SE POTESSI AVERE 1000 € AL MESE

Troviamo giusto informare i cittadini, che il dott. Alessandro Mazzochel assessore esterno alla cultura, quindi mai votato da nessuno, percepisce mensilmente per il suo incarico una cifra di € 1.098,00 sborsati dai cittadini e che la nostra richiesta di dimissioni nei suoi confronti non è un attacco personale, ma bensì una richiesta di buon senso da parte sua.
Abbiamo contestato la sua inadempienza dimostrata in questi tre ultimi anni, oltre i dieci della passata amministrazione, il fatto che non abbia mai presentato nessun progetto culturale, mica che ci sta poco simpatico.
Ora è chiaro che il suo attuale ruolo di assessore non è altro che il parcheggio in attesa della sua candidatura a sindaco di Giavera, ovvero quello che in gergo si dice “tegnar a carega calda”, non dimettersi perchè non c’è certezza di vincere le elezioni e nel caso non salisse al potere perderebbe uno stipendio sicuro .
Ieri a villa Wassermann, in pompa magna, erano ben quattro i sindaci della sua stessa corrente politica (per quante lui ne abbia passate di correnti) a sponsorizzarlo per le prossime amministrative. Da Marzio Favero di Montebelluna a Marianella Tormena di Crocetta, Fabio Vettori di Nervesa e non ultimo il primo cittadino di Volpago, Paolo Guizzo. Se il sindaco di Volpago non si è ancora reso conto dei ridicoli andirivieni del suo gruppo, ci stupisce che gli altri tre sindaci, esponenti di un movimento che parrebbe detestare la politica delle poltrone (così almeno a parole sostiene la Lega), non si siano messi una mano sulla coscienza.
Il dott. Mazzochel, prima di pensare di risolvere i problemi di Giavera, sarebbe il caso portasse a termine, anzi iniziasse a fare qualcosa per Volpago. Ci chiediamo come possa sostenere i due ruoli (oltre alla sua attività professionale) e rispondere personalmente alle richieste dei cittadini impegnati sul fronte culturale.
Di questo dovrebbe rispondere, soprattutto a chi da tempo si adopera per iniziative culturali e non si vede riconosciuto dall’assessore competente. Risponda entrando nel merito del suo mandato spiegando quello che ha fatto (e soprattutto non ha fatto) finora, e se non lo volesse fare ne risponda il sindaco, perché è lui che lo ha nominato assessore ed è quindi il responsabile politico e morale di questa imbarazzante vicenda.

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