso 29 maggio hanno votato a favore di questo intervento edilizio, che avrebbe consumato in solo colpo un terzo di tutto il suolo edificabile nei prossimi 30 anni e che poteva creare un danno alle casse comunali di centinaia di migliaia di euro, per un calcolo errato degli oneri di urbanizzazione. Si è inoltre proceduto con gli espropri nei confronti di privati, ancor prima che l’iter fosse concluso.
Se ne vadano, dunque, questi amministratori! Tutti i vantaggi sarebbero stati per l’investitore privato (di cui peraltro non si conosce pienamente l’identità); al Comune sarebbero arrivati pochi soldi, molto cemento e ancora più traffico in centro.
Nel voto di stasera, solo grazie alla nostra azione politica la megalottizzazione è stata eliminata. Speriamo non rientri dalla finestra.

Potete leggere qui il testo integrale della dichiarazione di voto

Richiesta parere legale lottizzazione a Volpago (Cons. Com. 30/9/2019)

Interpellanza n. 2 presentata nel Consiglio Comunale del 30 settembre 2019 (Cons. Com. 30/9/2019)
In ottemperanza a quanto anticipato verbalmente durante la seduta del consiglio comunale di maggio, con la presente siamo nuovamente a chiedere parere legale scritto, su carta intestata dello studio legale stesso, che attesti l’impossibilità di codesto comune di rescindere l’accordo in essere con la ditta PLG Privata Lavori Edili S.r.l., siglato in data 01/06/2016. Si richiede inoltre di sapere a quanto ammonti l’eventuale richiesta danni che PLG intenderebbe inoltrare in caso di inadempienza da parte dell’ente.

 

Interpellanza sulle politiche giovanili (Cons. Com. del 30/9/2019)

Interpellanza n. 1 presentata al Consiglio Comunale del 29.09.2019

Nonostante Volpago disponga solamente di scuole di grado primario, nella consapevolezza che esiste un coordinamento scuola-famiglia-associazioni, un consistente numero di giovani, però, frequenta gli istituti scolastici superiori e università nei centri vicini, ma nel paese vivono buona parte del loro tempo libero.
Sappiamo come l’adolescente e il giovane in genere presenti una sorta di insensibilità alle gratificazioni della quotidianità, una questione generazionale, ma che al giorno d’oggi si è notevolmente alzata con la conseguente scarsa capacità di dilazionare la fruizione degli oggetti desiderati. Tanto che molti adolescenti si riducono a vivere un proprio tempo spesso senza progettualità, pertanto senza nessuna evoluzione verso una completa maturazione sociale.
Se escludiamo l’egregio lavoro svolto dalla biblioteca o altri sporadici eventi di settore, quali il gemmellaggio o la festa dello sport, il paese vive in una eterna condizione di periferia mai presa in considerazione, almeno nell’ultimo lungo periodo.
Per fare un esempio i mezzi di trasporto pubblico sono talmente scarsi, e per lo più al solo servizio scolastico, che per raggiungere il capoluogo i tempi risultano eterni. Nei giorni festivi, poi, anzichè aumentare sono totalmente assenti, costringendo chi non dispone di mezzi propri a rimanere in paese ed usufruire del nulla.
Volpago è sempre mancato di spazi e tempi di esperienza condivisa dove i giovani possano divenire protagonisti ed assumere un ruolo e una parte attiva all’interno della comunità, per valorizzare il proprio territorio, in un’ottica di coesione e sviluppo sociale, fatta salva la parabola dell’informa-giovani del quale oggi ne ignoriamo ormai le sorti.
Vorremmo ricordare che le forme di disagio giovanile sono un fenomeno diffuso e non eludibile, che nascono da problemi di tipo sociale o personale, vanno quindi affrontate e, per quanto possibile, evitate. Ne sono testimonianza i numerosi suicidi avvenuti anche nell’ultimo periodo che, fortunatamente, pur non avendo visto il nostro paese protagonista almeno negli ultimi casi, non lo esclude dal rischio. Tanto riguarda anche l’uso di stupefacenti con la nostra provincia ai vertici regionali e percentuali che ricordano quelle degli anni ottanta. Non parliamo poi dell’abuso di alcolici, spesso sottovalutato, o la ludopatia.

Pertanto, qui ci rivolgiamo principalmente all’assessore alle politiche sociali, Emanuela Bertuola, ma anche al neo assessore Giuliana Livotto per il suo ruolo nell’ambito della cultura e della scuola e ai consiglieri Daniel Venturin e Manolo Baù non solo per una questione anagrafica.

Chiediamo:
cosa si stia facendo in termini di prevenzione del disagio adolescenziale e giovanile per poter identificare i giovani vulnerabili e le situazioni a rischio, per cercare di intervenire con modalità efficaci nei confronti dei ragazzi dentro i loro contesti di vita o in termini di collaborazione con le scuole superiori del territorio, frequentate dai volpaghesi al di fuori del comune.
Quali siano le iniziative rivolte agli adolescenti e ai giovani di Volpago, al fine di conoscerne i loro bisogni, identificarne le risposte adeguate, utili a prevenire eventuali forme di disagio, che esistono anche nella nostra comunità.
In tal senso il paese si è sempre dimostrato inadeguato pertanto ci chiediamo, ce ne fossero davvero le intenzioni, come si pensi di sopperire a tali mancanze, raggiungere i giovani sul loro territorio, nei luoghi da loro frequentati, incontrarli, per osservarne i bisogni e le loro potenzialità.
Chiediamo se a distanza di tre anni dal vostro insediamento esista una rete territoriale nella quale sia stilata una mappatura dei bisogni, ma anche dei desideri dei ragazzi, sulla quale si possano programmare attività o eventi mirati che anche a loro possano interessare.

SELVA SENSA FUMO, SARIA PIU’ SANA!

Continua il disagio dei cittadini di Selva che, ormai da mesi e quasi ogni giorno, si risvegliano o si addormentano con l’acre odore di materiale plastico bruciato. Dopo diverse segnalazioni alle forze dell’ordine e visto il perdurare dei fatti, abbiamo ritenuto opportuno dare loro un aiuto, rendendo noto un problema per ora discusso solo nei social. Vorremmo ricordare che i rifiuti dovrebbero essere conferiti in discarica e non bruciati tanto che, in caso contrario, si è perseguibili penalmente.
Facciamo un appello al senso civico anche a chi, seppur in maniera inconsapevole, accende fuochi per smaltire rifiuti ingombranti che dovrebbero invece essere regolarmente smaltiti. Inoltre, invitiamo coloro che si sentono coinvolti nel disagio a contattarci, poiché sempre su suggerimento delle forze dell’ordine, ci stiamo ora organizzando per un esposto collettivo, per il quale saranno necessari tanto i sottoscrittori, quanto utili informazioni.